Tognazzi:"Pagliacciata Milan. Atalanta e Lazio progettano".

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Tognazzi:"Pagliacciata Milan. Atalanta e Lazio progettano".

Gianmarco Tognazzi, tifoso rossonero, si sfoga ai microfoni di Radio24:"Ibrahimovic è la dimostrazione che il progetto tutti giovani in Italia è complesso. Ed è un’intuizione prima di Gennaro Gattuso, non raccolta, poi di Boban e Maldini, non raccolta, col mercato estivo fatto solo di giovani. Complimenti per la pagliacciata, Elliott e Gazidis. Parole forti? Confermo il mio pensiero. Penso che ci sia un errore da entrambe le parti, ma una è la causa e l’altro è l’effetto. Una cosa poteva essere rimandata a data da destinarsi, ovvero l’esplosione di Boban. Anche se non è stato detto di nulla di offensivo. Le domande che mi faccio io sono diverse. Quali? Se la scorsa estate sia Leonardo sia Gattuso hanno lasciato il Milan, perché vai a chiamare uno come B ban se hai un altro progetto in testa? Rangnick, qualora arrivasse, che ruolo andrebbe a ricoprire: solo ds o manager all’inglese? E se così fosse, vuol dire che chi ha preso questa decisione, aveva già in testa di cambiare Pioli, Boban e, forse, anche Maldini".

"Voci su Rangnick polpetta avvelenata per Boban? Per come la vedo io, un po’ sì. La cosa andava smentita fino in fondo per proteggere i rapporti interni. Non andava lasciata libera".

"Cosa manca al Milan per uscire da questa situazione? Io continuo a dire che, chiunque ci sia, è che al Milan manca continuità a tutti i livelli. È fondamentale dare forza e stabilità ad un progetto in ogni area. Non è un caso che la Lazio e l’Atalanta, che prendono a schiaffi quasi tutti in campo, siano dove sono. Perché in entrambi i casi ci sono delle società che hanno intrapreso dei cammini coerenti, hanno dato fiducia ai rispettivi allenatori, hanno trattenuto in gran parte i loro giocatori migliori e oggi raccolgono i frutti. Al Milan, tutto questo, non c’è e non c’è stato negli ultimi anni. Non si può pensare che gli sponsor arrivino senza risultati sul campo. E questo lo dico a favore del ruolo che ha Gazidis. Ma senza una credibilità sportiva e relativi risultati, saremo sempre nella stessa situazione. Senza il riscontro del campo, il suo lavoro diventa problematico".

"Cosa rimproverare alla proprietà? Il fatto che non si siano ancora accorti di come il sistema calcistico italiano sia fatto di canoni diversi da quelli inglesi. Ci sono una serie di valutazioni che a me lasciano basito. Boban e Maldini si sono dovuti muovere dentro dei parametri ben precisi e hanno operato in quel recinto, che gli è stato dato dalla proprietà. Cosa dovevano fare di più?".

"Primi scricchiolii su Giampaolo? Hanno dovuto scegliere in un novero di allenatori di “seconda fascia” e hanno preso quello che, a detta di tutti in estate, era il numero uno di questa scala di valori. Non sono arrivati i risultati e hanno preso Pioli, che sta facendo un ottimo lavoro. Sta facendo bene e sta dimostrando, con i fatti, che le scelte fatte nel mercato invernale da parte della dirigenza sono corrette. Una rosa fatta di soli giovani, quando le cose vanno male, non sa come gestirle. Avere una spina dorsale esperta, come hanno sempre detto Boban e Maldini, ha aiutato il Milan a rialzarsi e a fare un 2020 quasi perfetto, con la sola macchia della sconfitta nel derby".

"Non è un caso che ciò coincida con gli arrivi di Ibra e Kjaer? Secondo me no, hanno avvalorano quello che sostenevano non solo Maldini e Boban, ma anche Gattuso un anno. In più hai preso Ibra, che pur avendo 38 anni, fa ancora la differenza ed ha fatto svoltare la squadra".
 
