“Bella ciao”, a livello di percezione globale, non ha alcuna valenza partitica, ma viene considerata come un inno di libertà. Nello specifico, l’inno del movimento è “Do it now” che di “Bella ciao” utilizza solo la melodia proprio per il suddetto significato che l’opinione mondiale vi attribuisce. Se poi qualcuno la canta col suo testo originale, amen.
A ogni modo, sinceramente faccio fatica a capire l’astio di alcuni verso il movimento ambientalista. Mi ricorda molto quel che si diceva negli anni ‘90 su quel movimento altermondialista nato come “Popolo di Seattle” che muoveva critiche al processo di globalizzazione in atto e, nella sua diramazione europea, all’assetto che si andava disegnando delle istituzioni europee.
A quel movimento d’opinione venivano mosse le stesse identiche critiche. Ora si frigna quotidianamente contro la globalizzazione, la delocalizzazione, la UE, la BCE and so on.
Sono abbastanza sicuro che fra vent’anni si frignerà perché non si sarà fatto quel che il movimento ambientalista chiede sia fatto.
Vero è che il patrocinio dell’ONU è palesemente ipocrita, essendo tale organizzazione in totale balia dei membri permanenti del suo consiglio di sicurezza, i quali possono paralizzarne l’operato con il veto e che, al tempo stesso, sono tra i principali responsabili delle emissioni.
Tuttavia, la tematica di fondo mi sembra più che condivisibile, anche a prescindere dal dibattito sul grado di responsabilità dell’attività umana nel surriscaldamento globale.
Detto questo, tornando IT, se un vigile urbano si esprime pubblicamente contro il divieto di sosta, viene giustamente sospeso.
Come già detto da altri, i membri delle forze dell’ordine hanno obblighi ulteriori rispetto al comune cittadino e talvolta hanno limitazioni ai diritti fondamentali. Per esempio, non possono iscriversi a sindacati comuni né rappresentare lavoratori che non siano membri delle forze dell’ordine.
Per di più, è anche stata presentata come dirigente della polizia di Stato.
Insomma, mi sembra che le conseguenze fossero inevitabili.