Ma di base ognuno dovrebbero essere libero di fare e ascoltare la musica che vuole senza sentirsi fare la morale da chi fa e ascolta altro. A livello musicale, tra Ughi e i Måneskin la mia preferenza va al primo senza ombra di dubbio, ma non mi metto a sfracassare i gioielli di famiglia a chi preferisce i secondi, né mi sento superiore.
Secondo i miei standard, per esempio, dovrei etichettare come “robaccia” parecchie produzioni musicali, cinematografiche, editoriali eccetera che da molti vengono considerate pietre miliari della cultura italiana. Ma who cares? A ognuno il suo. Non vedo motivi per abbandonare, dopo più di duemila anni, il caro vecchio “de gustibus non disputandum est”.
PS: dal poco che ho sentito dei Måneskin, mi sembra si possa fare un elenco infinito di “roba” uguale o di gran lunga inferiore, che ha avuto pari o maggior successo senza che ci fossero “guerre” tra fazioni: ormai parlar bene e parlar male di loro è diventata una moda e, alla fine, gli unici che ci guadagnano sono proprio loro.