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Wuhan sta diventando o meglio confermandosi laboratorio mondiale sul coronavirus.
L'amministrazione cinese ha deciso che tutti gli abitanti di Wuhan dovranno essere sottoposti a tampone,ovvero 11 milioni di persone circa anche se forse potrebbero essere esclusi i bambini piccoli.
Un'idea locale e che la città finanzierà con 130 milioni di euro.
Un numero incredibile di tamponi che da solo vale quanto un continente,se non di più.
E tra l'altro in una sorta di irruenza comunicativa addirittura si è detto che sarebbe stato ultimato in una decina di giorni.
Basta fare due conti per capire che sarebbe un qualcosa di forse irripetibile nella storia umana,tanto che persino i media di regime "timidamente" hanno posto il problema.
Da segnalare comunque che stanno spuntando come funghi in ogni quartiere dei laboratori mobili temporanei per aumentare la capacità di analisi giornaliera che ad oggi è arrivata a massimo 100 mila tamponi quotidiani.
Peng Zhiyong,responsabile del reparto di terapia intensiva di uno degli ospedali della città,ha detto che testare chiunque sarebbe molto costoso e "consigliato" di limitare i test ad alcuni profili: quelli che sono stati a contatto coi positivi,i loro familiari,il personale sanitario,i cittadini più anziani e quelli che soffrono di malattie pregresse.
Tutto è iniziato domenica 10 maggio quando un uomo di 89 anni che non aveva lasciato la città dalla fine di gennaio era stato trovato positivo.
Il giorno successivo il governo ha deciso di sottoporre al test circa cinquemila persone che vivono nella sua via: cinque sono risultate positive,nessuna di loro presenta sintomi.
Wuhan non vuole rischiare una seconda ondata ed è pronta a tutto per evitarla
BBC
L'amministrazione cinese ha deciso che tutti gli abitanti di Wuhan dovranno essere sottoposti a tampone,ovvero 11 milioni di persone circa anche se forse potrebbero essere esclusi i bambini piccoli.
Un'idea locale e che la città finanzierà con 130 milioni di euro.
Un numero incredibile di tamponi che da solo vale quanto un continente,se non di più.
E tra l'altro in una sorta di irruenza comunicativa addirittura si è detto che sarebbe stato ultimato in una decina di giorni.
Basta fare due conti per capire che sarebbe un qualcosa di forse irripetibile nella storia umana,tanto che persino i media di regime "timidamente" hanno posto il problema.
Da segnalare comunque che stanno spuntando come funghi in ogni quartiere dei laboratori mobili temporanei per aumentare la capacità di analisi giornaliera che ad oggi è arrivata a massimo 100 mila tamponi quotidiani.
Peng Zhiyong,responsabile del reparto di terapia intensiva di uno degli ospedali della città,ha detto che testare chiunque sarebbe molto costoso e "consigliato" di limitare i test ad alcuni profili: quelli che sono stati a contatto coi positivi,i loro familiari,il personale sanitario,i cittadini più anziani e quelli che soffrono di malattie pregresse.
Tutto è iniziato domenica 10 maggio quando un uomo di 89 anni che non aveva lasciato la città dalla fine di gennaio era stato trovato positivo.
Il giorno successivo il governo ha deciso di sottoporre al test circa cinquemila persone che vivono nella sua via: cinque sono risultate positive,nessuna di loro presenta sintomi.
Wuhan non vuole rischiare una seconda ondata ed è pronta a tutto per evitarla
BBC