Van Basten:"Mai feeling con Sacchi. Non era onesto".

[Lambro]

C'è un sentimento popolare strambo, che perdura da una vita, ovvero che stranamente e per qualche magia cosmica in una squadra di calcio tutti debbano andare d'accordo, gente che non si conosce e non si è mai vista buttata insieme ed improvvisamente dovrebbe sempre scattare l'amore, matematicamente e logicamente, come in tutti i posti di lavoro.
Certo, come no
Si sapeva che MvB e Sacchi non andassero d'accordo, il famoso "o lui o io" rivolto al berlusca lo sappiamo tutti, ed uno pazzoide come l'Arrighe sicuramente da una qualche parte sbrodava col cervello, era un tattico non un grande gestore di gruppo, non è mai stato Ancelotti insomma.
Il fatto di prendersela con i giovani è da interpretare, casomai lui cercava di stimolarli con le maniere forti, come spesso si deve fare coi ragazzetti, non ci vedo nulla di male, mi sa che MvB proprio non lo ama
Chissà come l'ha presa Sacchi questa esternazione

 

[SoloMVB]

Ci sta. Quello che non sapevo era quell'atteggiamento di Sacchi verso i giocatori meno importanti, secondo voi è giusto oppure un allenatore dovrebbe prendersela soprattutto con i campioni quando le cose non funzionano?

Un allenatore deve rispettare in egual modo ogni proprio giocatore,dal più scarso al più forte,se proprio deve spronare la squadra deve partire dagli elementi trainanti e appoggiarsi a loro.

 

[DMC]

Chissa' come commentera' Sacchi nei prossimi giorni

 

[FiglioDelDioOdino]

Marco Van Basten, intervistato da 7 del Corsera domani in edicola, si racconta:"A Milano mi sentivo come se fossi parte della famiglia. Insieme abbia- mo vissuto una vita intera. Mi avete visto nascere, come giocatore e come uomo. Mi avete visto crescere. E purtroppo avete visto la mia fine. Sacchi? Non c’è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l’impressione di essere onesto nei rapporti umani. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo. Ero convinto che sarei durato per sempre, dicevo ai miei compagni che avrei smesso a 38 anni. Depressione dopo l'addio al calcio? All’inizio non capivo. Ero troppo concentrato sul mio stare male. Mi chiedevo perché quella sofferenza dovesse toccare proprio a me. Non ho mai avuto una risposta. Quando compresi che anche la mia carriera di allenatore era arrivata al capolinea, tornai e un ragazzo mi provocò. Sei van Basten, mi disse passandomi la palla, fammi vedere cosa sai fare. Ma io ormai non potevo più muovere la caviglia. Chi era? Sono sicuro che lo conoscete. Si chiamava Zlatan, di cognome Ibrahimovic".

Anche Marco è un tipo particolare, lasciare Van Nistelrooy in panchina al mondiale fu qualcosa di inspiegabile, mise i rapporti personali davanti all'interesse nazionale. Sacchi non mi pare abbia avuto problemi con altri giocatori in carriera, schierò un Baggio malmesso a USA94 a discredito di chi sostiene che non voleva giocatori di talento in campo, ma solo soldatini ubbidienti.

 

[A.C Milan 1899]

Anche Marco è un tipo particolare, lasciare Van Nistelrooy in panchina al mondiale fu qualcosa di inspiegabile, mise i rapporti personali davanti all'interesse nazionale. Sacchi non mi pare abbia avuto problemi con altri giocatori in carriera, schierò un Baggio malmesso a USA94 a discredito di chi sostiene che non voleva giocatori di talento in campo, ma solo soldatini ubbidienti.

Baggio era malmesso nella finale a causa di un infortunio avuto alla fine della semifinale contro la Bulgaria. Lo ha schierato per riconoscenza ma con Signori (uno dei migliori del mondo in quel periodo) al posto di Baggio infortunato l’avremmo portata a casa e ora saremmo la nazionale più titolata al mondo.

 

[FiglioDelDioOdino]

Baggio era malmesso nella finale a causa di un infortunio avuto alla fine della semifinale contro la Bulgaria. Lo ha schierato per riconoscenza ma con Signori (uno dei migliori del mondo in quel periodo) al posto di Baggio infortunato l’avremmo portata a casa e ora saremmo la nazionale più titolata al mondo.

Può essere, ma non lasciò in panchina Van Basten. Signori aveva la fiducia di Sacchi cmq, se no non avrebbe nemmeno giocato da esterno.

 

[A.C Milan 1899]

Può essere, ma non lasciò in panchina Van Basten. Signori aveva la fiducia di Sacchi cmq, se no non avrebbe nemmeno giocato da esterno.

Si ma per l’appunto, non schierarlo al posto di Baggio in quella partita fu assurdo. Ok che Baggio era il migliore al mondo all’epoca, superiore a Romario, ma farlo giocare da infortunato, peraltro fino alla fine, fu una follia, e infatti fu un fantasma in campo. Lo schierò per riconoscenza perché era lui che ci aveva trascinati alla finale, senza di lui saremmo usciti al 100% già contro la Nigeria, senza parlare di ciò che fece con Spagna e Bulgaria, quindi lasciarlo fuori proprio nella finale sembrava orribile. Eppure era ciò che andava fatto.

Quella finale mi lascia ancora più rammarico dei mondiali del ‘90 (dove eravamo anche più forti, non avevamo rivali quell’anno se non fosse stato per quell’indaista maledetto di Zenga) perché vincendola il Brasile ora sarebbe a 4 con i crucchi e noi a 5 in solitaria. Ci saremmo scambiati i posti in pratica, saremmo noi LA nazionale di calcio.

Simile alla finale di Vienna del ‘95 dove vincendo avremmo agganciato il Real (che doveva ancora iniziare il ciclo dei Galacticos, vincendo a Vienna li avremmo agganciati a quota 6) e li avremmo pure superati come prestigio visto che le loro sei CL all’epoca risalivano agli anni ‘50 e ‘60.

 

[FiglioDelDioOdino]

 

[MaschioAlfa]

io ero allo stadio quel giorno. da allora ogni volta che vedo un giubotto di renna mi sale il magone e la pelle d'oca.

C ero pure io....

In fuga dalle ferie con mio zio... volando con l auto direzione San Siro.

Quella camicia rosa e quella giacca di renna non le dimenticherò mai e poi mai.

 

[MaschioAlfa]

Una pugnalata avrebbe fatto meno male.
Che sorte ingrata, Cigno di Utrecht.
Pure il pantheon delle divinità era geloso del tuo immenso talento.

Io ricordo quegli infami difensori come lo pestavano.
Era l unico modo per fermarlo.

È per questo motivo che odio fino al midollo quello schifoso di dybala che si butta appena lo toccano e quegli schfosi di giubbe gialle che gli danno sempre rigore.

Invece a Marco nessuno delle giubbe gialle lo riservava dagli assassini difensori avversari