Beh, all'Inter, esattamente venti anni fa, arrivò tale Marcello Lippi, allenatore con un curriculum anche migliore di quello di Conte, scudetti, Champions League, una vinta e due finali in tre anni, Coppa Intercontinentale, che prendeva alla guida una squadra già competitiva con Gigi Simoni, Coppa Uefa, scudetto sfiorato, che annoverava il miglior attaccante del mondo dell'epoca, Ronaldo, un Roberto Baggio ancora incisivo, e che acquistò in estate dalla Lazio il secondo miglior attaccante al mondo dell'epoca, Christian Vieri, oltre a Peruzzi, Jugovic, dalla plurititolata Juventus, Blanc, Mutu, Di Biagio, che avevano fatto benissimo con Napoli, Fiorentina, Roma. Nonostante queste premesse, i risultati furono negativi, subito fuori dalla lotta scudetto, poi vinto dalla Lazio di Eriksson, e sconfitti in Coppa Italia in finale, con un quarto posto conquistato nello spareggio di Verona contro il Parma, con una prodezza decisiva di Baggio. Lippi poi mollo' tutto all'inizio della stagione successiva, dopo aver affermato, dopo la sconfitta a Reggio Calabria, che nello spogliatoio nerazzurro molti andavano presi a pedate nel sedere. Lippi e Ronaldo, per inciso e per come ben sappiamo, hanno proseguito poi le loro carriere altrove, continuando a vincere come avevano fatto prima della parentesi nerazzurra. All'Inter pazza capita anche questo.