Van Basten:"Mai feeling con Sacchi. Non era onesto".

Jino

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
60,041
Reaction score
7,204
Quanti ricordi... e poi vi chiedete perchè non riesco a farmi andar bene il 97% della rosa del Milan.......
 
Registrato
26 Marzo 2017
Messaggi
5,398
Reaction score
574
Marco Van Basten, il nome dice TUTTO e voi lo state rimarcando.

Vorrei porre l'attenzione sulle parole su Sacchi, praticamente gli sta dando del verme, voi che ne pensate?

Che è la sua versione e senza sapere i fatti è solo una parte della vicenda. Forse è andata esattamente così, forse i senatori non lo ascoltavano o non lo seguivano per cui si concentrava sui giovani o altro ancora, difficile esprimere un'opinione senza più testimonianze
 

numero 3

Member
Registrato
28 Maggio 2014
Messaggi
4,818
Reaction score
2,010
Un allenatore deve rispettare in egual modo ogni proprio giocatore,dal più scarso al più forte,se proprio deve spronare la squadra deve partire dagli elementi trainanti e appoggiarsi a loro.

Si vero però non dimenticare che comunque Sacchi arrivato al Milan era un" signor nessuno ", probabile abbia avuto almeno all'inizio un senso di timore nello sfidare giocatori con forti personalità come Ancelotti e Baresi. Inoltre si giocatori giovani poteva inculcare meglio le sue idee tattiche, infatti proprio MVB criticava il dover fare il pressing altissimo iniziando proprio da lui.
 

Old.Memories.73

Bannato
Registrato
11 Luglio 2016
Messaggi
2,710
Reaction score
75
Marco Van Basten, intervistato da 7 del Corsera domani in edicola, si racconta:"A Milano mi sentivo come se fossi parte della famiglia. Insieme abbia- mo vissuto una vita intera. Mi avete visto nascere, come giocatore e come uomo. Mi avete visto crescere. E purtroppo avete visto la mia fine. Sacchi? Non c’è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l’impressione di essere onesto nei rapporti umani. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo. Ero convinto che sarei durato per sempre, dicevo ai miei compagni che avrei smesso a 38 anni. Depressione dopo l'addio al calcio? All’inizio non capivo. Ero troppo concentrato sul mio stare male. Mi chiedevo perché quella sofferenza dovesse toccare proprio a me. Non ho mai avuto una risposta. Quando compresi che anche la mia carriera di allenatore era arrivata al capolinea, tornai e un ragazzo mi provocò. Sei van Basten, mi disse passandomi la palla, fammi vedere cosa sai fare. Ma io ormai non potevo più muovere la caviglia. Chi era? Sono sicuro che lo conoscete. Si chiamava Zlatan, di cognome Ibrahimovic".

Questi ''scorni'' tra di Noi mi rattristano all'inverosimile perchè...

Un Presidente con idee ''futuristiche'',un Allenatore che ha rivoluzionato il calcio Italiano ed un gruppo di giocatori fantastici uniti hanno scritto una pagina importante della storia del calcio...una delle squadre più forti di tutti i tempi...

Senza una delle tre componenti sopra citate tutto questo non sarebbe stato possibile...
Ora mi chiedo...perchè perdersi in polemiche inutili togliendosi i sassolini dalle scarpe dopo trent'anni quando invece bisognerebbe ricordare con orgoglio di aver fatto parte di un team che ha scritto la storia del calcio?

Van Basten mi permetta di esprimere un mio personalissimo pensiero...
Senza la sua classe non ci sarebbe stato Sacchi... l'allenatore che ancora oggi viene ricordato come uno dei più innovativi del calcio...
Senza gli insegnamenti di Sacchi non ci sarebbe stato Van Basten...il più grande giocatore che ha vestito la maglia del Milan...
Anche se non erano fatti uno per l'altro insieme si sono completati...
 
Alto