Tassotti:"Milan tornato società normale".

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Mauro Tassotti, intervistato dalla Gazzetta in edicola, sul Milan:" IlMilan è tornato a essere una società normale. Nel senso che è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima. Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid. Per quanto riguarda Gattuso, non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Gattuso alle prese col fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro. Lavoro nuovo per Maldini? Sì, ma grazie alla sua esperienza ha una competenza globale sul calcio. Poi, è ovvio, se c’è da condurre una trattativa di mercato importante, lui sarà il primo a sapere che deve ancora imparare la materia. Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter... Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza. Leonardo? Sa fare un sacco di cose, è uomo di mondo e di comunicazione. Da allenatore era alla prima esperienza, il suo credo sia stato più che altro un tentativo, non so se volesse davvero fare quello. Infatti ogni tanto lo esternava. Lui amava di più l’aspetto gestionale dei giocatori, la preparazione mentale rispetto alla tattica, che infatti preferiva delegare ai collaboratori. In realtà penso che non avesse le idee chiare su cosa fare fino a pochi mesi fa (ride, ndr). Dove può arrivare il Milan? Finalmente lo vedo nel gruppetto di testa, fra quelle cinque squadre con Juve, Napoli, Roma e Inter che si giocheranno la Champions. Ma occorrerà non sbagliare la partenza, come è successo l’anno scorso. Sabato tiferò Milan nonostante Ancelotti? Ovviamente. Però vi dico una cosa: a parte le due sfide col Milan, tiferò anche per Carlo e per il suo Napoli. E’ una squadra bella da vedere, si fanno guardare con piacere. Quindi in bocca al lupo a tutti, senza escludere nessuno. Dubito che Carlo si aspettasse di ritrovarsi Rino avversario così velocemente. Secondo me scapperà da ridere a tutti e due".
 

Jino

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Mauro Tassotti, intervistato dalla Gazzetta in edicola, sul Milan:" IlMilan è tornato a essere una società normale. Nel senso che è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima. Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid. Per quanto riguarda Gattuso, non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Gattuso alle prese col fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro. Lavoro nuovo per Maldini? Sì, ma grazie alla sua esperienza ha una competenza globale sul calcio. Poi, è ovvio, se c’è da condurre una trattativa di mercato importante, lui sarà il primo a sapere che deve ancora imparare la materia. Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter... Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza. Leonardo? Sa fare un sacco di cose, è uomo di mondo e di comunicazione. Da allenatore era alla prima esperienza, il suo credo sia stato più che altro un tentativo, non so se volesse davvero fare quello. Infatti ogni tanto lo esternava. Lui amava di più l’aspetto gestionale dei giocatori, la preparazione mentale rispetto alla tattica, che infatti preferiva delegare ai collaboratori. In realtà penso che non avesse le idee chiare su cosa fare fino a pochi mesi fa (ride, ndr). Dove può arrivare il Milan? Finalmente lo vedo nel gruppetto di testa, fra quelle cinque squadre con Juve, Napoli, Roma e Inter che si giocheranno la Champions. Ma occorrerà non sbagliare la partenza, come è successo l’anno scorso. Sabato tiferò Milan nonostante Ancelotti? Ovviamente. Però vi dico una cosa: a parte le due sfide col Milan, tiferò anche per Carlo e per il suo Napoli. E’ una squadra bella da vedere, si fanno guardare con piacere. Quindi in bocca al lupo a tutti, senza escludere nessuno. Dubito che Carlo si aspettasse di ritrovarsi Rino avversario così velocemente. Secondo me scapperà da ridere a tutti e due".

Sono d'accordo con il tasso, il Milan è tornato prima di tutto una società di calcio. Ma vi rendete conto nelle mani di chi eravamo lo scorso anno!?
 

Casnop

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Mauro Tassotti, intervistato dalla Gazzetta in edicola, sul Milan:" IlMilan è tornato a essere una società normale. Nel senso che è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima. Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid. Per quanto riguarda Gattuso, non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Gattuso alle prese col fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro. Lavoro nuovo per Maldini? Sì, ma grazie alla sua esperienza ha una competenza globale sul calcio. Poi, è ovvio, se c’è da condurre una trattativa di mercato importante, lui sarà il primo a sapere che deve ancora imparare la materia. Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter... Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza. Leonardo? Sa fare un sacco di cose, è uomo di mondo e di comunicazione. Da allenatore era alla prima esperienza, il suo credo sia stato più che altro un tentativo, non so se volesse davvero fare quello. Infatti ogni tanto lo esternava. Lui amava di più l’aspetto gestionale dei giocatori, la preparazione mentale rispetto alla tattica, che infatti preferiva delegare ai collaboratori. In realtà penso che non avesse le idee chiare su cosa fare fino a pochi mesi fa (ride, ndr). Dove può arrivare il Milan? Finalmente lo vedo nel gruppetto di testa, fra quelle cinque squadre con Juve, Napoli, Roma e Inter che si giocheranno la Champions. Ma occorrerà non sbagliare la partenza, come è successo l’anno scorso. Sabato tiferò Milan nonostante Ancelotti? Ovviamente. Però vi dico una cosa: a parte le due sfide col Milan, tiferò anche per Carlo e per il suo Napoli. E’ una squadra bella da vedere, si fanno guardare con piacere. Quindi in bocca al lupo a tutti, senza escludere nessuno. Dubito che Carlo si aspettasse di ritrovarsi Rino avversario così velocemente. Secondo me scapperà da ridere a tutti e due".
Un abbraccio al caro Mauro. :ok:
 

