Conferenza presentazione Gattuso. 28 novembre 2017.

evangel33

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Una cosa che è totalmente mancata nel Milan di Montella è l'inserimento senza palla da parte dei centrocampisti, per questo sono fiducioso dopo le parole di Gattuso su Kessie. È un crimine contro il calcio avere Bonucci dietro e nessuno che vada senza palla. Il massimo per cui è stato usato Bonucci fino a adesso sono i lanci sulle corsie esterne verso RR o Borini o chi per loro che non sorprendevano gli avversari ma avevano solo il merito di cambiare fronte di gioco. Lancio su un giocatore sempre mettendogli la palla sui piedi e mai nello spazio Mi pare di aver visto quasi tutte le partite del Milan quest'anno. Ricordo solo un paio di inserimenti di centrocampisti su lancio di Bonucci. E quel centrocampista era Montolivo. Contro l'Aek Atene se non sbaglio in EL.
Io il lancio di Bonucci per Giaccherini contro il Belgio me lo ricordo solo io? Mancano gli inserimenti dei nostri. E Kessie è un toro. Se si butta dentro fa male. Sfruttiamolo. È così difficile?
 

Lambro

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rino parla di coraggio di verticalizzare negli ultimi metri, ma è molto dura farlo al giorno d'oggi e le occasioni si creano piu' per rimpalli o errori personali piuttosto che per le verticalizzazioni negli ultimi metri.
dove deve partire la verticalità del gioco è nella testa e dalle retrovie, cosa che richiederebbe non so quanto tempo per essere ben assimilata, soprattutto calhanoglu dovrebbe essere un b.valero motorino onnipresente in tutto il campo come raccordo tra le linee, ad esempio, ma non glielo insegni (ammesso che lo impari) in pochi giorni di sicuro.
il milan palleggia lento per dare la palla a suso e il gioco d'attacco finisce li', d'altronde è solo dai suoi piedi che nascono le occasioni.
manca , e qui ha ragionissima ,la mentalita' di sovrapporsi buttandosi dentro, un po' come ha fatto bonucci in quella grandissima azione da lui iniziata dove pero' poi sbaglia totalmente la scelta finale, ma il senso giusto è quello.
potrebbe farlo kessie, benissimo, lo fara' sicuramente conti (quanto lo aspetto, speriamo non si sia rovinato...)
ma anche borini ha il passo.
 

bmb

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rino parla di coraggio di verticalizzare negli ultimi metri, ma è molto dura farlo al giorno d'oggi e le occasioni si creano piu' per rimpalli o errori personali piuttosto che per le verticalizzazioni negli ultimi metri.
dove deve partire la verticalità del gioco è nella testa e dalle retrovie, cosa che richiederebbe non so quanto tempo per essere ben assimilata, soprattutto calhanoglu dovrebbe essere un b.valero motorino onnipresente in tutto il campo come raccordo tra le linee, ad esempio, ma non glielo insegni (ammesso che lo impari) in pochi giorni di sicuro.
il milan palleggia lento per dare la palla a suso e il gioco d'attacco finisce li', d'altronde è solo dai suoi piedi che nascono le occasioni.
manca , e qui ha ragionissima ,la mentalita' di sovrapporsi buttandosi dentro, un po' come ha fatto bonucci in quella grandissima azione da lui iniziata dove pero' poi sbaglia totalmente la scelta finale, ma il senso giusto è quello.
potrebbe farlo kessie, benissimo, lo fara' sicuramente conti (quanto lo aspetto, speriamo non si sia rovinato...)
ma anche borini ha il passo.
In un anno e mezzo di Montella non ho mai visto un movimento senza palla. L'unico che lo faceva era Pasalic, grazie alle sue doti. Ma non è che servano doti particolari per dettare un passaggio piuttosto che aspettare il pallone fermo sul posto.
 

Black

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La conferenza di presentazione di Rino Gattuso. Ecco le parole del tecnico rossonero

