Aumento contagi Islanda, parla la dott.ssa Aspelund

fabri47

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Il Fatto Quotidiano ha intervistato la dott.ssa Gudrun Aspelund, responsabile del Centro per la sicurezza sanitaria e il controllo delle malattie trasmissibili, del governo Islandese per approfondire l'aumento di contagi che sta avvenendo nel paese.

Riguardo la percentuale di vaccinati (l'Islanda è il paese con più vaccinati al mondo), Aspelund ha affermato: "L’86% di coloro degli over-16 anni sono stati completamente vaccinati ovvero circa il 70% dell’intera popolazione".

Cos'è successo dal 26 giugno? "Dopo che tutte le restrizioni sono state revocate, stiamo vedendo un nuovo picco di infezioni a partire dall’inizio di luglio con un aumento significativo a metà luglio, così che le nuove restrizioni sono entrate in vigore il 25 luglio...Tutti fondamentalmente variante Delta. La maggior parte ha una malattia lieve, ma 19 persone sono state ricoverate in ospedale finora, 2 in terapia intensiva, 1 sul respiratore. La maggior parte degli infetti sono completamente vaccinati".

I non vaccinati sono responsabili di questo aumento dei contagi? "No".

La dottoressa conferma comunque l'efficacia dei vaccini sulle malattie gravi: "I vaccini non prevengono le infezioni, ma sembrano ancora efficaci nel prevenire malattie gravi e ricoveri. Ad esempio, i ricoveri finora in questa “ondata” sono l’1% dei contagiati, ma prima erano il 4-5%".

E sulla possibile fine della pandemia: "Quando ne usciremo? Non lo sappiamo e nessuno lo sa, credo. Ma mentre il virus circola e può causare gravi malattie potremmo dover mantenere alcune restrizioni e precauzioni. Si spera che con l’aumento dei tassi di vaccinazione a livello globale e forse con vaccinazioni regolari la situazione migliorerà. Inoltre il virus potrebbe diventare più debole e questo si trasformerà in un altro coronavirus “freddo” che raramente causerà malattie gravi. Difficile da dire".

L'intervista integrale con tanto di rapporto dei Cdc è possibile trovarla sul sito de Il Fatto Quotidiano (scrivete su google: "Covid, il caso Islanda. Nel paese con più vaccinati al mondo sono tornate le restrizioni").

 
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Il Fatto Quotidiano ha intervistato la dott.ssa Gudrun Aspelund, responsabile del Centro per la sicurezza sanitaria e il controllo delle malattie trasmissibili, del governo Islandese per approfondire l'aumento di contagi che sta avvenendo nel paese.

Riguardo la percentuale di vaccinati (l'Islanda è il paese con più vaccinati al mondo), Aspelund ha affermato: "L’86% di coloro degli over-16 anni sono stati completamente vaccinati ovvero circa il 70% dell’intera popolazione".

Cos'è successo dal 26 giugno? "Dopo che tutte le restrizioni sono state revocate, stiamo vedendo un nuovo picco di infezioni a partire dall’inizio di luglio con un aumento significativo a metà luglio, così che le nuove restrizioni sono entrate in vigore il 25 luglio...Tutti fondamentalmente variante Delta. La maggior parte ha una malattia lieve, ma 19 persone sono state ricoverate in ospedale finora, 2 in terapia intensiva, 1 sul respiratore. La maggior parte degli infetti sono completamente vaccinati".

I non vaccinati sono responsabili di questo aumento dei contagi? "No".

La dottoressa conferma comunque l'efficacia dei vaccini sulle malattie gravi: "I vaccini non prevengono le infezioni, ma sembrano ancora efficaci nel prevenire malattie gravi e ricoveri. Ad esempio, i ricoveri finora in questa “ondata” sono l’1% dei contagiati, ma prima erano il 4-5%".

E sulla possibile fine della pandemia: "Quando ne usciremo? Non lo sappiamo e nessuno lo sa, credo. Ma mentre il virus circola e può causare gravi malattie potremmo dover mantenere alcune restrizioni e precauzioni. Si spera che con l’aumento dei tassi di vaccinazione a livello globale e forse con vaccinazioni regolari la situazione migliorerà. Inoltre il virus potrebbe diventare più debole e questo si trasformerà in un altro coronavirus “freddo” che raramente causerà malattie gravi. Difficile da dire".

