Viola:"Chiudere le scuole. Sono luoghi a rischio".

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L'immunologa Antonella Viola al CorSera in edicola:" La scuola è un luogo a rischio. È impossibile tenere i bambini sempre a distanza con la mascherina ben indossata e le classi sono troppo numerose. Con questa nuova variante così contagiosa è meglio chiudere"

"Sarei per seguire le regole delle zone a colori durante la settimana e nel weekend chiudere tutto, lasciando solo la possibilità di passeggiare: durante la settimana vediamo sempre le stesse persone, ma nel tempo libero si mescolano ambiti normalmente distanti. Evitare le visite a parenti e amici aiuterebbe per- ché è necessario ridurre le interazioni sociali"

"Capisco la frustrazione dei cittadini. Posso solo dire che è l’ultimo sforzo: bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l’estate, l’avremo scampata".

Vaccini? Il problema è la fornitura. Adesso è presto: solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa".


Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".
 

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Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".
 

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Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".

Gliel'ha scritta un genitore neanche troppo acculturato.
 

bmb

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Palese che dietro questa ci siano i genitori che probabilmente vogliono renderla una celebrità.

Una dodicenne che tira fuori la frase più populista del momento: "i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad...". A dodici anni oggi pensano solo a spogliarsi su tiktok, ste cretine.
 

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L'immunologa Antonella Viola al CorSera in edicola:" La scuola è un luogo a rischio. È impossibile tenere i bambini sempre a distanza con la mascherina ben indossata e le classi sono troppo numerose. Con questa nuova variante così contagiosa è meglio chiudere"

"Sarei per seguire le regole delle zone a colori durante la settimana e nel weekend chiudere tutto, lasciando solo la possibilità di passeggiare: durante la settimana vediamo sempre le stesse persone, ma nel tempo libero si mescolano ambiti normalmente distanti. Evitare le visite a parenti e amici aiuterebbe per- ché è necessario ridurre le interazioni sociali"

"Capisco la frustrazione dei cittadini. Posso solo dire che è l’ultimo sforzo: bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l’estate, l’avremo scampata".

Vaccini? Il problema è la fornitura. Adesso è presto: solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa".


Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".

Comunque, sti "scienziati" ci sono arrivati dopo un anno. Complimenti.
 

Ringhio8

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Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".

Ai genitori della ragazzina farei una proposta, per una scuola sicura al 100%, rischio di contagio letteralmente zero. Ma sono certo che non accetterebbe nessuno, né genitori, né alunni né insegnati, applicabile dalle medie in su, per le elementari non la vedo fattibile.

Abbiamo diverse caserme in disuso, piene di spazio per dormitori, mensa, infermeria, aree comuni, palestra. Attrezzarle tipo college, dove si entra a settembre e si esce a maggio o giugno, nessun contatto con l'esterno. Ci può voler del tempo ma non credo si possa fare meglio di così. É un'idea così folle?
 

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"Sarei per seguire le regole delle zone a colori durante la settimana e nel weekend chiudere tutto, lasciando solo la possibilità di passeggiare: durante la settimana vediamo sempre le stesse persone, ma nel tempo libero si mescolano ambiti normalmente distanti. Evitare le visite a parenti e amici aiuterebbe per- ché è necessario ridurre le interazioni sociali"

"Capisco la frustrazione dei cittadini. Posso solo dire che è l’ultimo sforzo: bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l’estate, l’avremo scampata".

Vaccini? Il problema è la fornitura. Adesso è presto: solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa".


Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".

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Ai genitori della ragazzina farei una proposta, per una scuola sicura al 100%, rischio di contagio letteralmente zero. Ma sono certo che non accetterebbe nessuno, né genitori, né alunni né insegnati, applicabile dalle medie in su, per le elementari non la vedo fattibile.

Abbiamo diverse caserme in disuso, piene di spazio per dormitori, mensa, infermeria, aree comuni, palestra. Attrezzarle tipo college, dove si entra a settembre e si esce a maggio o giugno, nessun contatto con l'esterno. Ci può voler del tempo ma non credo si possa fare meglio di così. É un'idea così folle?

ecco bravo. così finalmente impara e la smettono di rompere le balle.

perchè quello che interessa a loro è imparare, mica rompere le balle...
 
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