Trump sabota il clima: satelliti spenti, dati cancellati, leggi smantellate

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La nuova amministrazione Trump sta portando avanti una strategia sistematica per disarmare scientificamente e legalmente gli Stati Uniti nella lotta contro la crisi climatica.

Dopo aver silenziato NOAA, NASA ed EPA, diversi satelliti di monitoraggio sono stati disattivati o declassati, mentre nuovi lanci sono stati cancellati per ordine politico.nParallelamente, le lobby fossili hanno ottenuto l'eliminazione di dati ambientali pubblici, rendendo più difficile misurare emissioni, inquinamento e impatti sanitari. I database EPA sono stati oscurati, alcuni archivi sono già stati rimossi o resi inaccessibili.
Nel frattempo il Clean Power Plan è stato abbandonato e sostituito da una versione svuotata di efficacia. È stata promossa l’apertura di aree protette all’estrazione fossile, compresi territori artici e marini precedentemente interdetti.
Ma il colpo più grave è la proposta di abrogare l’“Endangerment Finding” dell’EPA (2009): il documento che riconosce i gas serra come pericolosi per la salute pubblica. Senza di esso, nessuna regolazione climatica sarà più legalmente obbligatoria.
Dal lato legislativo, sono in atto revoche di oltre 100 normative ambientali, inclusi i limiti alle emissioni delle centrali a carbone, le tutele sulle acque protette e i vincoli sulle trivellazioni. Si prepara anche un ritiro definitivo dagli Accordi di Parigi e UNESCO, mentre si spingono leggi per impedire agli Stati americani di adottare standard ambientali autonomi.

Con queste scelte, il superamento dei +2/3 °C è ormai considerato inevitabile da gran parte della comunità scientifica. Grandi aree del pianeta diventeranno inabitabili, con collassi agricoli e scarsità idrica. Le conseguenti migrazioni di massa verranno strumentalizzate da governi autoritari, mentre le risorse in calo si concentreranno sempre più nelle mani di oligarchie politico-industriali. Il cambiamento climatico diventa così motore di un nuovo ordine distopico fondato su controllo, esclusione e disuguaglianza.

Dall’altra parte del pianeta, intanto, la Cina si muove in modo diametralmente opposto: investe massicciamente in energie rinnovabili, tecnologia verde e infrastrutture sostenibili, consolidando così la propria leadership globale nella transizione climatica.
Si passa da un estremo all'altro.
Per dire, un'aria più pulita in città non mi farebbe schifo, per cui incentivare auto meno inquinanti ci sta ma non sono d'accordo sul vietate le altre. Poi, se un giorno le elettriche (o anche altre tecnologie) dovessero avere buon prezzo, durata della batteria maggiore e tempi di ricarica più bassi, saranno le persone a comprarle spontaneamente.
Le imposizioni che puzzano di business per me ottengono l'effetto contrario.
 
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Il clima è cambiato, punto.
"cambiamento climatico" significa proprio questo.

Stop qui, poi la politica green economica eccetera è tutt' altro argomento ragazzi.

Verissimo che è sempre cambiato, figuriamoci.
Altra cosa indiscutibile.

Ma che stia cambiando in fretta proprio adesso mi sembra altrettanto indiscutibile, penso lo vediamo tutti.
Esempio stupido: sul lago son cambiate le correnti, basta fare un giro in canoa per percepirlo.
Correnti che sono rimaste stabili e identiche nelle fasi della giornata da che io ho memoria.

Quindi ripeto, non capisco la repulsione.
Basta mezzo dito di cervello per separare la questione "cambiamento climatico" e "come affrontarlo"

PS: se potessi decidere io, non farei proprio nulla.
Giusto evitare l' evitabile, tipo meno CO2, meno inquinamento.
Ma giusto per correttezza verso le generazioni future.
Ovviamente, senza fare i fanatici, tipo tutti auto elettrica da dopo domani o altre fesserie.
Ma con calma, molta calma, migliorerei il mondo in generale.
Farlo di fretta è inutile, in Bangladesh campano cosi :asd:

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Certo che è cambiato, ed è possibilissimo che lo sia da che tu ne hai memoria anche in modo tangibile... vedi però che la tua forma mentis inquinata come lo siamo tutti dalla narrazione dei nostri giorni sottolinea il fatto che tu ne noti i cambiamenti considerandoli "troppo veloci".

