Terremoto Maldini: rinnovo non scontato. Redbird non gradisce.

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malos

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Dai però non facciamo gli adepti della situazione!
Siamo tutti grati a Paolo, non facciamo classifiche di tifosi.
Qui si sta solamente analizzando (e proprio qui si dice che le cose vanno SEMPRE analizzate nel suo insieme) le modalità. Stop.
Per esempio: se proprio avesse voluto mandare un messaggio non avrebbe potuto limitarsi a dire: "mi auguro che la proprietà parta da questo successo per provare ad alzare il livello con qualche investimento", oppure a precisa domanda sul suo futuro "al momento non so nulla perché devo ancora iniziare un discorso con la vecchia o la nuova proprietà".
Poi internamente poteva anche far volare gli stracci.
C'è un vecchio detto che dice "i panni sporchi si lavano in casa".

Qui tutti sono con Paolo rispetto alle sue intenzioni.
Ripeto quello che ho scritto ieri. Come la storia degli arbitri, lo ha spiegato lui. Prima parla in separata sede (qui manco l'hanno ricevuto) poi se vede che non c'è riscontro passa all'attacco. Non è sbagliata poi l'uscita sua ora ricordiamoci che è lui che mette la faccia con giocatori, agenti e squadre. Più passa il tempo e più è un disastro, ora è anche troppo tardi.

Se sti americani tenevano un MINIMO al Milan aspettavano 2 mesi rinnovando a gennaio la parte tecnica mettendosi d'accordo con Cardinale o chi per lui visto che, come si dice, tengono una quota della società..
 
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Solo

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C'è anche da dire che 'sti cazzoni di Elliott e RedBird potevano gestirla meglio sta trattativa. Io speravo che almeno i nomi nel mirino da tempo come Sanches e Botman si potessero chiudere in maniera condivisa. Invece niente, tutto assolutamente bloccato. Che palle.
 
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“Comunicarlo” è diverso da “fare comunicati”. Non ho detto che deve dirlo a te e a me, ma ai diretti interessati.
Non so. Mi sembra veramente una fase nella quale ognuno deve stare tranquillo e silente al suo posto anche senza andare a parlare di piani futuri con dipendenti dell'azienda che stai trattando. Anche Investcorp sembrava fatta.

Bisogna aspettare tranquilli.
 
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Penso ci abbia provato, se è sbottato in quel modo Paolo ha le sue buone ragioni..
Probabilmente è come dici, ma allora ci troviamo di fronti a problemi grossi e inaspettati.

Ecco magari avremmo recuperato qualcosa dai disertori e per quest'anno si poteva mettere una bella pezza, per coerenza non ha detto cose molto diverse di Boban. Se dovesse andare via Maldini sarebbe il caso che a San Siro vadano zero spettatori, sciopero di massa.
 
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“Comunicarlo” è diverso da “fare comunicati”. Non ho detto che deve dirlo a te e a me, ma ai diretti interessati.
il problema è che questo blocco è figlio naturale della situazione di cambio proprietà, alla fine pure se ti dicono stiamo trattando con tizio e caio, maldini sempre mani legate avra perche potra iniziare a muoversi solo uno volta che il passaggio di proprietà è avvenuto. Tu pensa solo se l'arabo avesse parlato con maldini prima della chiusura e avesse promesso sponsor farlocchi come il cinefake fece con fassone, poi la trattativa salta e gli eventuali piani di mercato fatti pensando agli sponsor farlocchi andrebbero in fumo.
 
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danjr

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Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

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Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.
Immagino non si aspettasse altro per buttarla in caciara… io penso di godere almeno per tutto Giugno ancora cari i miei giornalisti, poi ci penserò
 
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Si, può avere ragione, anzi ha ragione Maldini, però certe cose si dovrebbero chiarire a 4 occhi.
C' è un passaggio dell'intervista di maldini che è molto interessante : quando paolo dice che c'è una totale mancanza di comunicazione tra proprietà e area tecnica.
Paolo dice chiaramente che è inaccettabile che a 30 giorni dalla scadenza del contratto non sia stato ancora convocato ma essere convocato non vuol dire necessariamente rinnovare , vuol dire approcciarsi e confrontarsi.

Perchè se è vero che la proprietà può esser non soddisfatta dell'operato di maldini è altresi vero che paolo può essere non allineato alle logiche societarie.

Maldini sta denunciando quello che noi diciamo da mesi : la proprietà è asettica e assolutamente priva di ambizioni sportive e aziendali.

Elliott è un fondo che ha speso una somma e vuole guadagnare da una prossima cessione.
Non c'è spazio per programmare e nemmeno per avere ambizioni.

Ora ti dico la mia ma questa è solo una mia sensazione : Maldini è nervoso che il passaggio societario tarda ad arrivare e tarda ad arrivare perchè elliott ha interesse per la sua tasca ma non per il milan.
Legittimo, per carità, ma non si parli per favore di elliott che ha cuore il milan.
 

Masanijey

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Ripeto quello che ho scritto ieri. Come la storia degli arbitri, lo ha spiegato lui. Prima parla in separata sede (qui manco l'hanno ricevuto) poi se vede che non c'è riscontro passa all'attacco. Non è sbagliata poi l'uscita sua ora ricordiamoci che è lui che mette la faccia con giocatori, agenti e squadre. Più passa il tempo e più è un disastro, ora è anche troppo tardi.

Se sti americani tenevano un MINIMO al Milan aspettavano 2 mesi rinnovando a gennaio la parte tecnica mettendosi d'accordo con Cardinale visto che, come si dice, tengono una quota della società..
Premesso che durante tutto l'anno non ho mai sentito comunicati o interviste su questa falsa riga riguardo gli arbitri (e qui l'abbiamo sempre sottolineato, o sbaglio?), il fatto che lui abbia specificato il suo modus operandi non significa che questo sia ineccepibile.
Secondariamente, che il comportamento di Elliott riguardo ai rinnovi dell'area tecnica sia stato ridicolo è evidente, ma durante una transizione societaria è anche comprensibile che tutto sia congelato.
In fondo il campionato è terminato da una settimana, e Cardinale è già a Milano.
Da quello che sappiamo questa settimana era a visionare le aree di San Siro e Sesto, quindi per le valutazioni legate allo stadio. E il signing (sempre da quello che si dice) dovrebbe arrivare settiaman prossima.
Credo siano dei tempi tollerabili.

Ora il problema è che lui ha messo a rischio la sua stessa posizione e tutti sappiamo cosa significherebbe ripartite da zero con una nuova area tecnica. Il punto è questo.
 

Wetter

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Non so. Mi sembra veramente una fase nella quale ognuno deve stare tranquillo e silente al suo posto anche senza andare a parlare di piani futuri con dipendenti dell'azienda che stai trattando. Anche Investcorp sembrava fatta.

Bisogna aspettare tranquilli.
Anche perchè facendo cosi ti esponi a valanghe di merd* da parte della stampa rivale, guarda caso Tuttosport non aspettava altro che gettare scompiglio sulla situazione...
 

danjr

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Immagino non si aspettasse altro per buttarla in caciara… io penso di godere almeno per tutto Giugno ancora cari i miei giornalisti, poi ci penserò
Detto questo, se questo Cardinale si presenta senza Maldini parte la guerra civile e può tornarsene a giocare a baseball che qui il calcio è una cosa seria
 
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