Credo che sia completamente inutile attribuire un significato alle dichiarazioni di SB, qualunque esse siano. Mi pare del tutto evidente, tra l'altro, che lui conti sempre meno non solo nelle decisioni che riguardano la squadra ma anche e soprattutto in quelle che coinvolgono l'intera galassia Fininvest. Contesto, bonariamente, la tesi che il calcio sia cambiato, almeno nei suoi aspetti sportivi: non è vero perché tutto è esattamente come prima. Come 10, 20 o 50 anni fa. Vince chi investe di più ed ha i calciatori più forti a cui può pagare ingaggi alti. Oggi ci sono gli sceicchi e gli oligarchi russi in più mentre prima c'erano le squadre di "regime" o le grandi famiglie industriali, ancora esistenti peraltro (i Glazer con il Man Utd.), che "drogavano" il mercato a colpi di metaforiche durlindane, leggasi tantissimi miliardi delle vecchie lirette.
Se avessimo una proprietà con un minimo di decoro avremmo risolto la gran parte dei nostri problemi già da anni o perlomeno ci saremmo attrezzati convenientemente. I club che vanno per la maggiore non appartengono solo agli emiri ma dispongono di un azionariato diffuso che si è radicato nei territori di appartenenza.
Vi auguro una serena giornata rossonera.