L'intervista integrale con tanto di rapporto dei Cdc è possibile trovarla sul sito de Il Fatto Quotidiano (scrivete su google: "Covid, il caso Islanda. Nel paese con più vaccinati al mondo sono tornate le restrizioni").

ok allora facciamo cosi..non piu vaccini e lockdown infiniti...cosi il fatto quot. ehm la popolazione mondiale è contenta
 

carlocarlo

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Beh con la 86% dei vaccinati è normale che la maggioranza dei ricoverati siano vaccinati.
Cmq i dati del regno unito sono incoraggianti.
 

fabri47

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Il Fatto Quotidiano ha intervistato la dott.ssa Gudrun Aspelund, responsabile del Centro per la sicurezza sanitaria e il controllo delle malattie trasmissibili, del governo Islandese per approfondire l'aumento di contagi che sta avvenendo nel paese.

Riguardo la percentuale di vaccinati (l'Islanda è il paese con più vaccinati al mondo), Aspelund ha affermato: "L’86% di coloro degli over-16 anni sono stati completamente vaccinati ovvero circa il 70% dell’intera popolazione".

Cos'è successo dal 26 giugno? "Dopo che tutte le restrizioni sono state revocate, stiamo vedendo un nuovo picco di infezioni a partire dall’inizio di luglio con un aumento significativo a metà luglio, così che le nuove restrizioni sono entrate in vigore il 25 luglio...Tutti fondamentalmente variante Delta. La maggior parte ha una malattia lieve, ma 19 persone sono state ricoverate in ospedale finora, 2 in terapia intensiva, 1 sul respiratore. La maggior parte degli infetti sono completamente vaccinati".

I non vaccinati sono responsabili di questo aumento dei contagi? "No".

La dottoressa conferma comunque l'efficacia dei vaccini sulle malattie gravi: "I vaccini non prevengono le infezioni, ma sembrano ancora efficaci nel prevenire malattie gravi e ricoveri. Ad esempio, i ricoveri finora in questa “ondata” sono l’1% dei contagiati, ma prima erano il 4-5%".

E sulla possibile fine della pandemia: "Quando ne usciremo? Non lo sappiamo e nessuno lo sa, credo. Ma mentre il virus circola e può causare gravi malattie potremmo dover mantenere alcune restrizioni e precauzioni. Si spera che con l’aumento dei tassi di vaccinazione a livello globale e forse con vaccinazioni regolari la situazione migliorerà. Inoltre il virus potrebbe diventare più debole e questo si trasformerà in un altro coronavirus “freddo” che raramente causerà malattie gravi. Difficile da dire".

L'intervista integrale con tanto di rapporto dei Cdc è possibile trovarla sul sito de Il Fatto Quotidiano (scrivete su google: "Covid, il caso Islanda. Nel paese con più vaccinati al mondo sono tornate le restrizioni").

Il punto sui non vaccinati fa riflettere. In ogni caso, il fatto di rimettere le restrizioni nonostante i tantissimi vaccinati, mi ricordava quando a gennaio di un anno e mezzo fa, due mesi prima del primo lockdown, si gridava "no panico" ed, intanto, giravano in Cina medici con le tute da astronauta che facevano i controlli con il governo in Italia che consigliava di evitare i luoghi affollati. In quel frangente si accusavano coloro che reputavano il virus pericoloso (e poi hanno avuto ragione questi ultimi), ora si accusano i "novax" (che saranno sempre molto meno dei vaccinati e che sicuramente saranno ininfluenti per l'aumento dei contagi).
 

gabri65

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impossibile..i vaccini non funzionano

qualcuno ci ha impostato la sua vita su questa cosa non togliergli questa soddisfazione...

Se funzionavano bene non si reinfettavano, perciò trovo inutile fare sarcasmo.

O i vaccini non sono efficaci in questi casi, o qualcuno si diverte a produrre nuovi virus resistenti. Non dipende certo dalla idea mentale della fazione avversa.

Detto da pro-vax.
 
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