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Il vicesindaco di San Donato a Numero Diez:
Partiamo dalla domanda che si stanno ponendo tutti i tifosi del Milan: a che punto siamo con il progetto della nuova casa rossonera a San Donato Milanese?
“Il Milan ha presentato in comune una domanda molto complessa il 27 settembre di questo anno. Sono più di mille pagine, è una relazione generale su quello che dovrebbe essere tutto il progetto. Attualmente è in fase di analisi tecnica dal nostro ufficio, che dovrà poi dichiarare la procedibilità o meno di quanto riportato negli atti. Siamo in una fase molto preliminare“.L’assessore alle Opere Pubbliche e Mobilità del Comune di San Donato, Massimiliano Mistretta, unitamente al presidente del Milan, Paolo Scaroni, hanno fissato l’inaugurazione del nuovo impianto per la stagione 28/29.
“Si tratta di un’operazione davvero complessa di per sé, che inoltre prevederà un ‘accordo di programma’, tutte le parte istituzionali verranno chiamate in causa. Difficile avere date certe al momento anche perché questo progetto è quasi un unicum, considerando quanto sia complesso il ‘tema stadi’ in Italia. La mancanza di esempi pratici complica il tutto e non permette di avere date certe ma le tempistiche ipotizzate sono sufficientemente ampie per essere considerate credibili.”I problemi più grandi per il comune di San Donato sono due: il tema mobilità e il tema vigili urbani, aperto dal sindaco di Milano Beppe Sala.
“Sono sicuramente i due temi più complessi. Quello della mobilità è uno dei nostri interessi primari, questo tipo di opere devono avere come scelta di mobilità principale quella sostenibile, quindi la possibilità di usare mezzi di trasporto pubblico. In questo senso è importante il coinvolgimento di soggetti istituzionali di livello superiore, tra cui Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato. L’area interessata è quella di San Francesco, è presente una stazione del passante ferroviario ed è molto vicina alla stazione di Milano Rogoredo. Dalla stazione della metro di San Donato dista poco più di un chilometro. Verranno comunque sicuramente potenziati i trasporti, anche con eventuali navette“.Sul tema vigili urbani e sicurezza…
“In queste situazioni serve coordinarsi al meglio lavorando di sistema. Quando ci sono i grandi eventi c’è sempre un lavoro che unisce diversi soggetti. Un altro tema importante riguarda l’area dello stadio, essendo un’area privata la stessa società si prenderà cura della questione sicurezza nel sito e intorno al sito. Sarà un lavoro di sinergia”.A San Donato è stato creato il ‘Comitato No Stadio’, quali sono state e potranno essere le conseguenze?
“Sono convinto che questi comitati arricchiscano il dibattito, soprattutto quando si va a toccare il merito e i problemi della questione. Per noi sono importanti perché si sollevano questioni che vanno prese in considerazione. Il lavoro che si è svolto è sicuramente utile“.Nel modo di lavorare della proprietà americana del Milan, cosa ti ha colpito?
“In generale c’è una visione attenta alle ricadute ambientali. Sono operazione di grande impatto. Ormai siamo nel 2030, come testimoniato dall’esito della COP 28, è necessario avere una visione dell’impresa legata all’attenzione di obiettivi di sviluppo il più possibile sostenibili. Sono sfide che vanno affrontate oggi con capacità e autorevolezza“.