Terremoto Maldini: rinnovo non scontato. Redbird non gradisce.

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Criticare dopo che hai fatto un impresa alla "Davide contro Golia" come hanno fatto Paolo e Massa è proprio avere le palle. Perdere e andare in conferenza stampa dicendo che "non si puo' mangiare con 10€ al ristorante da 100€" è non avere le palle.

Se il Milan è campione d'Italia lo deve al 95% a Paolo e Massara e solo al 5% agli strozzini.
Maldini è sempre stato chiaro, fin dall'inizio che voleva un progetto vincente. Ora ha bacchettato giustamente i suoi capi, perché non vogliono fare quello che dovrebbero fare.

Questo significa metterci la faccia e avere me palle quadrate, oltre che riporre un filo di fiducia nei propri capi sperando che di sveglino.

È proprio qui che secondo me sbagli.

Prendi, vai nell'ufficio dei tuoi capi, li appendi al muro.
Nel silenzio.

Vai dalla stampa, aizzi l'opinione pubblica contro i tuoi capi, cosa pensi di ottenere?

Alla meglio, ti perdonano, alla peggio di silurano.

L'unica cosa certa, è che non si mettono a spendere solo perché sei andato ad infamarli in piazza mettendogli tutto contro.
 
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Tanti utenti che stimo qui dentro, anni fa quando sguazzavamo nel letame dissero: Se Paolo torna al Milan per noi è una garanzia e si torna a vincere. Cosi è stato.
Gli stessi utenti oggi dicono: Se Paolo va via sportivamente moriamo istante 0. Non c'è spazio per altre interpretazioni
 

Dexter

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Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

News precedenti

Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.
Redbird é Elliott, mi sono stufato di scriverlo da settimane... Le tempistiche sono minuziosamente studiate per saltare il mercato estivo. La manovra é letteralmente da galera, ma siamo in Italia e tutto é permesso. Vedrete fra un anno, Report sicuramente ci farà un servizio
 
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Redbird é Elliott, mi sono stufato di scriverlo da settimane... Le tempistiche sono minuziosamente studiate per saltare il mercato estivo. La manovra é letteralmente da galera, ma siamo in Italia e tutto é permesso. Vedrete fra un anno, Report sicuramente ci farà un servizio
non credo si mettano a fare passaggi di proprietà farlocchi per giustificare il non mercato, quelli di elliott hanno dimostrato che non si fanno problemi ad andare a prendere un tizio sul pedalo pur senza fare vendite finte
 

gabbon17

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Ho l'impressione che a questi americani non freghi nulla. Guardate la storia di Elliott. C'è da rabbrividire.
Vero ma giustamente non prenderanno un rischio di 1.3 miliardi senza la certezza di avere uomini che faranno il link con i tifosi.
Cardinale la ribadito più volte: 1. in Europa le squadre appartengono ai tifosi e dobbiamo essere attenti a questo 2. Dobbiamo avere persone della squadra dirigente dentro che ci ripresentarsi e che fanno il link con I tifosi.

Speriamo che le parole di Paolo fanno che Cardinale lo chiami per rassicurarlo e rassicurare i tifosi
 

Dexter

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non credo si mettano a fare passaggi di proprietà farlocchi per giustificare il non mercato, quelli di elliott hanno dimostrato che non si fanno problemi ad andare a prendere un tizio sul pedalo pur senza fare vendite finte
Nono assolutamente, sarebbe ridicolo inscenare una tale farsa per il mercato. Stanno semplicemente sfruttando l occasione per saltare ANCHE il mercato. La cessione é una questione di bilanci interni, il Milan non c entra nulla.
 

milanandlove

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Redbird é Elliott, mi sono stufato di scriverlo da settimane... Le tempistiche sono minuziosamente studiate per saltare il mercato estivo. La manovra é letteralmente da galera, ma siamo in Italia e tutto é permesso. Vedrete fra un anno, Report sicuramente ci farà un servizio
Ma perchè Elliott non vende?
 

Dexter

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Ma perchè Elliott non vende?
Perché il Milan vale 600 e ne hanno già spesi 700. É una farsa per togliersi l asset scomodo dal fondo madre. Nemmeno Francesco Facchinetti pagherebbe 700+1 il Milan, la plusvalenza é impossibile se non con la cessione farlocca.
 

malos

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Adesso,altrimenti a quest'ora (anzi,12 mesi fa) faceva compagnia a Boban :asd:
Ma immagino che dopo questa dichiarazione siano molte alte le probabilità di un bye-bye..

Certo che "Aivan" due parole poteva anche spenderle.
Ultimamente (dopo la malattia) era sempre allo stadio e sembravano un trio affiatato
L'ha detto perchè è rimasto un anno fa. Era d'accordo col suo amico Boban per il bene del Milan. Tutti e 2 non potevano lasciare. Nel tempo ha sempre perorato la causa di Boban, la loro causa.
 
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milanandlove

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Perché il Milan vale 600 e ne hanno già spesi 700. É una farsa per togliersi l asset scomodo dal fondo madre. Nemmeno Francesco Facchinetti pagherebbe 700+1 il Milan, la plusvalenza é impossibile se non con la cessione farlocca.
Quindi Investcorp avrebbe offerto meno di 700?
Non riesco a capire qual'è il punto per cui è saltata la trattativa
 
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