L'ho ascoltata tutta. Una chance la do a tutti.
"Un facilitatore". Così si definisce Grillo. Perchè la legge è troppo complicata, la politica è troppo complicata, l'economia è troppo complicata. Questo, secondo lui, non perchè sono complicate di loro, ma perchè i politici le rendono complicate per fregare l'elettore. Ok, che posso dire? Borraccia blu. E' ovvio che si possono semplificare alcune cose, ma la fusione a freddo non è complicata perchè gli scienziati mettono insieme un complotto internazionale. Glisso volutamente sulle lezioni che il Signor Grillo dà agli economisti, non penso varrebbe la pena.
Parla di democrazia diretta, che "entra direttamente nelle istituzioni". Ancora una volta, democrazia diretta ma non si sa chi si vota. Bene.
Guerra in Mali. Ci sta, si potrebbero impiegare meglio queste risorse. Sono d'accordo.
Ottima l'iniziativa di rifiutare i rimborsi elettorali.
"Abbiamo la più grossa disoccupazione d'Europa". Anche no.
"Si toglie le tasse dal lavoro e si mettono a chi usa le risorse, energia, materiale" EH!?
"Il Nobel vale come l'elettricista". Però i politici con cui si dovrebbe confrontare non valgono niente, visto che rifiuta un contraddittorio.
"Inutile fare la patrimoniale se io con un click sposto i miei capitali" Ma seriamente? Cioè io con un click sposto, per dire, una palazzina?
Dopo 19 minuti si arriva al dunque. Finalmente si parla di programma (oddio, praticamente gli viene solo chiesto "come", senza nemmeno entrare nel merito del "cosa"). "Come cacchio lo realizzerete?" "Se qualcuno mi avesse detto dieci anni fa che potevo vedere il meteo o parlare con mio figlio in Austrialia via internet, non ci avrei creduto" "Non lo so. Lo sapremo fra dieci anni" "Con una stampante 3-d faccio i pokemon e i gormiti a mio figlio". "Il futuro è lo zeppelin" "E' lento, non veloce. E' un mito degli anni 70' la velocità"
"Il latte materno vale zero. Il latte della nestlè costa 4 euro al litro. Il mercato ci racconta balle" Questa mi limito a riportarla, non la commento.
Dopo mezz'ora finalmente una domanda di contenuto: cosa fare per la crescita. "Non voglio la crescita. La crescita non genera ricchezza. Esempi ci hanno detto che la crescita porta ricchezza a chi è già ricco. Io non ho bisogno di lampadine, frigoriferi, caldaie. Io ho bisogno di caldo. Di freddo. Di servizi". Perfino l'intervistatrice dice "Ok, ma concretamente?" "Togliere i soldi alla politica, accorpare i comuni, tagliare, tagliare, mettere il reddito di cittadinanza. No ai laureati nei call center. Internet libero e gratuito per diritto di nascita. Dobbiamo metterlo nella costituzione.
Nessuno sta a leggere il programma di nessuno, si vota la faccia." Ho sentito una cosa giusta. L'ultima. Ed è inquietante che sia così pure per lui.
"La burocrazia si sostituisce alla democrazia". Vero. Giusto.
"Gli avvocati sono troppi". Vero, e infatti stanno facendo la fame, perchè il mercato "che dice le bugie" li sta uccidendo.
Sui talk show stendo un velo, viste i recenti teatrini con Sky.
Comunque, per chi si chiede perchè abbia voluto fare l'intervista con gli svedesi e non abbia avuto il tempo o la voglia di sentire l'intervista, posso dirglielo io: non una domanda scomoda. Non una domanda per metterlo in difficoltà. UNA DOMANDA DI CONTENUTO. Forse meno di 10 domande in tutto. Uno show. Battute, risate.
Mi viene da piangere. Seriamente, ho uno sconforto interiore a pensare che l' Italia, che la democrazia, porti a questo.