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Provo a risponderti, a riguardo dell'empatia. I cani e i gatti vivono con noi da millenni, ancora prima delle prime civiltà (scusa il gioco di parola) dopo millenni della nostra evoluzione ci è naturale vederli come compagni di vita. Le mucche, le pecore e sempre da millenni li alleviamo per mangiarli, sono cibo, nel neolitico li cacciavamo con le lance, poi abbiamo imparato a catturarli vivi e allevarli, la tecnologia poi è migliorata in quanto noi umani siamo diventati tantissimi e stato necessario aumentare la produzione di cibo e se prima potevi allevare un animale modello Heidi, ora con 7 miliardi di persone nel mondo (distribuite malissimo) si deve fare allevamento intensivo e te sicuramente ne le sai meglio di me essendo del settore.hai ragione, mi riferivo solo al fatto che ci comportiamo in modo egoistico quando ci scandalizziamo per un cagnolino o un gatto senza nemmeno immaginare cosa succede intorno a noi. Io sono figlio e nipote di agricoltori e allevatori. Allevamenti intensivi della Pianura Padana. Sono cresciuto circondato da centinaia e centinaia di maiali, mucche e vitelli. Ero piccolo e chiamavo tutti per nome, qualche centinaio di nomi. Tutti a memoria. Ma poi ho presto realizzato che la vita di questi animali era molto breve. Se avevi la sfortuna di nascere maschio, saresti andato al mattatoio dopo 1 anno o poco più. A una mucca andava meglio. 4-5 anni di aspettativa di vita. Ovviamente chiusa in una stalla con pochi metri di spazio per tutta la vita, inseminata artificialmente ogni anno per "produrre" un vitello, categoricamente separato immediatamente dalla madre, e foraggiata con ogni migliore tecnica per produrre una cinquantina di litri di latte al giorno. Per questo dopo 4-5 anni (un bovino ha aspettative di vita di 20 anni e oltre) non potevano più reggersi in piedi. Troppo grasse e stanche ed economicamente inutili. Via al macello. Ai polli va molto peggio.
Il tuo pensiero è profondo se pensi che fino a prima del secondo dopoguerra nessuno si poneva le domande che te ti poni e anche altri, non c'erano diritti nemmeno per gli animali domestici (sono arrivate solo ad inizio anni 2000, per lo meno in Italia, altrove non so), figurarsi se l'essere umano si possa indignare in massa per una mucca che per noi, da generazioni e generazioni è cibo. E come se una leonessa avesse indignazione nel vedere come cacciano un antilope 4/5 vs 1. Ovviamente te mi dirai che "la leonessa caccia, noi uccidiamo animali" è vero, ma è stata la nostra evoluzione. E' sbagliato, si, sbagliatissimo, perché sono animali, ma come hai scritto te non sono nemmeno stati messi al mondo come natura vuole, ma con inseminazione artificiale. Una sorta di produzione di massa di cibo. Non possiamo replicare la carne o le uova, quindi dobbiamo produrci cibo così, è tristissimo, ma solo in Italia si devono sfamare 60M di persone e con le fattorie convenzionali (quelle stile Heidi dove gli animali vivono anche 10 anni) non si può e te lo sai meglio di me essendo un allevatore. L'essere umano è onnivoro, se non mangiamo carne siamo soggetti a carenze gravi, anche i palliativi medici non possono sostituire le sostanze nutritizie pure. Te lo dice uno che ha una leggera anemia da ferro. Avevo chiesto al medico se potevo evitare di mangiare carne (che a me non piace fin da quando ero piccolo, lo sforzo di mia madre a farmi mangiare carne era biblico) se bastavano solo le pasticche integranti, mi ha risposto che purtroppo non bastano, quelle aiutano ma in primis ci vuole il ferro derivato dal cibo, la stessa cosa per le proteine e vitamine e tutte le nostre sostanze che il corpo necessita.
Purtroppo è una di quelle situazioni dove l'etica morale si scontra con la necessità essenziale dell'uomo. Spero di essere stato chiaro, perché ho scritto troppo ma è un argomento che con poche parole non si può argomentare.
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