Superlega europea: annuncio shock a fine mese?

Gekyn

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E' chiaro che la Superlega europea dovrà essere mooolto ampia, come hai detto giustamente non si possono escludere realtà ormai conclamate, d'altronde può essere un campionato molto grosso diviso in due gironi con playoff alla fine, stile appunto Nba.
Secondo me ci sarebbe spazio per tutti.
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Hai già 35 squadre così, ne aggiungi una e hai due gironi da 18.

Ma mancano tutte le altre nazioni europee...olandesi portighesi turchi ect ect....
 
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Togli il piacere di arrivare primi in classifica, che nel calcio è sempre stato fondamentale.

No perché se arrivi prima in stagione regolare hai dei vantaggi:
Puoi fare seri di 3 partite di cui 2 in casa della miglior qualificata e in caso di paritá di punti passa quella con il miglior record. Chi arriva dietro, per passare deve o vincere in trasferta oppure vincere in casa e fare 2 pareggi in trasferta.

La classifica conta, ma le chance restano anche per chi arriva dietro.
 
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Pazzo va così, è la storia del capitalismo che lo insegna, finirà così perchè come detto da qualcun'altro i millenials poi perdono interesse eh, il calcio non nasce piu' negli oratori come quando noi avevamo 12 anni, negli anni 80, il calcio ora nasce da appassionati televisivi, di Fifa di Pes, che mettono Messi in copertina non Ciricetti.
Se si vuole tenere l'attenzione dei nuovi appassionati si deve dare uno spettacolo diverso.
La premier sta appiattendo il tutto, sono d'accordo, dal punto di vista del romanticismo.
Ma insieme a quello se ne sono andati morti , stadi bruciati, hooligans, tragedie.
Uno spettacolo piu' tranquillo , meno sanguigno, ma per questo meno violento e possibilmente in linea con una società che seppur lentamente negli anni perde sempre un qualcosa di bellico, passami il termine.

Ci spogliamo di rabbia campanilistica e preferiamo uno spettacolo di alto livello.
Parlando di retrocessioni della superlega, si finirebbe per far fallire chi retrocede o esce del tutto dalla competizione, causando lo stesso girotondo che si crea coi campionati nazionali, sono povero non posso investire ho paura a farlo non vinco nulla.

Infine Genoa Samp Bologna , per dire, sarebbero invece ringalluzite da questo sistema, tornerebbero a vincere la Serie A forse, e potrebbero competere in una SuperCoppa a fine stagione con le vincenti e meglio piazzate della SuperLega europea, mantenendo vive il sogno di Davide e Golia.

Perfetto, hai colto tutti i punti salienti.
Andrá cosí, per le ragioni che hai descritto. É ineluttabile e a me piace anche.
A qualcuno non piacerá, ma andrá cosí lo stesso
 

Giangy

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E' chiaro che la Superlega europea dovrà essere mooolto ampia, come hai detto giustamente non si possono escludere realtà ormai conclamate, d'altronde può essere un campionato molto grosso diviso in due gironi con playoff alla fine, stile appunto Nba.
Secondo me ci sarebbe spazio per tutti.
Milan
Inter
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Roma
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Hai già 35 squadre così, ne aggiungi una e hai due gironi da 18.

Secondo la mia opinione, Real Sociedad, e Saint Etienne non rientrano... e forse anche il Rennes. Non hanno molta storia, e molto blasone. Oltre che poco conosciute... avrei inserito il Fhulam anzi, storica squadra nell'omonimo quartiere di Londra, cosi come il West Ham. Avrei inserito più che altro le olandesi, e le poche portoghesi, come Ajax, PSV, AZ, Feyenoord, in Olanda, Porto, Benfica, Sporting Lisbona in Portogallo, le più conosciute.
 

honua

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E ai milioni che come me tifano per la squadra della propria città, sperando un giorno di vederla in serie A a giocare con il Milan a San Siro, fosse anche un solo giro di giostra di un anno, cosa andiamo a dire? Di giocare per sempre in un limbo senza avere mai la speranza di crescere? Sarebbe la fine del calcio e della passione della gente. Si ridurrebbe tutto ad una partita in televisione. Io amo andare allo stadio a vedere la mia squadra, non mi piacerebbe vedere solo e sempre Milan-Real Madrid in tv
 

A.C Milan 1899

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No perché se arrivi prima in stagione regolare hai dei vantaggi:
Puoi fare seri di 3 partite di cui 2 in casa della miglior qualificata e in caso di paritá di punti passa quella con il miglior record. Chi arriva dietro, per passare deve o vincere in trasferta oppure vincere in casa e fare 2 pareggi in trasferta.