Se leggiamo gli archivi parrocchiali sparsi un pò per tutte le nostre care alpi c'è da restar male, a metà ottocento son passati in pochi anni dal faticare a vedere la neve sciogliersi l'estate al coltivare tranquillamente cereali fino ad autunno inoltrato..
 

livestrong

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Sai perchè c'è questa repulsione? Perchè è una frase senza senso, è come allarmarsi per lo "scorrimento del tempo". Il clima è un fenomeno dinamico, intrinsecamente e per definizione in continuo e inarrestabile cambiamento. E' la società moderna che ha perso completamente la capacità "nomade" innata dell'uomo di adattarsi ai cambiamenti e fuggirne se necessario come ha sempre fatto da millenni insieme a tutte le specie animali.

E' talmente chiaro che è un tema strumentalizzato per indirizzare l'economia che la gente dagli e dagli l'ha capito e si è fracassata gli zebedei di sentirne parlare.

Cosa totalmente diversa se parliamo di inquinamento che è tutt'altro fenomeno.
Forse non è chiaro che il cambiamento climatico investe tutto il globo, viste le dimensioni che l'economia (e i processi produttivi che ne costituiscono la base) ha raggiunto. È vero che ci sono molti interessi in gioco, ma far finta di nulla non farà altro che arricchire la gente sbagliata. Arriveremo al punto in cui il Musk di turno inietterà anidride solforosa nell'atmosfera e poi toccherà pregare che vada tutto bene. Sicuramente questi mega ricconi, finanziatori e compari di Trump, sarebbero disposti a regnare sulle macerie pur di non perdere il loro trono
 

livestrong

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Tieni presente che tra Cina India e Africa, detengono il 50% della popolazione mondiale e sono il maggiori responsabili dell'inquinamento.....tutto quello che cerchiamo di fare in europa e USA è come cercare di spegnere un vasto incendio pisciandoci sopra.
La Cina e l'india producono roba che compriamo noi
 

Milanoide

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Il clima è cambiato, punto.
"cambiamento climatico" significa proprio questo.

Verissimo che è sempre cambiato, figuriamoci.
Altra cosa indiscutibile.

Ma che stia cambiando in fretta proprio adesso mi sembra altrettanto indiscutibile, penso lo vediamo tutti.
Esempio stupido: sul lago son cambiate le correnti, basta fare un giro in canoa per percepirlo.
Correnti che sono rimaste stabili e identiche nelle fasi della giornata da che io ho memoria.
Concordo.
Quasi 40 anni di windsurf fra Lario e Garda.
È cambiato moltissimo e rapidamente.
Secoli di economia locale basata sul trasporto merci grazie a Breva e Tivano o Ora e Peler rischiano di diventare una leggenda.
 

Milanoide

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Si passa da un estremo all'altro.
Per dire, un'aria più pulita in città non mi farebbe schifo, per cui incentivare auto meno inquinanti ci sta ma non sono d'accordo sul vietate le altre. Poi, se un giorno le elettriche (o anche altre tecnologie) dovessero avere buon prezzo, durata della batteria maggiore e tempi di ricarica più bassi, saranno le persone a comprarle spontaneamente.
Le imposizioni che puzzano di business per me ottengono l'effetto contrario.
Sono imposizioni di chi da un lato cerca di mettere una pezza (UE e Green Deal), ma non è capace di vedere e prevedere gli effetti socioeconomici (dipendenza dalla Cina, deindustrializzazione europea, disoccupazione di massa).
Il problema è planetario, ma con molta supponenza si pensa che l'Europa viva in una bolla di sapone, detti legge e gli altri obbediscano.
Qui viene fuori la mancanza di visione pragmatica e realistica globale.
 

sottoli

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Io penso che il clima sia sempre cambiato.
Ragazzi scusate ma nelle risposte c'è un sacco di pseudoscienza e propaganda prolobbystica, i dati sono accessibili a tutti:

Durante l’estinzione di massa peggiore del pianeta nel Permiano, avvenuta circa 252 milioni di anni fa, le temperature globali aumentarono di circa 10 °C nell’arco di 60.000 anni a causa dell’innalzamento dei livelli (ppm) di CO₂ provocato da massicce eruzioni vulcaniche. Questo evento portò all’estinzione di circa il 90% delle specie marine e terrestri. L’aumento medio della CO₂ in quell’episodio fu di appena 0,00015 ppm all’anno e spalmato su molti millenni. Oggi, dall’inizio dell’era industriale, cioè da quando abbiamo cominciato a estrarre carbonio fossile e rilasciarlo nell’atmosfera, stiamo registrando un incremento superiore a 2,5 ppm all’anno, un ritmo oltre 15.000 volte più rapido. La concentrazione atmosferica di CO₂ è passata da circa 280 ppm in epoca preindustriale — un valore stabile per millenni — a oltre 420 ppm oggi.
Ogni aumento di 100 ppm di CO₂ corrisponde a un incremento di circa 1 grado Celsius della temperatura globale. Questo riscaldamento innesca effetti che si autoalimentano, come il rilascio di gas serra da permafrost e oceani, aggravando ulteriormente la crisi climatica. Per ogni grado in più, assistiamo al collasso di ecosistemi chiave, meno acqua dolce disponibile perchè a temperature più alte si concentra nell'atmosfera, e a una diminuzione stimata del 10-15% della produzione agricola globale, con impatti diretti sulla sicurezza alimentare mondiale. Per-ogni-grado. Basta guardare i ghiacciai sulle Alpi o farsi un giro in un bosco, se avete più di 30 anni

