Vince chi subisce meno o chi segna di più?

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So che è una discussione vecchia quanto il mondo, ma mi è capitato sott'occhio un video su youtube dove Zeman, allora allenatore del Cagliari, si confronta con un patetico Massimo Mauro che lo accusa di non curare bene la fase difensiva e che alla lunga questa cosa è penalizzante perché i campionati vengono vinti da chi subisce meno reti. Dal canto suo, il Boemo gli risponde che "se fai un gol in più degli avversari, te ne freghi di quanti ne prendi" e che quando lui arrivò secondo con la Lazio subì meno reti della Juve campione d'Italia.

Ad oggi, la situazione nei maggiori campionati europei è la seguente:

Ligue 1: campionato dominato e vinto dal PSG con il migliore attacco (ben 100 reti realizzate), ma il Lilla, secondo classificato, è la miglior difesa con 30 reti, 2 in meno dei campioni del PSG.

Bundesliga: al momento è in testa il Bayern Monaco di due lunghezze sul Borussia Dortmund. I Bavaresi hanno al momento il miglior attacco con 83 reti fatte, ma la miglior difesa è quella del Lipsia, terza classificata, con 27 reti subite, ben 4 in meno dei campioni virtuali.

Liga: qui la situazione è alquanto paradigmatica. Il Barcellona stravince il campionato con il miglior attacco. Ben 86 le reti realizzate dai Blaugrana, ma la sua difesa (34 reti subite) è peggiore di quella dell'Atletico Madrid, seconda classificata, con 26 reti subite, ben 8 reti in meno incassate, ma peggiore addirittura di quella del Getafe, quarta classificata, con 31 reti subite.

Premier League: qui il Man City conduce la classifica con il miglior attacco, ma con la stessa difesa del Liverpool, secondo. Entrambi sono a quota 22 reti subite.

Serie A: questo è l'unico campionato vinto dalla squadra con la miglior difesa, ma anche l'unico in cui non vince il miglior attacco, che è quello dell'Atalanta, 3°/4° classificata.

Dunque, il campionato italiano è l'unico che sembra comprovare la tesi di Massimo Mauro, mentre tutti gli altri sembrano dare ragione a Zeman. Non a caso il campionato italiano è quello che ha creato dei mostri come Mazzone, Allegri, Gattuso et similia, portatori (mal)sani di un'idea di calcio utilitaristica e sparagnina che va contro ogni manuale del buon calcio. E non è un caso se in campo europeo non contiamo più nulla e facciamo figure barbine.

Voi cosa ne pensate? Vince chi segna un gol in più degli altri o chi ne prende di meno?

P.S. Spero sia la sezione giusta, non sapevo dove aprire.
 

7AlePato7

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So che è una discussione vecchia quanto il mondo, ma mi è capitato sott'occhio un video su youtube dove Zeman, allora allenatore del Cagliari, si confronta con un patetico Massimo Mauro che lo accusa di non curare bene la fase difensiva e che alla lunga questa cosa è penalizzante perché i campionati vengono vinti da chi subisce meno reti. Dal canto suo, il Boemo gli risponde che "se fai un gol in più degli avversari, te ne freghi di quanti ne prendi" e che quando lui arrivò secondo con la Lazio subì meno reti della Juve campione d'Italia.

Ad oggi, la situazione nei maggiori campionati europei è la seguente:

Ligue 1: campionato dominato e vinto dal PSG con il migliore attacco (ben 100 reti realizzate), ma il Lilla, secondo classificato, è la miglior difesa con 30 reti, 2 in meno dei campioni del PSG.

Bundesliga: al momento è in testa il Bayern Monaco di due lunghezze sul Borussia Dortmund. I Bavaresi hanno al momento il miglior attacco con 83 reti fatte, ma la miglior difesa è quella del Lipsia, terza classificata, con 27 reti subite, ben 4 in meno dei campioni virtuali.

Liga: qui la situazione è alquanto paradigmatica. Il Barcellona stravince il campionato con il miglior attacco. Ben 86 le reti realizzate dai Blaugrana, ma la sua difesa (34 reti subite) è peggiore di quella dell'Atletico Madrid, seconda classificata, con 26 reti subite, ben 8 reti in meno incassate, ma peggiore addirittura di quella del Getafe, quarta classificata, con 31 reti subite.

Premier League: qui il Man City conduce la classifica con il miglior attacco, ma con la stessa difesa del Liverpool, secondo. Entrambi sono a quota 22 reti subite.

