Theo:"Addio al Milan non facile. Sempre parte di me".

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Parole che per me confermano alcune idee: Il calo del suo rendimento e da considerare in contesto alla campagna acquisti post-scudetto e l'allontanamento di Maldini nella sessione seguente.
Prima di Redbird il Milan stava crescendo, migliorando. Come disse Maldini: Con qualche buon acquisto e la base solida si poteva puntare anche a traguardi importanti in Champions per continuare a crescere. Invece la societa ha fatto capire i suoi limiti.
Theo a quel punto ha perso qualcosa.

Poi le voci su possibili cessioni a Bayern e Como....Chiaro che ci sia un rapporto incrinato con la societa.
E credo fortemente che lo stesso discorso sia applicabile ad altri giocatori della rosa scudetto (Maignan, Leao e Tomori su tutti).

Quanto mi manchera Theo...quello vero, ma anche quello al 30% delle scorse stagioni. Se penso a cadaveri come Royal o Terracciano dopo aver visto le cavalcate di Theo mi viene da piangere.
Redbird ha rovinato tutto.

Il saluto di Theo al Milan:"Dopo sei anni in questo club, è arrivato il momento di dire addio. Sono arrivato al Milan nel 2019 con sogni, voglia e l’entusiasmo di indossare una maglia ricca di storia. Oggi me ne vado dopo aver vissuto momenti indimenticabili, come la vittoria della Serie A e della Supercoppa Italiana, e soprattutto dopo aver condiviso lo spogliatoio con persone straordinarie.
Grazie di cuore ai miei compagni, a ogni allenatore che ha creduto in me, e in particolare a Paolo Maldini, per la sua vicinanza, visione e leadership.
E grazie alla tifoseria rossonera, che è sempre stata presente, nei momenti belli e in quelli difficili. Sentire il vostro sostegno è stato un privilegio che non dimenticherò mai e che porterò per sempre nel cuore.
La mia decisione di andarmene non è stata facile. Ho sempre saputo dove volevo stare, e il Milan è sempre stata la mia priorità. Ma, purtroppo, non tutto dipende da una sola persona. La direzione che ha preso il club e alcune decisioni recenti non rispecchiano i valori né l’ambizione che mi hanno portato qui. È il momento di chiudere un capitolo e iniziarne un altro, diverso, ma altrettanto importante per me.
Me ne vado a testa alta, perché ho sempre dato tutto per questo club, impegnandomi al massimo e condividendo gli stessi sogni di questa tifoseria. Me ne vado con il cuore pieno, e con la speranza che molto presto il Milan torni al posto che merita. Milano sarà sempre parte di me.
Forza Milan Sempre".

Vedi l'allegato 10088
 

Lineker10

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Il saluto di Theo al Milan:"Dopo sei anni in questo club, è arrivato il momento di dire addio. Sono arrivato al Milan nel 2019 con sogni, voglia e l’entusiasmo di indossare una maglia ricca di storia. Oggi me ne vado dopo aver vissuto momenti indimenticabili, come la vittoria della Serie A e della Supercoppa Italiana, e soprattutto dopo aver condiviso lo spogliatoio con persone straordinarie.
Grazie di cuore ai miei compagni, a ogni allenatore che ha creduto in me, e in particolare a Paolo Maldini, per la sua vicinanza, visione e leadership.
E grazie alla tifoseria rossonera, che è sempre stata presente, nei momenti belli e in quelli difficili. Sentire il vostro sostegno è stato un privilegio che non dimenticherò mai e che porterò per sempre nel cuore.
La mia decisione di andarmene non è stata facile. Ho sempre saputo dove volevo stare, e il Milan è sempre stata la mia priorità. Ma, purtroppo, non tutto dipende da una sola persona. La direzione che ha preso il club e alcune decisioni recenti non rispecchiano i valori né l’ambizione che mi hanno portato qui. È il momento di chiudere un capitolo e iniziarne un altro, diverso, ma altrettanto importante per me.
Me ne vado a testa alta, perché ho sempre dato tutto per questo club, impegnandomi al massimo e condividendo gli stessi sogni di questa tifoseria. Me ne vado con il cuore pieno, e con la speranza che molto presto il Milan torni al posto che merita. Milano sarà sempre parte di me.
Forza Milan Sempre".

