È appena il 5 di novembre e siamo appena all'undicesima giornata di serie A, in Champions invece siamo al giro di boa con 3 partite ancora da giocare e un destino ancora tutto da scrivere, eppure a preoccuparmi non sono tanto i risultati sportivi e un distacco dalla prima in classifica di 6 pti ,che possono essere tanti o pochi al punto stesso, ma mi sento devastato per altri motivi che andrò a spiegare per condividere con voi tutti il mio stato d'animo.
Il Milan in estate ha rivoluzionato i piani dirigenziali e ha ribaltato la rosa in più ruoli.
Io ero tra i più delusi perché non reputavo indispensabile uno stravolgimento così importante.
I cambiamenti nel calcio mi fanno sempre paura quando mossi da impulsività.
Maldini e Massara avevano indubbiamente cannato l'ultimo mercato ma se ragioniamo sul ciclo, sulla crescita del gruppo, sulla coesione dell'ambiente e anche sui risultati sportivi centrati e consegueni introiti io credo fosse anche doveroso riconoscere la bontà del lavoro di tutti, nessuno escluso.
Mi sono sentito in un certo senso orfano perché, checché se ne dica ,per me Paolo era una presenza rassicurante.
Lo è sempre stato.
Ma chi mette i soldi comanda e così si è deciso di optare per la rivoluzione, rivoluzione a metà però perché lo staff non è stato toccato né messo in discussione, anzi ne sono stati aumentati i poteri con un Pioli più coinvolto che in passato nelle scelte di mercato.
A detta di noi tutti questo è stato un errore gravissimo per 2 motivi: innanzitutto perché si è individuato un responsabile, un capro espiatorio, per i fallimenti tecnici in campionato della squadra e poi perché si sono tralasciati tutti gli errori di gestione del mister e del suo staff(sanitario non per ultimo).
Tra il serio e il faceto abbiamo etichettato pioli come un morto che cammina.
Novembre il mese da tenere d'occhio sul calendario per preparare la cravatta nera.
Il campionato invece parte alla grande, complice un mercato fatto in tempi incredibilmente celeri.
I nuovi hanno il giusto tempo per inserirsi e la squadra pare realmente rafforzata.
Ho iniziato anche io a sentirmi un pò meno 'orfano' perché la maglia viene prima di tutto e non si tifa le proprie idee per poi vantarsi di averci visto giusto e lontano.
Ma le illusioni del nostro nuovo progetto si sgretolano già all'alba della nuova era.
I problemi di sempre tornano a galla e l'emergenza sanitaria pone la lente d'ingrandimento su lacune della rosa e valutazioni approssimative fatte in sede di mercato.
Il vice theo ad esempio non arriva nemmeno nell'estate del 2023 e quel florenzi a sinistra cambia totalmente lo spartito tattico in sede di preparazione della gara.
In altri ruoli perdiamo addirittura titolare e prima alternativa col mister costretto a ricorrere alla terza pedina nelle gerarchie o ad inventarsi soluzioni alternative di fantasia.
Il 442 apparente di ieri sera contro l'Udinese che diventava 352 in fase di possesso con leao a tutta fascia e Florenzi bloccato è stato solo l'ultimo salto mortale di un allenatore che non sa più cosa proporre.
Al 5 di novembre mi sento devastato.
Laddove le altre hanno trovato le loro certezze e programmano turn over per monitorare la salute di tutti noi siamo letteralmente a pezzi con una serie infinita di infortuni che porta i pochi integri a logorarsi.
Lasciamo per un attimo stare la tattica e tutto il resto : così non si può andare avanti.
Io ieri ero già devastato alla lettura delle formazioni per il senso di approssimazione che abbiamo nel buttare in campo 11 giocatori.
Il mercato è stato incompleto in alcuni ruoli ma al 5 di novembre siamo gli unici in serie A che sono ricorsi a tutte le pedine , terzo portiere compreso.
In realtà abbiamo utilizzato pure un ragazzo della primavera in un'occasione, Bartesaghi.
Tra infortuni, squalifiche e defezioni varie questa squadra a novembre e già a pezzi e nulla mi fa credere nel prossimo futuro le cose andranno meglio.
Così non si può andare avanti.
Pioli deve saltare oggi perché ha rotto il motore del Milan.
Siamo scoppiati.
Dobbiamo assolutamente rallentare e giocare più razionali.
Il Milan non può andare in giro sempre incerottato e chiedere che giochi contro gli altri, contro il destino, contro l'emergenza, contro inferiorità numerica, contro tutto.
Ma una partita in condizioni normali quando la possiamo guardare??
Una !!!