Gattuso:"E' un giorno importante. C'è da lavorare e sarà un lavoro duro. Ma sarà un piacere. Ci sono tanti nazionali e molti giovani. Possono fare di più e devono fare di più. Ma le preoccupazioni più grandi erano quelle di Creta e Pisa. Qui c'è tutto. Mi fate ridere perchè quando sei giovane devi fare esperienza, poi non basta mai. Io ho cento e passa partite in campionati diversi. Poi sta a me dimostrare coi risultati. Ho la mia metodologia ed il mio modo di vedere il calcio. Giocheremo con la difesa a tre ma deve giocare di reparto. Guardiamo, palla, tempo e spazio e dobbiamo lavorare su questi concetti. Io ho avuto un grandissimo rapporto con Montella. Onesto. E' sempre stato disponibile. Ma la metodologia ed il modo di vedere il calcio è diverso. A Vincenzo piace il palleggio, anche a me, ma poi negli ultimi 20-30 metri dobbiamo creare occasioni da gol. Per me il gruppo è importante ma non sono solo i giocatori. Anche tutte le squadra che stanno a contatto coi giocatori. Il segreto è lì. Mi è dispiaciuto lasciare la primavera. E' un lavoro che volevo completare. Non ho mai avuto problemi nella costruzione dei gruppi. Sono riuscito ad entrare nella testa dei ragazzi. Li vedevo convinti e in grado di far male agli avversari in qualsiasi momento. Ora provo le stesse emozioni che provavo quando giocavo. Quando supero il cancello di Milanello sono in paradiso. Qui c'è l'imbarazzo della scelta coi campi. Qui gli stipendi arrivano puntualmente, nonostante i problemi dei quali sento parlare. Amo il mio lavoro e lo faccio con passione. Il mio sogno continua. E' un privilegio allenare una società così. Penso che questa squadra può fare di più. I giocatori hanno grandissime qualità. Dobbiamo diventare squadra. Saper soffrire, coprire bene il campo e non prendere ripartenze. Con loro spirito battagliero. La squadra dimostra di saper far girare la palla ma serve compattezza e saper soffrire. Champions impossibile? Oggi non guardo la classifica. Mancano 24 partite. Devo vivere alla giornata e partita per partita. Quella di domenica deve essere la finale di Coppa del mondo o la Champions League. C'è bisogno di riuscire a cambiare e ad avere una consapevolezza maggiore. Ho giocato tantissimi anni a San Siro, vi possono assicurare che se non stai bene a 360 grandi è uno stadio nel quale la palla scotta e pesa. La priorità è che i ragazzi diano qualcosa in più. Oggi mi sembra riduttivo che parliamo ancora del Rino Gattuso calciatore. La veemenza mi è rimasta ma non attacchiamoci sempre solo a grinta e cuore. Io sono passato a Coverciano. Non me lo hanno regalato il patentino. Ho studiato. Ogni anni ci sono 2-3 novità da studiare. Poi bisogno preparare le partite, che non si preparano solo con cuore, grinta e cattiveria. La chiave sono le foto che ci sono in giro per Milanello. E' la storia e non dimenticare il DNA di questa società. Bisogna avere grande senso di appartenenza. E per giocare a calcio bisogna faticare. Condizione fisica e preparazione a livello tecnico e tattico. Davanti? Dipende. 4-3-3, due mezze punte, due attaccanti. Tre di difesa e quattro di centrocampo sicuri. Poi vediamo. Chiacchierata con Berlusconi? E' il segreto di pulcinella. Lo conosco bene. Mi è capitato tantissime volte parlare con lui. Parlo con il mio presidente. Uno dei più vincenti della storia del calcio e grande conoscitore del calcio. Abbiamo parlato di come il Milan deve giocare, dei due attaccanti e di come deve giocare. L'ho ascoltato con grande attenzione. Se ho sentito Yonghong Li? Il presidente non parla inglese e abbiamo deciso con Fassone che in questi giorni troveremo il modo per scambiarci due parole. Non parla nemmeno calabrese. Il nuovo Gattuso? Mah, non lo so. Kessie è anche più forte e più esplosivo e con qualche gol in più nelle gambe. Ma come mentalità mi auguro che ce ne sia più di uno. Nella mia carriera ho sempre preso tante legnate. Ho sbagliato perchè alcuni collaboratori che mi sono portato a Creta e a Pisa non prendevano stipendio. Li ho messi in difficoltà. Sono cambiato. In certe situazioni si ragionava a livello dilettantistico. Non c'erano nemmeno i campi per allenarsi. Lo fai perchè è un lavoro così complesso e difficile che se non stai lì a provare le cose che fai, alla fine non fai nulla. Sulla carta sembra tutto facile. In questi quattro anni sono andato in giro per l'Italia e per l'Europa