Super_Lollo

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Mauro Tassotti, intervistato dalla Gazzetta in edicola, sul Milan:" IlMilan è tornato a essere una società normale. Nel senso che è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima. Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid. Per quanto riguarda Gattuso, non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Gattuso alle prese col fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro. Lavoro nuovo per Maldini? Sì, ma grazie alla sua esperienza ha una competenza globale sul calcio. Poi, è ovvio, se c’è da condurre una trattativa di mercato importante, lui sarà il primo a sapere che deve ancora imparare la materia. Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter... Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza. Leonardo? Sa fare un sacco di cose, è uomo di mondo e di comunicazione. Da allenatore era alla prima esperienza, il suo credo sia stato più che altro un tentativo, non so se volesse davvero fare quello. Infatti ogni tanto lo esternava. Lui amava di più l’aspetto gestionale dei giocatori, la preparazione mentale rispetto alla tattica, che infatti preferiva delegare ai collaboratori. In realtà penso che non avesse le idee chiare su cosa fare fino a pochi mesi fa (ride, ndr). Dove può arrivare il Milan? Finalmente lo vedo nel gruppetto di testa, fra quelle cinque squadre con Juve, Napoli, Roma e Inter che si giocheranno la Champions. Ma occorrerà non sbagliare la partenza, come è successo l’anno scorso. Sabato tiferò Milan nonostante Ancelotti? Ovviamente. Però vi dico una cosa: a parte le due sfide col Milan, tiferò anche per Carlo e per il suo Napoli. E’ una squadra bella da vedere, si fanno guardare con piacere. Quindi in bocca al lupo a tutti, senza escludere nessuno. Dubito che Carlo si aspettasse di ritrovarsi Rino avversario così velocemente. Secondo me scapperà da ridere a tutti e due".

Grande Tasso, ci vorrebbe anche un suo ritorno.
 
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Sono d'accordo con il tasso, il Milan è tornato prima di tutto una società di calcio. Ma vi rendete conto nelle mani di chi eravamo lo scorso anno!?

Sarà, ma direi che 20 giorni per valutarli siano pochini, l' esperienza non insegna mai :asd:
 

7AlePato7

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Sono d'accordo con il tasso, il Milan è tornato prima di tutto una società di calcio. Ma vi rendete conto nelle mani di chi eravamo lo scorso anno!?
Resta l’amarezza di aver lasciato condurre a un incapace il calciomercato più importante per la nostra rinascita. Mirabelli e Fassone, a distanza di anni, credo lasceranno un ricordo di loro stessi peggiore rispetto a quello di Galliani.
 

Ruuddil23

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Mauro Tassotti, intervistato dalla Gazzetta in edicola, sul Milan:" IlMilan è tornato a essere una società normale. Nel senso che è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima. Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid. Per quanto riguarda Gattuso, non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Gattuso alle prese col fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro. Lavoro nuovo per Maldini? Sì, ma grazie alla sua esperienza ha una competenza globale sul calcio. Poi, è ovvio, se c’è da condurre una trattativa di mercato importante, lui sarà il primo a sapere che deve ancora imparare la materia. Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter... Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza. Leonardo? Sa fare un sacco di cose, è uomo di mondo e di comunicazione. Da allenatore era alla prima esperienza, il suo credo sia stato più che altro un tentativo, non so se volesse davvero fare quello. Infatti ogni tanto lo esternava. Lui amava di più l’aspetto gestionale dei giocatori, la preparazione mentale rispetto alla tattica, che infatti preferiva delegare ai collaboratori. In realtà penso che non avesse le idee chiare su cosa fare fino a pochi mesi fa (ride, ndr). Dove può arrivare il Milan? Finalmente lo vedo nel gruppetto di testa, fra quelle cinque squadre con Juve, Napoli, Roma e Inter che si giocheranno la Champions. Ma occorrerà non sbagliare la partenza, come è successo l’anno scorso. Sabato tiferò Milan nonostante Ancelotti? Ovviamente. Però vi dico una cosa: a parte le due sfide col Milan, tiferò anche per Carlo e per il suo Napoli. E’ una squadra bella da vedere, si fanno guardare con piacere. Quindi in bocca al lupo a tutti, senza escludere nessuno. Dubito che Carlo si aspettasse di ritrovarsi Rino avversario così velocemente. Secondo me scapperà da ridere a tutti e due".

Caro Tasso, il problema non era l'interismo ma l'incapacità e anche in parte la mala fede. Comunque le sue dichiarazioni mi piacciono molto, fino a qualche mese fa sarebbe stato insultato dalla maggioranza dei "tifosi"...come cambiano velocemente le cose eh :lol:
 

Jino

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Sarà, ma direi che 20 giorni per valutarli siano pochini, l' esperienza non insegna mai :asd:

Hai ragione, ma su una cosa metto la mano sul fuoco, la serietà. Non sto qui a parlare dei risultati sul campo o del mercato, hanno fatto quello che hanno potuto. Io sono felice perchè ora ci sono tanti dirigenti veramente capaci, di classe, che parlano poco e quando serve. Quelli di prima ci hanno raccontato un sacco di balle, Fassone è un quaraquaqua.
 

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