È un compito piuttosto complesso datare i Vangeli, ma è possibile che Marco abbia un nucleo narrativo molto antico, databile, addirittura, agli anni 30: una prova eventuale sarebbe il fatto che l’evangelista non citi mai per nome il Sommo Sacerdote Caifa, che rimase in carica fino al 36 d.C. Qualche anno fa lessi un interessante contributo di Ilaria Ramelli, filologa dell’Università Cattolica, che evidenziava connessioni tra Marco e il “Satyricon” di Petronio: l’autore romano avrebbe parodiato alcuni passi del Vangelo nella sua opera. Considerando che, con buona pace del Marmorale che attribuiva il “Satyricon” al III sec. d.C., Petronio è vissuto in era neroniana, lo studio dimostra come già negli anni 60 Marco fosse conosciuto presso gli ambienti colti di Roma.