per migliorarmi. I prevenuti? Non mi danno fastidio. Ho sempre lavorato duro, anche da giocatore. Quando tutti mi davano dello scarpone. Ho sempre lavorato più degli altri. E' durata 18 anni sta storia. Non leggo più. Quando giocavo leggevo. Oggi faccio fatica. Voglio stare tranquillo ed avere la consapevolezza della mia forza, che me la dà il mio lavoro quotidiano. Se ho pensato ai rischi? Io non sono un calcolatore. Mi brucio? Sono in uno dei club più grandi al momento. Farò di tutto per fare bene. Poi domani è un altro giorno. Ho tutte le possibilità, familiari ed economiche, per pensare questo. Vado in ospedale quando la testa me la spacco. Non prima. Come guarire il mal di gol? La mia storia dice che le squadra non segnano tanto. Ma ci lavoreremo. Abbiamo già preparato qualcosa. Ma non è solo un problema di gol, c'è altro. La partita col Torino mi è piaciuta. Ho visto cose interessanti. Andrè Silva? E' uno forte che avrebbe un grandissimo mercato. Lo prenderebbero tutti. Bisogna metterlo in condizione di farlo giocare con la squadra. Fa belle cose ma a livello personale. Difficilmente lo vedo fare un uno due o fare una spizzata e poi ributtarsi. Sento dire che abbiamo partite facili. Sì, sulla carta. Ma in Serie A non ci sono partite facili. Dobbiamo farci trovare pronti mentalmente e fisicamente. Dobbiamo migliorare i nostri concetti. La fascia? Non aspettatevi nulla. Il capitano è Bonucci e resterà Bonucci. Ho parlato con una delegazione della squadra e vi posso assicurare che i ragazzi hanno voglia di lavorare e mettersi a disposizione. Ho solo chiesto grande senso di appartenenza e disciplina. Mi hanno dato disponibilità. Non mi interessa chi esce con chi e chi non si sopporta. A me è successo di non andare d'accordo con qualcuno fuori, ma in campo mi buttavo nel fuoco per lui. Se qualcuno non parla bene l'italiano deve essere il gruppo ad aiutarlo e a spiegargli le cose. La mia migliore qualità? Un allenatore deve avere e dare tutto. Io penso che in questo momento mi sento a mio agio quando lavoro in campo, sia a livello tecnico tattico, che fisico, che nella preparazione delle partite. Pensiamo di avere grande padronanza per gestire tutto. La mia tradizione calabrese o rimasta, ma ormai sono più lombardo. La telefonata che mi ha fatto più piacere? Stiamo fino a domani mattina. Terim, Sacchi, Capello, Ancelotti, Cannavaro. Poi è uscita una mia foto vestito da Genny Savastano. Ho chiuso il telefono. Cutrone? La mia storia dice che valuto molto quello che si fa durante la settimana. Parte come tutti gli altri. Ha le caratteristiche di chi gioca col veleno addosso. Spero di vederle in tutti gli altri. Chi mi incuriosisce più nella rosa? Sento dire che Suso può giocare solo largo a destra. Vediamo se è così o se si può cambiare qualcosa. Insigne ha modificato il suo stile. Mi incuriosisce questa roba qui. Poi mi incuriosisce Kessie che non va dentro, quando l'anno scorso era devastante. Di tempo ne abbiamo poco, dobbiamo riuscire a fare risultati. In Europa League abbiamo passato il turno, in Coppa Italia bisogna giocare gli ottavi. La maglia pesa, tutto questo non dobbiamo dimenticarlo. Tra vittoria e sconfitta c'è grandissima differenza. Quando si perde deve bruciare... mi avete capito. Quando si arriva a Milanello deve esserci un funerale. Quando si vince, siamo tutti belli. E questa differenza si deve vedere. Io traghettatore? Potevo pensarlo se mancavano 4-5 partite. Ci sono 72 punti a disposizione. Perchè devo sentirmi un traghettatore. Io so di non piacere a tutti. Ho i miei pregi e i miei difetti. So quelle che sono le mie doti. Poi bisogna vedere chi ti giudica e come mi giudica. Come mi definisco? Tante volte devo imparare a contare, anche se sono migliorato. Sento molto le partite e mi sento vivo. Sento lo stesso formicolio di quando giocavo. Mi sento vivo. Nelle scelte mi baserò su quello che vedrò durante la settimana. Bisogna pedalare. Come è andato il primo allenamento? Il primo giorno di ripresa per noi è un lavoro aerobico, rimaniamo su un top di frequenza cardiaca. Domani faremo un lavoro ad alta intensità. Poi gli altri giorni andremo a preparare la partita sugli avversari. Cosa ho detto alla squadra? Mi sono comportato per quello che sono. Gli ho detto di non scandalizzarsi se arriva qualche parola forte. E ho chiesto di non essere permalosi e dirsi le cose in faccia".

