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GDS in edicola: non è stata la partita che O Gerry Cardinale avrebbe voluto vedere dalla tribuna vip. Agli occhi del presidente di RedBird, e quindi del Milan, si è presentata una squadra decisamente poco brillante. E sì che la grande notte di Champions League avrebbe dovuto tornare a illuminare San Siro. La delusione è inevitabile: nella Champions sono riposte le speranze del club. Solo partecipando al torneo dei campioni il Milan ha la possibilità di esibirsi sulle scene più importanti d’Europa, meccanismo che poi attiva una reazione a catena: maggior visibilità, maggiori introiti, maggior possibilità di investimento. La musica non si è ancora abbassata del tutto: Stefano Pioli dovrà andare a vincere a Newcastle e sperare nel successo del Borussia Dortmund contro il Paris Saint Germain. Intanto un’altra notte stonata rischia di compromettere a fine novembre il cammino europeo della squadra. La presenza di Gerry Cardinale a Milano non è casuale: quasi mai ha mancato gli appuntamenti più importanti. E i vari blitz in città diventano sempre viaggi di lavoro. L’ultima volta ne aveva approfittato per definire il nuovo eventuale campo d’azione di Zlatan Ibrahimovic, con cui si è confrontato anche prima della partita di ieri. Nella lista degli impegni milanesi figurano gli appuntamenti che riguardano il nuovo stadio, una priorità a prescindere dal risultato di ieri. Che però resta il pensiero fisso di proprietà e dirigenza. Inevitabile oggi un confronto su questioni tecniche: nel processo ad allenatore e giocatori vanno comunque considerate una serie di attenuanti. Il rigore sbagliato da Giroud avrebbe potuto indirizzare la partita in un altro verso. L’infortunio di Thiaw, uscito in stampelle, ha tolto certezze alla difesa: al suo posto è entrato Krunic, che nell’anno dell’ultimo scudetto rossonero giocava da trequartista. Infine il Borussia ha colpito quando il Milan si era spinto all’attacco nel tentativo di rimonta. Tutti punti che Cardinale ha annotato, e con lui gli altri vertici societari seduti al suo fianco: il presidente Scaroni (non la serata migliore per festeggiare il compleanno) e l’a.d. Furlani.
LA GDS POI RIPORTA LE DICHIARAZIONI (AMPIAMENTE RIFERITE) DI IERI DI SCARONI E DI FURLANI SULL'IMPORTANTE DELLA CHAMPIONS PER IL CLUB ROSSONERO.
IBRA SARA' L'ARMA DELLA DISPERAZIONE QUI -) Milan: Ibra arma della disperazione. Sarà consulente.
MILAN: QUASI ADDIO ANCHE AL MONDIALE PER CLUB QUI -) Milan: quasi addio anche al Mondiale per club.
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