Valditara: "Troppa roba inutile a scuola, studiare valori Occidente"

Andris

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Ministro Valditara:

"Il sistema scolastico italiano prevede l'insegnamento di troppa roba.
In terza elementare si va a narrare e a spiegare tutte le specie di dinosauri.
Addirittura c'era un animale vissuto 40 milioni di anni fa e questi bambini devono studiare e imparare questo animale vissuto in Messico ed estinto da milioni di anni. Tutto questo, ma a che serve?
E' tutto inutile se poi non conosciamo le esperienze più importanti del nostro passato, che ci hanno dato i grandi valori dell'Occidente

Non concepisco una didattica fatta sul cellulare che ha effetti molto negativi sul bambino, sulla sua concentrazione, creatività e ci sono tanti studi su questo


Il web è un grande oceano dove alla fine ci si perde, certamente ritornare all'importanza del libro, della scrittura, poi dopo c'è il tablet, è importante.
Il tablet c'è in tutte le scuole primarie, ma non il cellulare.
Il cellulare crea danni nel bambino piccolo, anche a livello psicologico, crea anche una dipendenza psichica

La scuola deve dare una formazione culturale per essere cittadini indipendenti ma deve anche assicurare una prospettiva di inserimento lavorativo, altrimenti il rischio è che uno arrivi poi a disperdersi
Per questo insisto sul lavoro e sull'importanza del collegamento con il mondo del lavoro e dell'impresa e perché ho voluto tanto fortemente il 4+2, che consente a chi si diploma agli istituti professionali in quattro anni di iscriversi direttamente agli Its"


tg com
 

Andris

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non ha tutti i torti, è frequente che il programma ministeriale non venga rispettato e gran parte del novecento ignorato
 
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Meno buonismo e valutazioni più oggettive.
Una scuola in cui passa il 99% degli studenti non è scuola.
La scuola ha il compito di valutare e deve farlo bene.
L'unico modo per responsabilizzare ragazzi e famiglie è metterli davanti a prove oggettive nazionali ogni anno, senza la garanzia del 6 politico dato dalla stragrande maggioranza dei professori che oggi non vogliono rogne.
Un 6 a cui arrivare molto facilmente, ma a cui cmq devi arrivare.
E i voti più alti valutativi (un 7 è diverso da un 9).
 
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non ha tutti i torti, è frequente che il programma ministeriale non venga rispettato e gran parte del novecento ignorato
Prova a dare un’occhiata alle Indicazioni Nazionali: ci sono “programmi” irrealizzabili per chiunque. Ti faccio solo l’esempio della letteratura italiana: con 4 ore disponibili a settimana, in 3 anni devi partire dalla nascita della nostra lingua per arrivare agli anni 2000 facendo ogni singolo autore (anche a livello testuale e non solo storico). Aggiungici che devi garantire un numero congruo di prove: da noi, devi avere 2 scritti e 2 orali nel trimestre e 3 scritti e 3 orali nel pentamestre; questo significa che devi fare almeno 2 interrogazioni l’anno e in classe hai 20/25 studenti: quindi perdi minimo 1 mese per sentirli. Devi organizzare prove di recupero, che portano via altro tempo; ci sono uscite didattiche varie tue e/o della classe. E il programma sarebbe irrealizzabile anche ad avere 6 ore piene a settimana senza uscite/verifiche e con studenti appassionati alla materia.
Poi, concordo con te con il Novecento andrebbe visto in modo più approfondito.
 
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Meno buonismo e valutazioni più oggettive.
Una scuola in cui passa il 99% degli studenti non è scuola.
La scuola ha il compito di valutare e deve farlo bene.
L'unico modo per responsabilizzare ragazzi e famiglie è metterli davanti a prove oggettive nazionali ogni anno, senza la garanzia del 6 politico dato dalla stragrande maggioranza dei professori che oggi non vogliono rogne.
Un 6 a cui arrivare molto facilmente, ma a cui cmq devi arrivare.
E i voti più alti valutativi (un 7 è diverso da un 9).
Il discorso è molto lungo, ma nella sostanza sono d’accordo con quello che dici - l’unico aspetto su cui ”avrei da ridire” è il 6 da raggiungere facilmente. Quello che non si capisce è che la scuola, per come organizzata oggi, non fa il bene dei ragazzi: noi li illudiamo facendo loro credere che sia sempre tutto facile nella vita e che basti il minimo per essere apposto; una volta cresciuti, prendono delle batoste allucinanti e non hanno neppure gli anticorpi necessari per affrontare tutto questo.
 
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Il discorso è molto lungo, ma nella sostanza sono d’accordo con quello che dici - l’unico aspetto su cui ”avrei da ridire” è il 6 da raggiungere facilmente. Quello che non si capisce è che la scuola, per come organizzata oggi, non fa il bene dei ragazzi: noi li illudiamo facendo loro credere che sia sempre tutto facile nella vita e che basti il minimo per essere apposto; una volta cresciuti, prendono delle batoste allucinanti e non hanno neppure gli anticorpi necessari per affrontare tutto questo.
Il 6 raggiunto facilmente sarebbe, almeno all’inizio, il modo per far passare il tutto senza troppe rivolte.
 
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