se tu versi di più rispetto a me significa che guadagni molto di più. il vantaggio già lo hai. non è colpa mia se guadagno meno, o meglio non puoi farmene una colpa. non è un parametro su cui puoi dare responsabilità a qualcuno.
ma se mi drogo o fumo puoi farmene una colpa. se sono un omicida o un criminale e sono condannato puoi farmene una colpa.
non mischio fattori di rischio e responsabilità. fare la suora è una scelta di vita, fumare è un vizio, l'obeso è un caso limite. se non ci vedi la differenza non so che dire...
anni di lotte dici... guarda se per te il mondo così com'è va bene buon per te. anche i BLM e i gay pride hanno fatto anni di lotte e di certo non ci stanno portando in un mondo migliore.
stiamo chiaramente pensando al caso in cui SI DEVE SCEGLIERE tra 2 persone. mentre tu divaghi e mi fai passare per un boia, tiri fuori la dittatura che ormai va dappertutto come il razzismo e il prezzemolo. parli di prendersi cura di chi ha bisogno che è tutto un'altro discorso.
ti sentiresti peggio a morire al posto dello spacciatore che ad essere curato al suo posto. e tutta la società ne gioverebbe
questa è la mia opinione e sono fermamente convinto di quello che penso, mi piacerebbe che tu mi dicessi la tua senza salire sul piedistallo.
se mi insulti e poi mi dici "senza offesa" capisci che mi fai un po' ridere.
comunque son stato chiaro e tra l'altro c'entra poco questo argomento col topic quindi mi fermo qui.
Io non sto divagando, io dico che tutti abbiamo diritto alle cure.
In un mondo civile è questa la sanità che vorrei.
Nel giorno triste e sfortunato in cui si deve scegliere tra paziente A e paziente B io credo l'etica del medico debba portarlo a prestare le cure solo in base a chi possa avere prospettive migliori di guarigione .
Quindi se il drogato, per colpe sue e ovviamente anche non sue, rispetto a un paziente normale ha meno possibilità di rispondere alle cure e se in quel triste giorno si debba fare una scelta è purtroppo giusto lasciare morire il drogato per salvare quello che non si droga.
Ma solo in questo caso e a queste condizioni.
Ma non puoi a priori lasciare morire in un corridoio un drogato solo perchè drogato e quindi va punito e penalizzato.
Questo modo di pensare va contro il mio ideale di terapia e di vivere civile.
Come vedi non salgo sul piedistallo e non mi innalzo ad essere superiore ma semplicemente ragiono con spirito umanitario.
Al cospetto di cure e terapie non può esistere la meritocrazia che tu dipingi, etichettando uno più meritevole dell'altro.
I figli dei drogati da una parte, i colpevoli di reati contro l'umanità da un'altra : pare il film di checco zalone.
Che mi importa dei gay?
Facciano quel che vogliono.
Se oggi un gay vuole avere il diritto di essere gay è giusto che lo abbia, è giusto che viva la sua vita senza nascondersi o farsi dare del diverso.
Di certo condurrebbe una vita più felice rispetto ai gay di generazioni fa che erano costretti a nascondersi e mentire magari costruendo pure una famiglia che non volevano e che li relegava come in gabbia.
Tutti abbiamo diritto alla felicità fin quando non arreca danno alla felicità del prossimo.
I gay sono sempre esistiti, oggi chiedono di poter vivere alla luce del sole e una società che riconosce tutto ciò per me è una società migliore.
Discorso diverso su matrimoni, adozioni, ecc ecc.
P.S non ti ho insultato, ho solo esposto il mio parere e ho chiuso con un 'senza offesa' perchè ho capito che sei molto permaloso e cosi dopo aver esposto il mio parere, che è nettamente diverso dal tuo, ho scritto quel 'senza offesa' solo per dimostrare che la penso diversamente ma non necessariamente era un dramma.
Ma in tutto il mio messaggio non c'è un'offesa che sia una, se poi ti vien da ridere buon per te e per me : mi scopro giullare di corte.