- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 240,312
- Reaction score
- 44,370
L'immunologa Antonella Viola al CorSera in edicola:" La scuola è un luogo a rischio. È impossibile tenere i bambini sempre a distanza con la mascherina ben indossata e le classi sono troppo numerose. Con questa nuova variante così contagiosa è meglio chiudere"
"Sarei per seguire le regole delle zone a colori durante la settimana e nel weekend chiudere tutto, lasciando solo la possibilità di passeggiare: durante la settimana vediamo sempre le stesse persone, ma nel tempo libero si mescolano ambiti normalmente distanti. Evitare le visite a parenti e amici aiuterebbe per- ché è necessario ridurre le interazioni sociali"
"Capisco la frustrazione dei cittadini. Posso solo dire che è l’ultimo sforzo: bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l’estate, l’avremo scampata".
Vaccini? Il problema è la fornitura. Adesso è presto: solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa".
Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".
"Sarei per seguire le regole delle zone a colori durante la settimana e nel weekend chiudere tutto, lasciando solo la possibilità di passeggiare: durante la settimana vediamo sempre le stesse persone, ma nel tempo libero si mescolano ambiti normalmente distanti. Evitare le visite a parenti e amici aiuterebbe per- ché è necessario ridurre le interazioni sociali"
"Capisco la frustrazione dei cittadini. Posso solo dire che è l’ultimo sforzo: bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l’estate, l’avremo scampata".
Vaccini? Il problema è la fornitura. Adesso è presto: solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa".
Repubblica invece pubblica la lettera della "Gretina" Anita la pasionaria della scuola:"Mi chiamo Anita, ho 12 anni, frequento la seconda media a Torino e ho un sogno: tornare a scuola.Il 6 novembre 2020 il Piemonte è diventato zona rossa e le seconde e terze medie sono state messe in Dad dopo i sei mesi di chiusura dall’anno precedente e mi sono detta: è passato un anno, cosa si è fatto per evitare questo? A me sembra niente. Così ho deciso di andare a protestare davanti alla scuola. In breve tempo sono stata raggiunta da Lisa e Maia e poi da molti altri ragazzi in tutta Italia. Finalmente tante persone hanno cominciato a parlare dell’importanza della scuola e il 7 gennaio 2021 finalmente siamo tornati in presenza. Purtroppo è durato poco, i primi di marzo la nostra protesta è ricominciata. Dopo aver sentito, nel discorso del nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’importanza che veniva data ai giovani non me lo sarei mai aspettato. È stata veramente una delusione, mi ero illusa un’altra volta, come al solito parole e niente fatti. Noi abbiamo sempre rispettato le regole, voi avete fatto tutto il possibile? Avete mantenuto le promesse? La scuola è sempre la prima a chiudere e noi studenti siamo gli untori. Nessuno ci ha ancora mostrato i dati di contagi avvenuti a scuola, forse la scuola è solo la cosa più facile da chiudere? Probabilmente molti pensano che la Dad vada bene e che la salute sia l’unica priorità, ma io dico: pensate che tra dieci anni i dottori che ci cureranno avranno studiato in Dad e probabilmente avranno passato gli esami copiando, come tutti i ragazzi in Dad fanno, e per questo non si può definire didattica perché copiando non si impara e da uno schermo nemmeno, e noi abbiamo bisogno dei nostri professori. Poi molti ragazzi non hanno i mezzi o la connessione e quindi dovranno recuperare tutto. A loro non ci pensate? Dite che la salute è al primo posto, allora pensate anche a quanti ragazzi hanno sviluppato problemi psicologici e depressione e mettetevi in testa che le scuole sono un diritto e devono essere riaperte subito per non richiudere mai più. Toglieteci pure i pomeriggi fuori ma non toglieteci l’istruzione".