Serie A: questo è l'unico campionato vinto dalla squadra con la miglior difesa, ma anche l'unico in cui non vince il miglior attacco, che è quello dell'Atalanta, 3°/4° classificata.

Dunque, il campionato italiano è l'unico che sembra comprovare la tesi di Massimo Mauro, mentre tutti gli altri sembrano dare ragione a Zeman. Non a caso il campionato italiano è quello che ha creato dei mostri come Mazzone, Allegri, Gattuso et similia, portatori (mal)sani di un'idea di calcio utilitaristica e sparagnina che va contro ogni manuale del buon calcio. E non è un caso se in campo europeo non contiamo più nulla e facciamo figure barbine.

Voi cosa ne pensate? Vince chi segna un gol in più degli altri o chi ne prende di meno?

P.S. Spero sia la sezione giusta, non sapevo dove aprire.
Penso che esistano le vie di mezzo. Vince chi ha la migliore differenza reti. Si può sbilanciare leggermente qualcosa verso l’uno o l’altro approccio (cioè privilegiando un po’ di più la fase offensiva o un po’ di più quella difensiva), ma non si può estremizzare uno dei due modelli. Che poi è quellochefa Gattuso che se ne sbatte altamente della fase offensiva, che si illude che la continuità di rendimento si possa perseguire arroccandosi in difesa, segnando un golletto occasionale.
Ci vuole intelligenza e capire che giocatori hai a disposizione, adattando il sistema di gioco alle caratteristiche dei giocatori e on viceversa. Gattuso è uno di quelli che anche se avesse Neymar gli chiederebbe di fare il terzino o peggio ancora potrebbe preferirgli Borini perchè non gioca col veleno.
 

hiei87

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Statistiche che confermano ciò che è sempre stato nei DNA dei vari paesi. In Italia generalmente si vince con la miglior difesa, negli altri paesi conta più avere il miglior attacco. A livello di Champions ci vuole il giusto equilibrio, ma non ci si può comunque esimere dal proporre un calcio propositivo e di qualità. Le eccezioni (Chelsea, Inter) si contano sulle dita di una mano.
 

Ema2000

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So che è una discussione vecchia quanto il mondo, ma mi è capitato sott'occhio un video su youtube dove Zeman, allora allenatore del Cagliari, si confronta con un patetico Massimo Mauro che lo accusa di non curare bene la fase difensiva e che alla lunga questa cosa è penalizzante perché i campionati vengono vinti da chi subisce meno reti. Dal canto suo, il Boemo gli risponde che "se fai un gol in più degli avversari, te ne freghi di quanti ne prendi" e che quando lui arrivò secondo con la Lazio subì meno reti della Juve campione d'Italia.

Ad oggi, la situazione nei maggiori campionati europei è la seguente:

Ligue 1: campionato dominato e vinto dal PSG con il migliore attacco (ben 100 reti realizzate), ma il Lilla, secondo classificato, è la miglior difesa con 30 reti, 2 in meno dei campioni del PSG.

Bundesliga: al momento è in testa il Bayern Monaco di due lunghezze sul Borussia Dortmund. I Bavaresi hanno al momento il miglior attacco con 83 reti fatte, ma la miglior difesa è quella del Lipsia, terza classificata, con 27 reti subite, ben 4 in meno dei campioni virtuali.

Liga: qui la situazione è alquanto paradigmatica. Il Barcellona stravince il campionato con il miglior attacco. Ben 86 le reti realizzate dai Blaugrana, ma la sua difesa (34 reti subite) è peggiore di quella dell'Atletico Madrid, seconda classificata, con 26 reti subite, ben 8 reti in meno incassate, ma peggiore addirittura di quella del Getafe, quarta classificata, con 31 reti subite.

Premier League: qui il Man City conduce la classifica con il miglior attacco, ma con la stessa difesa del Liverpool, secondo. Entrambi sono a quota 22 reti subite.

Serie A: questo è l'unico campionato vinto dalla squadra con la miglior difesa, ma anche l'unico in cui non vince il miglior attacco, che è quello dell'Atalanta, 3°/4° classificata.

Dunque, il campionato italiano è l'unico che sembra comprovare la tesi di Massimo Mauro, mentre tutti gli altri sembrano dare ragione a Zeman. Non a caso il campionato italiano è quello che ha creato dei mostri come Mazzone, Allegri, Gattuso et similia, portatori (mal)sani di un'idea di calcio utilitaristica e sparagnina che va contro ogni manuale del buon calcio. E non è un caso se in campo europeo non contiamo più nulla e facciamo figure barbine.

