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Una violenta protesta è scoppiata a Milano dopo che il Consiglio Comunale ha respinto la mozione per sospendere il gemellaggio con Tel Aviv e, più in generale, interrompere le relazioni con Israele.
Intorno alle 18:20 di lunedì, dopo la bocciatura del testo, la rabbia degli attivisti pro-Palestina (appartenenti a gruppi antagonisti) è sfociata in tafferugli:
I manifestanti hanno tentato di fare irruzione all'interno di Palazzo Marino, sede del Comune, rimuovendo le transenne e scontrandosi con la polizia schierata in assetto antisommossa.
Le forze dell'ordine hanno respinto l'assalto, ricorrendo all'uso dei manganelli. Un agente è rimasto ferito a una mano.
Successivamente, circa duemila attivisti hanno dato vita a un corteo che ha attraversato il centro cittadino.
Il testo che chiedeva la sospensione del gemellaggio è stato bocciato con 21 voti contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti.
Alla notizia, i manifestanti presenti nel settore riservato al pubblico hanno sollevato proteste e cori. Il consigliere Carlo Monguzzi (Verdi), tra i voti favorevoli, ha srotolato una bandiera palestinese in Aula prima di unirsi alle contestazioni, costringendo la Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi, a far sgomberare l'area.
L'opposizione di centrodestra ha votato in blocco contro, unendosi a diverse astensioni e voti contrari di consiglieri di maggioranza (PD e Lista Sala).
Successivamente, il PD ha cercato di proporre un nuovo ordine del giorno che includeva un patto d'amicizia con Gaza City e manteneva aperta la possibilità di interrompere i rapporti con Tel Aviv se il processo di pace fallisse. La discussione è stata rinviata a causa delle proteste dell'opposizione, che riteneva illegittimo stravolgere il testo in tal modo.
Nella mattinata, il Sindaco Beppe Sala aveva espresso una posizione di cautela, pur criticando il governo israeliano:
Intorno alle 18:20 di lunedì, dopo la bocciatura del testo, la rabbia degli attivisti pro-Palestina (appartenenti a gruppi antagonisti) è sfociata in tafferugli:
I manifestanti hanno tentato di fare irruzione all'interno di Palazzo Marino, sede del Comune, rimuovendo le transenne e scontrandosi con la polizia schierata in assetto antisommossa.
Le forze dell'ordine hanno respinto l'assalto, ricorrendo all'uso dei manganelli. Un agente è rimasto ferito a una mano.
Successivamente, circa duemila attivisti hanno dato vita a un corteo che ha attraversato il centro cittadino.
Il testo che chiedeva la sospensione del gemellaggio è stato bocciato con 21 voti contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti.
Alla notizia, i manifestanti presenti nel settore riservato al pubblico hanno sollevato proteste e cori. Il consigliere Carlo Monguzzi (Verdi), tra i voti favorevoli, ha srotolato una bandiera palestinese in Aula prima di unirsi alle contestazioni, costringendo la Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi, a far sgomberare l'area.
L'opposizione di centrodestra ha votato in blocco contro, unendosi a diverse astensioni e voti contrari di consiglieri di maggioranza (PD e Lista Sala).
Successivamente, il PD ha cercato di proporre un nuovo ordine del giorno che includeva un patto d'amicizia con Gaza City e manteneva aperta la possibilità di interrompere i rapporti con Tel Aviv se il processo di pace fallisse. La discussione è stata rinviata a causa delle proteste dell'opposizione, che riteneva illegittimo stravolgere il testo in tal modo.
Nella mattinata, il Sindaco Beppe Sala aveva espresso una posizione di cautela, pur criticando il governo israeliano:
Sala ha poi sottolineato la figura del Sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, come principale oppositore di Netanyahu e persona di buon senso, consigliando di "provare a distinguere tra una cosa e l'altra"."Ciò che ha fatto il governo Netanyahu è ignobile, però la cosa più sbagliata che è fare di tutta l'erba un fascio."