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Gianmarco Tognazzi, tifoso rossonero, si sfoga ai microfoni di Radio24:"Ibrahimovic è la dimostrazione che il progetto tutti giovani in Italia è complesso. Ed è un’intuizione prima di Gennaro Gattuso, non raccolta, poi di Boban e Maldini, non raccolta, col mercato estivo fatto solo di giovani. Complimenti per la pagliacciata, Elliott e Gazidis. Parole forti? Confermo il mio pensiero. Penso che ci sia un errore da entrambe le parti, ma una è la causa e l’altro è l’effetto. Una cosa poteva essere rimandata a data da destinarsi, ovvero l’esplosione di Boban. Anche se non è stato detto di nulla di offensivo. Le domande che mi faccio io sono diverse. Quali? Se la scorsa estate sia Leonardo sia Gattuso hanno lasciato il Milan, perché vai a chiamare uno come B ban se hai un altro progetto in testa? Rangnick, qualora arrivasse, che ruolo andrebbe a ricoprire: solo ds o manager all’inglese? E se così fosse, vuol dire che chi ha preso questa decisione, aveva già in testa di cambiare Pioli, Boban e, forse, anche Maldini".

"Voci su Rangnick polpetta avvelenata per Boban? Per come la vedo io, un po’ sì. La cosa andava smentita fino in fondo per proteggere i rapporti interni. Non andava lasciata libera".

"Cosa manca al Milan per uscire da questa situazione? Io continuo a dire che, chiunque ci sia, è che al Milan manca continuità a tutti i livelli. È fondamentale dare forza e stabilità ad un progetto in ogni area. Non è un caso che la Lazio e l’Atalanta, che prendono a schiaffi quasi tutti in campo, siano dove sono. Perché in entrambi i casi ci sono delle società che hanno intrapreso dei cammini coerenti, hanno dato fiducia ai rispettivi allenatori, hanno trattenuto in gran parte i loro giocatori migliori e oggi raccolgono i frutti. Al Milan, tutto questo, non c’è e non c’è stato negli ultimi anni. Non si può pensare che gli sponsor arrivino senza risultati sul campo. E questo lo dico a favore del ruolo che ha Gazidis. Ma senza una credibilità sportiva e relativi risultati, saremo sempre nella stessa situazione. Senza il riscontro del campo, il suo lavoro diventa problematico".

"Cosa rimproverare alla proprietà? Il fatto che non si siano ancora accorti di come il sistema calcistico italiano sia fatto di canoni diversi da quelli inglesi. Ci sono una serie di valutazioni che a me lasciano basito. Boban e Maldini si sono dovuti muovere dentro dei parametri ben precisi e hanno operato in quel recinto, che gli è stato dato dalla proprietà. Cosa dovevano fare di più?".

"Primi scricchiolii su Giampaolo? Hanno dovuto scegliere in un novero di allenatori di “seconda fascia” e hanno preso quello che, a detta di tutti in estate, era il numero uno di questa scala di valori. Non sono arrivati i risultati e hanno preso Pioli, che sta facendo un ottimo lavoro. Sta facendo bene e sta dimostrando, con i fatti, che le scelte fatte nel mercato invernale da parte della dirigenza sono corrette. Una rosa fatta di soli giovani, quando le cose vanno male, non sa come gestirle. Avere una spina dorsale esperta, come hanno sempre detto Boban e Maldini, ha aiutato il Milan a rialzarsi e a fare un 2020 quasi perfetto, con la sola macchia della sconfitta nel derby".

"Non è un caso che ciò coincida con gli arrivi di Ibra e Kjaer? Secondo me no, hanno avvalorano quello che sostenevano non solo Maldini e Boban, ma anche Gattuso un anno. In più hai preso Ibra, che pur avendo 38 anni, fa ancora la differenza ed ha fatto svoltare la squadra".