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Discussione sterile, occorre equilibrio,
spesso la squadra che vince ha anche la miglior difesa, ma solo perchè è la più forte, cosa che alcuni in Italia non hanno ancor ben capito,
in generale difficilmente i campionati sono livellati, questo vuol dire che occorre far tanti punti con le provinciali e senza faticare troppo,
per mantenere freschezza atletica nelle partite più impegnative, questo significa dover avere un attacco prolifico, prima occorre costruire quello, poi ovviamente si registra la difesa se la squadra risulta troppo sbilanciata.

Esiste anche un altro aspetto che per esempio indica perchè Gattuso non sia un allenatore da top club,
ieri il Milan ha praticamente dominato tutto il primo tempo, poi una volta passato in vantaggio si è limitato a controllare il vantaggio, senza cercare il secondo gol,
quest'anno è accaduto tutte le volte, anche con le provinciali, risultato aver buttato via un sacco di punti con partite che avremmo potuto chiudere agevolmente, vedi Parma ma anche molte altre prima.
 
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So che è una discussione vecchia quanto il mondo, ma mi è capitato sott'occhio un video su youtube dove Zeman, allora allenatore del Cagliari, si confronta con un patetico Massimo Mauro che lo accusa di non curare bene la fase difensiva e che alla lunga questa cosa è penalizzante perché i campionati vengono vinti da chi subisce meno reti. Dal canto suo, il Boemo gli risponde che "se fai un gol in più degli avversari, te ne freghi di quanti ne prendi" e che quando lui arrivò secondo con la Lazio subì meno reti della Juve campione d'Italia.

Ad oggi, la situazione nei maggiori campionati europei è la seguente:

Ligue 1: campionato dominato e vinto dal PSG con il migliore attacco (ben 100 reti realizzate), ma il Lilla, secondo classificato, è la miglior difesa con 30 reti, 2 in meno dei campioni del PSG.

Bundesliga: al momento è in testa il Bayern Monaco di due lunghezze sul Borussia Dortmund. I Bavaresi hanno al momento il miglior attacco con 83 reti fatte, ma la miglior difesa è quella del Lipsia, terza classificata, con 27 reti subite, ben 4 in meno dei campioni virtuali.

Liga: qui la situazione è alquanto paradigmatica. Il Barcellona stravince il campionato con il miglior attacco. Ben 86 le reti realizzate dai Blaugrana, ma la sua difesa (34 reti subite) è peggiore di quella dell'Atletico Madrid, seconda classificata, con 26 reti subite, ben 8 reti in meno incassate, ma peggiore addirittura di quella del Getafe, quarta classificata, con 31 reti subite.

Premier League: qui il Man City conduce la classifica con il miglior attacco, ma con la stessa difesa del Liverpool, secondo. Entrambi sono a quota 22 reti subite.

Serie A: questo è l'unico campionato vinto dalla squadra con la miglior difesa, ma anche l'unico in cui non vince il miglior attacco, che è quello dell'Atalanta, 3°/4° classificata.

Dunque, il campionato italiano è l'unico che sembra comprovare la tesi di Massimo Mauro, mentre tutti gli altri sembrano dare ragione a Zeman. Non a caso il campionato italiano è quello che ha creato dei mostri come Mazzone, Allegri, Gattuso et similia, portatori (mal)sani di un'idea di calcio utilitaristica e sparagnina che va contro ogni manuale del buon calcio. E non è un caso se in campo europeo non contiamo più nulla e facciamo figure barbine.

Voi cosa ne pensate? Vince chi segna un gol in più degli altri o chi ne prende di meno?

P.S. Spero sia la sezione giusta, non sapevo dove aprire.

Queste statistiche andrebbero approfondite.
Per me i 'numeri' che contano sono :
-quante volte si tiene la porta inviolata;
-quante volte si subisce un solo gol in partita;
-quante volte si realizza un solo gol;
-quante volte si realizzano due o più gol.
La squadra forte un gol lo fa sempre e non di sovente lo subisce. La squadra fortissima chiude pure i conti sul 2-0.
La consapevolezza di poter sempre segnare unita alla sicurezza che il gol lo si concede di rado rende una squadra di spessore.
 
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