Ibra subito in MLS? Complicatissimo. E il perché ce lo spiega MLS Italia, portale nostrano di riferimento per il calcio statunitense.
In queste ore si stanno facendo i nomi delle due squadre di Los Angeles (Galaxy ed i neonati LAFC che debutteranno solo nel 2018). Ma l'approdo di Zlatan negli USA dopo l'Europeo, malgrado quanto sostenga Alciato, è quasi impossibile. Ed i motivi sono molto semplici.
Salvo clamorosi sviluppi, per Ibra non c'è posto all'interno dei Galaxy perché uno come lui, che guadagna doppia cifra, fa parte dei Designated Player. Ed i posti per questi top player, massimo tre per squadra, attualmente nei Galaxy sono già occupati da Giovani dos Santos, Gerrard e Robbie Keane. Tant'è che anche giocatori come De Jong e Ashley Cole hanno dovuto trovare strade alternative assolutamente non applicabili per un "top payer" come Zlatan.
Quindi l'unico modo per poter vedere Ibrahimovic indossare da subito la casacca del Galaxy è che uno dei tre Designated Player abbandoni i Galaxy con un trasferimento o un ritiro. Già paventato da Gerrard ma non a stagione in corso, bensì a marzo o luglio 2017.
Invece, nel caso in cui si parlasse di una nuova franchigia, i LAFC, allora si passerebbe direttamente al 2018.
Ed è impossibile pensare che per tutto questo tempo Zlatan rimanga fermo ad aspettare la chiamata americana.
Detto ciò, un altro collegamento tra Zlatan e la MLS può essere riscontrato in una foto rubata all'interno dello spogliatoio di Philadelphia. Il nome di Ibra, infatti, compare su una lavaglia (quindi documento non ufficiale) che dovrebbe far riferimento alla c.d. Discovery List, ossia una sorta di prenotazione che le franchigie possono fare per bloccare i giocatori che vorrebbero prendere.
Tuttavia appare difficile che Philadelphia abbia i soldi per uno così, pertanto si pensa che possano averlo inserito nella loro Discovery List soltanto per poter poi trattare l'opzione con chiunque volesse ingaggiarlo: costo? Almeno 100.000 dollari, che Philadelphia utilizzerebbe per rinforzare la squadra.