A quanto pare qualcuno di lucido tra noi tifosi esiste ancora.
Tutto inappuntabile.
Ho evidenziato le parti migliori.
 

kipstar

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Credo che sia abbastanza generalizzato come pensiero. I fatti indicano queste considerazioni...imho
 

Goro

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Gianmarco Tognazzi, tifoso rossonero, si sfoga ai microfoni di Radio24:"Ibrahimovic è la dimostrazione che il progetto tutti giovani in Italia è complesso. Ed è un’intuizione prima di Gennaro Gattuso, non raccolta, poi di Boban e Maldini, non raccolta, col mercato estivo fatto solo di giovani. Complimenti per la pagliacciata, Elliott e Gazidis. Parole forti? Confermo il mio pensiero. Penso che ci sia un errore da entrambe le parti, ma una è la causa e l’altro è l’effetto. Una cosa poteva essere rimandata a data da destinarsi, ovvero l’esplosione di Boban. Anche se non è stato detto di nulla di offensivo. Le domande che mi faccio io sono diverse. Quali? Se la scorsa estate sia Leonardo sia Gattuso hanno lasciato il Milan, perché vai a chiamare uno come B ban se hai un altro progetto in testa? Rangnick, qualora arrivasse, che ruolo andrebbe a ricoprire: solo ds o manager all’inglese? E se così fosse, vuol dire che chi ha preso questa decisione, aveva già in testa di cambiare Pioli, Boban e, forse, anche Maldini".

"Voci su Rangnick polpetta avvelenata per Boban? Per come la vedo io, un po’ sì. La cosa andava smentita fino in fondo per proteggere i rapporti interni. Non andava lasciata libera".

"Cosa manca al Milan per uscire da questa situazione? Io continuo a dire che, chiunque ci sia, è che al Milan manca continuità a tutti i livelli. È fondamentale dare forza e stabilità ad un progetto in ogni area. Non è un caso che la Lazio e l’Atalanta, che prendono a schiaffi quasi tutti in campo, siano dove sono. Perché in entrambi i casi ci sono delle società che hanno intrapreso dei cammini coerenti, hanno dato fiducia ai rispettivi allenatori, hanno trattenuto in gran parte i loro giocatori migliori e oggi raccolgono i frutti. Al Milan, tutto questo, non c’è e non c’è stato negli ultimi anni. Non si può pensare che gli sponsor arrivino senza risultati sul campo. E questo lo dico a favore del ruolo che ha Gazidis. Ma senza una credibilità sportiva e relativi risultati, saremo sempre nella stessa situazione. Senza il riscontro del campo, il suo lavoro diventa problematico".

"Cosa rimproverare alla proprietà? Il fatto che non si siano ancora accorti di come il sistema calcistico italiano sia fatto di canoni diversi da quelli inglesi. Ci sono una serie di valutazioni che a me lasciano basito. Boban e Maldini si sono dovuti muovere dentro dei parametri ben precisi e hanno operato in quel recinto, che gli è stato dato dalla proprietà. Cosa dovevano fare di più?".

"Primi scricchiolii su Giampaolo? Hanno dovuto scegliere in un novero di allenatori di “seconda fascia” e hanno preso quello che, a detta di tutti in estate, era il numero uno di questa scala di valori. Non sono arrivati i risultati e hanno preso Pioli, che sta facendo un ottimo lavoro. Sta facendo bene e sta dimostrando, con i fatti, che le scelte fatte nel mercato invernale da parte della dirigenza sono corrette. Una rosa fatta di soli giovani, quando le cose vanno male, non sa come gestirle. Avere una spina dorsale esperta, come hanno sempre detto Boban e Maldini, ha aiutato il Milan a rialzarsi e a fare un 2020 quasi perfetto, con la sola macchia della sconfitta nel derby".

"Non è un caso che ciò coincida con gli arrivi di Ibra e Kjaer? Secondo me no, hanno avvalorano quello che sostenevano non solo Maldini e Boban, ma anche Gattuso un anno. In più hai preso Ibra, che pur avendo 38 anni, fa ancora la differenza ed ha fatto svoltare la squadra".

Toh uno non in malafede c'è allora. Tutto giusto.
 

