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Il presidente dell'INPS Tridico a La Stampa:
“Il reddito di cittadinanza è un argine importante contro la povertà assoluta che è aumentata con il Covid
Raggiunge 3 milioni di persone e l’importo medio è di 550 euro.
Ora sono necessarie risorse aggiuntive soprattutto per le famiglie numerose e gli immigrati.
Il reddito prevede un requisito di residenza in Italia di dieci anni, mi sembra eccessivo e non esiste in nessun Paese europeo.
Quanto alle famiglie numerose, occorre aumentare il sussidio in base ai componenti del nucleo, oggi al massimo si arriva a 1.330 euro.
O si cambia la scala di equivalenza, oppure si potrebbe agire sul contributo da 280 euro legato all’affitto.
L’idea sarebbe di modularlo in base al numero dei familiari per raggiungere maggiore equità
Suggerisco un esonero contributivo di tre anni per le donne che rientrano in azienda dopo la maternità
È un intervento che colpisce quel fenomeno odioso delle dimissioni in bianco e potrebbe aiutare le lavoratrici che vogliono un figlio a non essere discriminate
Anche il riscatto gratuito della laurea per valorizzarla a fini pensionistici e come copertura figurativa dei contributi per incentivare i giovani allo studio e alla formazione:
se durante la pandemia un ragazzo ha perso il lavoro ma si è riqualificato, io dico che è giusto che quell’anno possa essere contato attraverso la copertura figurativa dei contributi"
“Il reddito di cittadinanza è un argine importante contro la povertà assoluta che è aumentata con il Covid
Raggiunge 3 milioni di persone e l’importo medio è di 550 euro.
Ora sono necessarie risorse aggiuntive soprattutto per le famiglie numerose e gli immigrati.
Il reddito prevede un requisito di residenza in Italia di dieci anni, mi sembra eccessivo e non esiste in nessun Paese europeo.
Quanto alle famiglie numerose, occorre aumentare il sussidio in base ai componenti del nucleo, oggi al massimo si arriva a 1.330 euro.
O si cambia la scala di equivalenza, oppure si potrebbe agire sul contributo da 280 euro legato all’affitto.
L’idea sarebbe di modularlo in base al numero dei familiari per raggiungere maggiore equità
Suggerisco un esonero contributivo di tre anni per le donne che rientrano in azienda dopo la maternità
È un intervento che colpisce quel fenomeno odioso delle dimissioni in bianco e potrebbe aiutare le lavoratrici che vogliono un figlio a non essere discriminate
Anche il riscatto gratuito della laurea per valorizzarla a fini pensionistici e come copertura figurativa dei contributi per incentivare i giovani allo studio e alla formazione:
se durante la pandemia un ragazzo ha perso il lavoro ma si è riqualificato, io dico che è giusto che quell’anno possa essere contato attraverso la copertura figurativa dei contributi"