Il problema non è il cambiamento climatico in sé, che è sempre esistito, ma la sua velocità vertiginosa, senza precedenti nella storia del pianeta, che impedisce agli ecosistemi e alle società umane di adattarsi in tempo, ed è legato per il 70% a utilizzo di energia fossile. Questo è il grande filtro (paradosso di Fermi) per arrivare a specie di tipo 1, e non lo passeremo principalmente per il nostro sistema economico e i decision makers tenuti per le palle dalle lobby
 

Alkampfer

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Giusto evitare l' evitabile, tipo meno CO2, meno inquinamento.
meno inquinamento sarebbe l'ideale.
sulla co2 è quello che vogliono farvi credere.
a parte che il nesso tra co2 e cambiamento climatico è una fake assoluta, leggevo tempo fa che hanno visto che , in seguito ad un aumento di co2 in alcune zone, sono stati riscontrati altrettanti aumenti nello sviluppo della vegetazione.
 

fabri47

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Ragazzi scusate ma nelle risposte c'è un sacco di pseudoscienza e propaganda prolobbystica, i dati sono accessibili a tutti:

Durante l’estinzione di massa peggiore del pianeta nel Permiano, avvenuta circa 252 milioni di anni fa, le temperature globali aumentarono di circa 10 °C nell’arco di 60.000 anni a causa dell’innalzamento dei livelli (ppm) di CO₂ provocato da massicce eruzioni vulcaniche. Questo evento portò all’estinzione di circa il 90% delle specie marine e terrestri. L’aumento medio della CO₂ in quell’episodio fu di appena 0,00015 ppm all’anno e spalmato su molti millenni. Oggi, dall’inizio dell’era industriale, cioè da quando abbiamo cominciato a estrarre carbonio fossile e rilasciarlo nell’atmosfera, stiamo registrando un incremento superiore a 2,5 ppm all’anno, un ritmo oltre 15.000 volte più rapido. La concentrazione atmosferica di CO₂ è passata da circa 280 ppm in epoca preindustriale — un valore stabile per millenni — a oltre 420 ppm oggi.
Ogni aumento di 100 ppm di CO₂ corrisponde a un incremento di circa 1 grado Celsius della temperatura globale. Questo riscaldamento innesca effetti che si autoalimentano, come il rilascio di gas serra da permafrost e oceani, aggravando ulteriormente la crisi climatica. Per ogni grado in più, assistiamo al collasso di ecosistemi chiave, meno acqua dolce disponibile perchè a temperature più alte si concentra nell'atmosfera, e a una diminuzione stimata del 10-15% della produzione agricola globale, con impatti diretti sulla sicurezza alimentare mondiale. Per-ogni-grado. Basta guardare i ghiacciai sulle Alpi o farsi un giro in un bosco, se avete più di 30 anni

Il problema non è il cambiamento climatico in sé, che è sempre esistito, ma la sua velocità vertiginosa, senza precedenti nella storia del pianeta, che impedisce agli ecosistemi e alle società umane di adattarsi in tempo, ed è legato per il 70% a utilizzo di energia fossile. Questo è il grande filtro (paradosso di Fermi) per arrivare a specie di tipo 1, e non lo passeremo principalmente per il nostro sistema economico e i decision makers tenuti per le palle dalle lobby
No ma tu hai ragione, sono i media che parlano di cambiamento come se fosse per la prima volta. Se spiegassero le cose correttamente, come hai fatto te ora, probabilmente ci sarebbe più chiarezza e meno discussioni :) .
 

fabri47

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meno inquinamento sarebbe l'ideale.
sulla co2 è quello che vogliono farvi credere.
a parte che il nesso tra co2 e cambiamento climatico è una fake assoluta, leggevo tempo fa che hanno visto che , in seguito ad un aumento di co2 in alcune zone, sono stati riscontrati altrettanti aumenti nello sviluppo della vegetazione.
Per non parlare dei deliri in Olanda fatti da Rutte (oggi alla NATO), che ha dato la colpa alla ca.cca delle mucche. O Bill Gates che ha fatto il vaccino per non impedir loro di farla :facepalm: .

E c'è chi gli dà ragione.
 
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