Avevo notato che scrivevi dell'accentramento di Hernandez, infatti ero lì lì per chiederti qualche spiegazione in più ma lo hai fatto autonomamente, grazie!
Ti chiedo: se il mediano porta via l'uomo e il terzino riempie lo spazio lasciato libero, a essere manipolata è la difesa avversaria in senso stretto o la fase difensiva avversaria nel suo complesso (in teoria, la posizione dei tre o quattro difensori di ruolo avversari non viene modificata, sbaglio?)?
Grazie a te. Adoro parlare di queste cose.
Dipende da come difende. Che poi uno dei grandi pregi di Pioli per me è quello di aver creato un sistema molto flessibile che si adatta di continuo all'avversario.
Contro l'Atalanta che marca a uomo e pressa alto, si muove tutta la difesa. Sono stati bravissimi a coglierne il limite, perchè i due esterni arretrano sempre in fascia prendendo l'uomo in zona. Svuotando in mezzo e accentrando i terzini nello spazio, si è vista la fatica (a tratti impossibilità) per i due esterni atalantini di seguirli in mezzo, col risultato di concedere metri soprattutto a Theo e dunque di conseguenza a creare superiorità numerica in mezzo (con conseguente uscita di un difensore o del povero De Roon, sempre preso in mezzo).
Contro squadre che difendono in blocco invece, per esempio la Juve, Theo si accentrava (nel secondo tempo) quasi come mezzala di fianco ai due mediani. La Juve infatti difende di posizione tutti dietro la palla per cui i centrali non seguono i nostri in fascia e questo schema di "svuotamento" della mediana non funziona. Allora l'accentramento di Theo era quasi per avere un terzo regista, fenomeno nell'uno contro uno oltretutto, piuttosto che svuotare il centro. Tanto che sull'altro lato Kalulu al contrario si alzava in fascia, per una sorta di 235 in fase offensiva che ci ha garantito una totale copertura del campo contro una squadra tutta rintanata in difesa (situazione che poi ha riproposto sia contro Venezia che contro Spezia).
Pioli è bravissimo anche in questo. Ha creato un Milan camaleontico che si adatta ai propri giocatori e agli avversari di continuo. Ai tempi della Fiorentina ricordo che lo trovavo molto caotico (dicevo che faceva il caos organizzato), perchè lui da sempre lascia enorme spazio ai singoli secondo un sistema molto fluido. Ma da quando è al Milan cresce in modo esponenziale, ultimamente si sbizzarrisce proprio innovando ad ogni partita, proponendo soluzioni sempre nuove, sfidando tatticamente i propri giocatori di continuo.
Io lo vedo diventare davvero un grandissimo allenatore partita dopo partita. La Champions poi è una specie di master intensivo per tutti, a cominciare proprio da lui. Le due batoste prese trovo che ci abbiano fatto fare un ulteriore passo in avanti sul piano del gioco.