Alfa: "Mi vergogno ad essere uomo. Ho scritto brano per Giulia Cecchettin"

fabri47

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Intervistato dal Corriere, il cantante Alfa, pseudonimo di Andrea De Filippi, in gara all'ultimo Sanremo con "Vai" (parecchio somigliante tra l'altro a "Run, Run, Run" dei One Republic) e che ha duettato con Roberto Vecchioni nella serata delle cover, ha parlato tra le tante cose del brano "Frida" scritto per Giulia Cecchettin e dedicato al tema del femminicidio: "'Frida'" l’ho scritto dopo il caso di Giulia Cecchettin. Sono andato su Instagram, ho visto che alcune persone nella sua famiglia mi seguivano e mi ha molto colpito. Ho cercato di dire che mi vergogno a essere uomo. Vuole essere anche una provocazione perché non si può più dire 'non tutti gli uomini'. È proprio il tipo di cultura e di visione: ci siamo tutti dentro. Ok, non abbiamo le stesse colpe di un omicida, ma credo che iniziare a dirlo sia un primo passo".

Su Ghali e Dargen: "Credo abbiano fatto bene, ma poi Ghali ha solo detto”stop al genocidio”. Trovo giusto che Sanremo possa essere il palco da cui si parla di certe tematiche, specie quelle importanti, contro la guerra. Tutti odiano la guerra".
 
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Intervistato dal Corriere, il cantante Alfa, pseudonimo di Andrea De Filippi, in gara all'ultimo Sanremo con "Vai" (parecchio somigliante tra l'altro a "Run, Run, Run" dei One Republic) e che ha duettato con Roberto Vecchioni nella serata delle cover, ha parlato tra le tante cose del brano "Frida" scritto per Giulia Cecchettin e dedicato al tema del femminicidio: "'Frida'" l’ho scritto dopo il caso di Giulia Cecchettin. Sono andato su Instagram, ho visto che alcune persone nella sua famiglia mi seguivano e mi ha molto colpito. Ho cercato di dire che mi vergogno a essere uomo. Vuole essere anche una provocazione perché non si può più dire 'non tutti gli uomini'. È proprio il tipo di cultura e di visione: ci siamo tutti dentro. Ok, non abbiamo le stesse colpe di un omicida, ma credo che iniziare a dirlo sia un primo passo".

Su Ghali e Dargen: "Credo abbiano fatto bene, ma poi Ghali ha solo detto”stop al genocidio”. Trovo giusto che Sanremo possa essere il palco da cui si parla di certe tematiche, specie quelle importanti, contro la guerra. Tutti odiano la guerra".
Io non mi vergogno invece, non ho fatto nulla di male e non vedo perchè dovrei sentirmi colpevole per gli altri.
 

livestrong

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Intervistato dal Corriere, il cantante Alfa, pseudonimo di Andrea De Filippi, in gara all'ultimo Sanremo con "Vai" (parecchio somigliante tra l'altro a "Run, Run, Run" dei One Republic) e che ha duettato con Roberto Vecchioni nella serata delle cover, ha parlato tra le tante cose del brano "Frida" scritto per Giulia Cecchettin e dedicato al tema del femminicidio: "'Frida'" l’ho scritto dopo il caso di Giulia Cecchettin. Sono andato su Instagram, ho visto che alcune persone nella sua famiglia mi seguivano e mi ha molto colpito. Ho cercato di dire che mi vergogno a essere uomo. Vuole essere anche una provocazione perché non si può più dire 'non tutti gli uomini'. È proprio il tipo di cultura e di visione: ci siamo tutti dentro. Ok, non abbiamo le stesse colpe di un omicida, ma credo che iniziare a dirlo sia un primo passo".

Su Ghali e Dargen: "Credo abbiano fatto bene, ma poi Ghali ha solo detto”stop al genocidio”. Trovo giusto che Sanremo possa essere il palco da cui si parla di certe tematiche, specie quelle importanti, contro la guerra. Tutti odiano la guerra".
Ah questo bamboccio pensa di essere pure uomo?
 

singer

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Credo di non essere l'unico che ignorava l'esistenza di questo tizio prima di leggere questo topic.
Perché dargli visibilità su questo forum? Bah.....
 

Rudi84

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Intervistato dal Corriere, il cantante Alfa, pseudonimo di Andrea De Filippi, in gara all'ultimo Sanremo con "Vai" (parecchio somigliante tra l'altro a "Run, Run, Run" dei One Republic) e che ha duettato con Roberto Vecchioni nella serata delle cover, ha parlato tra le tante cose del brano "Frida" scritto per Giulia Cecchettin e dedicato al tema del femminicidio: "'Frida'" l’ho scritto dopo il caso di Giulia Cecchettin. Sono andato su Instagram, ho visto che alcune persone nella sua famiglia mi seguivano e mi ha molto colpito. Ho cercato di dire che mi vergogno a essere uomo. Vuole essere anche una provocazione perché non si può più dire 'non tutti gli uomini'. È proprio il tipo di cultura e di visione: ci siamo tutti dentro. Ok, non abbiamo le stesse colpe di un omicida, ma credo che iniziare a dirlo sia un primo passo".

Su Ghali e Dargen: "Credo abbiano fatto bene, ma poi Ghali ha solo detto”stop al genocidio”. Trovo giusto che Sanremo possa essere il palco da cui si parla di certe tematiche, specie quelle importanti, contro la guerra. Tutti odiano la guerra".
Puoi sempre andare in Marocco a farti tagliare quello che ti rende uomo
 
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