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Parole che pesano come un macigno.

Povero Milan, che fine hai fatto.

Prima distrutto, poi privato alle radici di ogni identità e della dignità.
 

ROSSO NERO 70

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Se ne va il più forte
Speriamo modric riesca con qualche giocata a rendere meno tristi le nostre partite
 
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Parole che pesano come un macigno.

Povero Milan, che fine hai fatto.

Prima distrutto, poi privato alle radici di ogni identità e della dignità.
Per chi vuole capire.

Sta dicendo che il milan non è più il milan.

Ah, vorrei comunque ricordare a chi asserisce che il giocatore ha le sue responsabilità ed è ingiustificabile per gli ultimi 2 anni che sono gli uomini e i professionisti a fare il milan.
Il club non può esser grande per dimensione propria ma sono gli uomini a renderlo tale.

Il milan di berlusconi era il milan , come il milan di bee o di elliott e ora di cardinale era/è il milan ma sono stati gli uomini e i professionisti ai posti di comando a dettare la dimensione.

Quindi che theo abbia smesso di essere theo non è meno grave del milan che ha smesso di essere il milan perchè gestito da gente che non è capace o non ha voglia di farlo.


L'unica grande colpa di theo è quella di non aver chiesto la cessione 12 mesi fa.
 

hiei87

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Sarà ricordato alla lunga per quei momenti di puro strapotere e per quanto ci ha fomentato i primi anni. Lo rimpiangeremo di certo, anche se probabilmente è stato giusto separarci.
 

Lineker10

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Per chi vuole capire.

Sta dicendo che il milan non è più il milan.

Ah, vorrei comunque ricordare a chi asserisce che il giocatore ha le sue responsabilità ed è ingiustificabile per gli ultimi 2 anni che sono gli uomini e i professionisti a fare il milan.
Il club non può esser grande per dimensione propria ma sono gli uomini a renderlo tale.

Il milan di berlusconi era il milan , come il milan di bee o di elliott e ora di cardinale era/è il milan ma sono stati gli uomini e i professionisti ai posti di comando a dettare la dimensione.

Quindi che theo abbia smesso di essere theo non è meno grave del milan che ha smesso di essere il milan perchè gestito da gente che non è capace o non ha voglia di farlo.


L'unica grande colpa di theo è quella di non aver chiesto la cessione 12 mesi fa.
Esatto, il vero grande errore di Theo è quello di essere rimasto troppo a lungo in questa sottospecie di circo che si permettono di chiamare Milan.
Stesso errore che stanno facendo anche Leao e Maignan.
 
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Esatto, il vero grande errore di Theo è quello di essere rimasto troppo a lungo in questa sottospecie di circo che si permettono di chiamare Milan.
Stesso errore che stanno facendo anche Leao e Maignan.
Esatto.

Intanto sono contento che theo abbia parlato e abbia smerrdato anche Allegri e Tare, ultimi arrivati ma già ben indottrinati.
 
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Esatto, il vero grande errore di Theo è quello di essere rimasto troppo a lungo in questa sottospecie di circo che si permettono di chiamare Milan.
Stesso errore che stanno facendo anche Leao e Maignan.
Sarebbe stato un errore se avessero scelto il milan davanti ad offerte concrete ,la realtà è che se resti al milan significa che qualcuno migliore del milan non è veramente interessato
 
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Riguardo a Theo, si sa che la memoria si sofferma più facilmente sugli eventi recenti, ed è anche giusto sottolineare il rendimento mediocre e l'atteggiamento indisponente degli ultimi tempi.
Ma non si può nemmeno dimenticare che fu il primo, sin dai tempi di Giampaolo, ad alzare il livello.
E fu anche il primo a firmare il rinnovo a cifre tutto sommato contenute per quello che era il suo rendimento e la sua importanza nell'economia della squadra all'epoca.
 

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