Il diritto naturale prescinde dal credo religioso. Anche un teista non cattolico, per dire, in genere sostiene il diritto naturale.
Un cane che nasce gay un cristiano lo considererà frutto della Caduta (nel senso che anche il mondo naturale è stato contagiato dagli effetti del peccato umano e, prima ancora che umano, angelico. Diversi teologi spiegano in questo modo le perversioni e l’oggettiva violenza del mondo animale, col disordine portato dal peccato degli angeli, non degli uomini che come sappiamo non esistevano ancora), il punto è che mentre un umano può conoscere il diritto naturale e seguirlo, essendo dotato di libero arbitrio, un animale non può farlo.
Per questo atti come lo sbranare i propri cuccioli o i cuccioli di un altro orso, cosa che gli orsi polari fanno spessissimo, non hanno nessuno rilevanza morale perché non sono commessi da agenti morali che possano essere oggetto di lode o biasimo. Questo e molti altri comportamenti sono “osservabili in natura” ma non per questo li riterremmo anche solo minimamente compatibili con la nostra civiltà (e occhio, di tribù che praticano il cannibalismo ne esistono ancora). Quindi il discorso di legiferare basandosi su ciò che è osservabile in natura, come se un dato atto, perché osservabile in natura, dovesse essere benefico o innocuo per la società, è un assurdo.
Il punto è che una civiltà che rigetta il diritto naturale, come la nostra, è fondata sul puro arbitrio, perché una volta che rigetti l’esistenza del diritto naturale tutto diventa lecito se c’è una maggioranza disposta ad avallarlo (e la maggioranza la si crea, come del resto hanno già fatto, diseducando le masse facendo loro crederle di educarle ), dall’utero in affitto all’ingegneria genetica la più sfrenata fino ad arrivare (perché no?) in futuro alla soppressione delle persone non più produttive e che quindi pesano sul welfare. Anche qui magari non si arriverà alla soppressione forzata, semplicemente queste persone verranno fortemente “incoraggiate”, facendo si che “capiscano” il perché è meglio, ad una certa età, farsi togliere di mezzo.
Distopia? Macchè, in Canada già ammazzano, adesso, un anziano ogni tre ore.