Ok, ma resta comunque una roba fuori dal calcio. Quasi come se fosse un altro lavoro. Se giochi lì, non vieni considerato nel mondo del calcio. Non partecipi alle competizioni che contano, fai fatica a guadagnarti la nazionale, sei fuori dai premi individuali del calcio europeo/sudamericano, diventi invisibile a tifosi e sponsor.
Oggettivamente, non puoi definirti un calciatore di successo se giochi in Arabia. Puoi definirti come un calciatore ricco che gioca nel giardino di uno sceicco. Finita lì.
Se il calcio arabo contasse un minimo, ma proprio un minimo minimo, non darebbero stipendi faraonici per convincere i giocatori ad andarci.
Gli stipendi da decine di milioni, superiori a quelli che prenderebbero nei top club mondiali, sono proprio la prova che servono degli argomenti extracalcistici per convincere un calciatore a smettere col calcio che conta.
È quello che non capisco dello sfottò di Theo. A chiunque fosse riferito. È come Cassano quando spiegava a C.Ronaldo come si doveva giocare a calcio dall'alto della sua carriera buttata nel water.