Per quanto riguarda le dichiarazioni di Gattuso, cose positive:

- finalmente la finiamo con questo inutile e sterile possesso palla fatto di passaggi orizzontali
- finalmente si punterà a verticalizzare
- spero che giocatori su cui avevo ottime speranze come Kessie e Silva riescano a svoltare grazie ad un nuovo tecnico
- spero che vedremo una squadra che corre

cose non positive:

- sembra che giocheremo ancora a 3 dietro

cose sorprendenti:

- Berlusconi il mio presidente?? :what:
 

Lambro

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In un anno e mezzo di Montella non ho mai visto un movimento senza palla. L'unico che lo faceva era Pasalic, grazie alle sue doti. Ma non è che servano doti particolari per dettare un passaggio piuttosto che aspettare il pallone fermo sul posto.

tante volte io guardavo gli attaccanti piuttosto che rimanere fisso con lo sguardo sul portatore di palla, ti posso assicurare che i movimenti e i tagli li facevano in continuazione, soprattutto cutrone e kalinic ma anche silva.
ne faceva tantissimi anche bacca, ma non venivano mai premiati.
un po' come le sovrapposizioni di conti che suso aveva inziiato bellamente ad ignorare prima dell'infortunio dell'ex atalantino, questa squadra è veramente pigra di testa ,e anche i nuovi innesti a parte bonucci pare non abbiano ne coraggio nè tecnica per verticalizzare con successo premiando qualche scatto. (di conseguenza si impoverisce tutto l'amalgama di squadra perchè non c'è niente di piu 'frustrante che farsi 30 mt di scatto senza venire premiati da un compagno troppo egoista)
 

Casnop

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tante volte io guardavo gli attaccanti piuttosto che rimanere fisso con lo sguardo sul portatore di palla, ti posso assicurare che i movimenti e i tagli li facevano in continuazione, soprattutto cutrone e kalinic ma anche silva.
ne faceva tantissimi anche bacca, ma non venivano mai premiati.
un po' come le sovrapposizioni di conti che suso aveva inziiato bellamente ad ignorare prima dell'infortunio dell'ex atalantino, questa squadra è veramente pigra di testa ,e anche i nuovi innesti a parte bonucci pare non abbiano ne coraggio nè tecnica per verticalizzare con successo premiando qualche scatto. (di conseguenza si impoverisce tutto l'amalgama di squadra perchè non c'è niente di piu 'frustrante che farsi 30 mt di scatto senza venire premiati da un compagno troppo egoista)
Si parla di verticalizzatori e si cita giusta Bonucci, ma aggiungerei tra essi Calhanoglu, che in Germania si è sempre fatto apprezzare per la sua capacità di centrare sulla corsa il compagno con un lancio lungo, verticale, tagliato, poggiato sullo spazio o sulla profondità attaccata in velocità. Abbiamo chi può verticalizzare, abbiamo chi può finalizzare questo gioco, Kessie, Cutrone, Borini, in parte Andre Silva, ed il grande rimpianto Conti. Probabilmente la squadra in estate era stata concepita con taluni principii di gioco, che mal si attagliavano ad un tecnico che proponeva gli opposti. Vedremo anche questo, ora. :)
 

Basileuon

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rino parla di coraggio di verticalizzare negli ultimi metri, ma è molto dura farlo al giorno d'oggi e le occasioni si creano piu' per rimpalli o errori personali piuttosto che per le verticalizzazioni negli ultimi metri.
dove deve partire la verticalità del gioco è nella testa e dalle retrovie, cosa che richiederebbe non so quanto tempo per essere ben assimilata, soprattutto calhanoglu dovrebbe essere un b.valero motorino onnipresente in tutto il campo come raccordo tra le linee, ad esempio, ma non glielo insegni (ammesso che lo impari) in pochi giorni di sicuro.
il milan palleggia lento per dare la palla a suso e il gioco d'attacco finisce li', d'altronde è solo dai suoi piedi che nascono le occasioni.
manca , e qui ha ragionissima ,la mentalita' di sovrapporsi buttandosi dentro, un po' come ha fatto bonucci in quella grandissima azione da lui iniziata dove pero' poi sbaglia totalmente la scelta finale, ma il senso giusto è quello.
potrebbe farlo kessie, benissimo, lo fara' sicuramente conti (quanto lo aspetto, speriamo non si sia rovinato...)
ma anche borini ha il passo.



Bisogna anche contestualizzare: se ti inserisci senza palla, ma lo fai di testa tua il compagno non è pronto per lanciarti. Questi sono puri automatismi che si trovano dopo aver provato la situazione centinaia di volte. A noi sono mancati gli schemi offensivi con Montella, non è questione di pigrizia mentale (non solo almeno)
 
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Spero possa essere un allenatore alla Conte. Mi è piaciuto il passaggio relativo alle enormi differenze tra vittoria e sconfitta; insomma, con Ringhio non si scherza e spero riesca a trasmettere quella grinta che ha contraddistinto il Gattuso calciatore.

Datemi del matto, ma sono ottimista.
 

Mr. Canà

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Ho appena visto il video intero della presentazione. Rino lo vedo molto motivado, un po' piccato a volte, quando in più di un'occasione ha ricordato che non è solo un motivatore ma un allenatore preparato, che ha studiato e che ha maturato esperienza in giro per l'Europa. Mi auguro che sfrutti questa motivazione e questa occasione per stupire tutti e per conquistarsi la conferma.

Del resto anche Simone Inzaghi sembrava dovesse essere un precario alla Lazio e invece si meritò la conferma stupendo tutti.

Forza Rino!
 
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