Ruuddil23

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Gianmarco Tognazzi, tifoso rossonero, si sfoga ai microfoni di Radio24:"Ibrahimovic è la dimostrazione che il progetto tutti giovani in Italia è complesso. Ed è un’intuizione prima di Gennaro Gattuso, non raccolta, poi di Boban e Maldini, non raccolta, col mercato estivo fatto solo di giovani. Complimenti per la pagliacciata, Elliott e Gazidis. Parole forti? Confermo il mio pensiero. Penso che ci sia un errore da entrambe le parti, ma una è la causa e l’altro è l’effetto. Una cosa poteva essere rimandata a data da destinarsi, ovvero l’esplosione di Boban. Anche se non è stato detto di nulla di offensivo. Le domande che mi faccio io sono diverse. Quali? Se la scorsa estate sia Leonardo sia Gattuso hanno lasciato il Milan, perché vai a chiamare uno come B ban se hai un altro progetto in testa? Rangnick, qualora arrivasse, che ruolo andrebbe a ricoprire: solo ds o manager all’inglese? E se così fosse, vuol dire che chi ha preso questa decisione, aveva già in testa di cambiare Pioli, Boban e, forse, anche Maldini".

"Voci su Rangnick polpetta avvelenata per Boban? Per come la vedo io, un po’ sì. La cosa andava smentita fino in fondo per proteggere i rapporti interni. Non andava lasciata libera".

"Cosa manca al Milan per uscire da questa situazione? Io continuo a dire che, chiunque ci sia, è che al Milan manca continuità a tutti i livelli. È fondamentale dare forza e stabilità ad un progetto in ogni area. Non è un caso che la Lazio e l’Atalanta, che prendono a schiaffi quasi tutti in campo, siano dove sono. Perché in entrambi i casi ci sono delle società che hanno intrapreso dei cammini coerenti, hanno dato fiducia ai rispettivi allenatori, hanno trattenuto in gran parte i loro giocatori migliori e oggi raccolgono i frutti. Al Milan, tutto questo, non c’è e non c’è stato negli ultimi anni. Non si può pensare che gli sponsor arrivino senza risultati sul campo. E questo lo dico a favore del ruolo che ha Gazidis. Ma senza una credibilità sportiva e relativi risultati, saremo sempre nella stessa situazione. Senza il riscontro del campo, il suo lavoro diventa problematico".

"Cosa rimproverare alla proprietà? Il fatto che non si siano ancora accorti di come il sistema calcistico italiano sia fatto di canoni diversi da quelli inglesi. Ci sono una serie di valutazioni che a me lasciano basito. Boban e Maldini si sono dovuti muovere dentro dei parametri ben precisi e hanno operato in quel recinto, che gli è stato dato dalla proprietà. Cosa dovevano fare di più?".

"Primi scricchiolii su Giampaolo? Hanno dovuto scegliere in un novero di allenatori di “seconda fascia” e hanno preso quello che, a detta di tutti in estate, era il numero uno di questa scala di valori. Non sono arrivati i risultati e hanno preso Pioli, che sta facendo un ottimo lavoro. Sta facendo bene e sta dimostrando, con i fatti, che le scelte fatte nel mercato invernale da parte della dirigenza sono corrette. Una rosa fatta di soli giovani, quando le cose vanno male, non sa come gestirle. Avere una spina dorsale esperta, come hanno sempre detto Boban e Maldini, ha aiutato il Milan a rialzarsi e a fare un 2020 quasi perfetto, con la sola macchia della sconfitta nel derby".

"Non è un caso che ciò coincida con gli arrivi di Ibra e Kjaer? Secondo me no, hanno avvalorano quello che sostenevano non solo Maldini e Boban, ma anche Gattuso un anno. In più hai preso Ibra, che pur avendo 38 anni, fa ancora la differenza ed ha fatto svoltare la squadra".

Che con i giovani non si va da nessuna parte lo sanno anche i polli, i vari Boban, Maldini, Leo e Gattuso non hanno intuito niente, sanno solo l'ovvio. Poi ci sono i creduloni e i sedicenti esperti che fanno i soloni pur non beccandone mai una, ma quello è un altro discorso. Lo sanno pure "Elliott" e Gazza, solo che a loro del risultato interessa zero, l'unico interesse è speculare sui calciatori che possono dare plusvalenza per poi, un domani e senza fretta, rivendere il club.
 

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