La classifica conta, ma le chance restano anche per chi arriva dietro.

Si ma resta comunque un sistema fallace: se io arrivo ottavo a 25 punti dalla prima ma, in quanto ottavo, mi qualifico ai playoff, poi se sculo una partita nei playoff in casa della prima e questo mi porta a vincere il torneo allora sono "campione d’Europa"?

Per me una Superlega andrebbe divisa in vari gironi, + di due, e poi fare l’eliminazione diretta. Girone unico + playoff non mi convince per nulla. Si rischierà di avere tante "non vincenti" (prime nella classifica finale che poi perderanno per sfiga ai playoff) riconosciute però vere campioni d’Europa dagli appassionati e tante “vincenti” riconosciute solamente “champions on paper” e basta. Perché parliamoci chiaramente, se una stagione arrivassi sesto a 20 punti da, chessò, il Bayern primo (lo cito visto che sono loro i campioni in carica), non mi sentirei campione d’Europa poi per essere riuscito a batterli a Monaco, tanto per intenderci (anche perché i playoff sarebbero parte della stagione stessa, non è che li fai l’anno dopo ovviamente, cioè non è come in Champions dove puoi arrivare quarto nel tuo campionato, rinforzarti e vincere la CL l’anno dopo, a fare i playoff sarebbe la stessa squadra che ha beccato oltre 20 punti dalla prima).

E nessuno dica “ma allora la Champions?” Perché in Champions appunto non c’è un girone unico in cui decretare inappellabilmente la più forte.

Un sistema a playoff e girone unico va bene solo nel basket, perché li ci sono i playoff al meglio delle sette partite, e se vinci un playoff al meglio delle sette partite contro una meglio classificata è ovvio che tu abbia ridimensionato, se non distrutto del tutto, il verdetto della regular season. Ma playoff del genere nel calcio non puoi farli. Quindi il rischio che tale competizione crei (non de iure ma de facto ) DUE squadre campioni annuali, una, quella che arriverà prima, per i veri appassionati che guardano i valori tecnici e l’altra, quella che magari vincerà i playoff dopo aver fatto una stagione penosa, per gli amanti dello showbiz.

È un rischio (anzi una certezza, secondo me) che va evitato.
 

A.C Milan 1899

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"Gli autori di questa idea, se esistono davvero perché non c'è nessuno che effettivamente la difenda, dimostrano non solo la totale ignoranza dell'organizzazione e dei costumi del calcio europeo e mondiale, ma anche una grave ignoranza del mercati dei diritti audiovisivi. Un progetto di questo tipo comporterà un grave danno economico per gli stessi organizzatori e per quelle entità che lo finanziano, se esistono, perché non sono mai ufficiali. Questi progetti 'underground' hanno un bell'aspetto solo se redatti in un bar alle 5 di mattina". - Javier Tebas, Presidente della Liga Calcio Spagnola
 

A.C Milan 1899

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Spero che la Uefa abbia la forza di non permettere questo scempio. Basterebbe tornare a 18 squadre in Italia e tornare alla Champions 2003 con due gironi da quattro consecutivi

Concordo in pieno e rilancio: le big stesse hanno BISOGNO dei campionati nazionali e di POTERLI VINCERE. Il motivo tentai di spiegarlo nel seguente post, e sono motivazioni basate sulla storia del calcio, non su idee personali

Ci potrebbe stare, però bisognerebbe comunque preservare i campionati, per me. E il motivo è quello che ti dicevo l’altro giorno: anche facendo un’unica Lega europea e portando i club a giocare solo in quella ci sarebbero comunque troppe poche partite l’anno (ipotizzando una superlega da 20 club ce ne sarebbero 38 per club), e quindi i ricavi sarebbero comunque problematici. Inoltre non puoi pensare di eliminare l’eliminazione diretta, che è il sale delle competizioni europee e ciò che ne alimenta la magia, oltre al fatto che vi partecipino i club più forti. Inoltre fare un girone unico con playoff non funzionerebbe, perché non puoi fare i playoff al meglio delle sette partite come in NBA, quindi un ipotetico PSG che arriva sesto nella regular season e poi azzecca il filotto giusto nei playoff da andata e ritorno (ripeto, nel calcio i playoff al meglio delle sette partite sono inattuabili) saprebbe di truffa, o meglio, difficilmente sarebbero riconosciuti veri campioni d’Europa, anche se lo sarebbero de iure.

In ultimo, ma non per importanza, non puoi dare ai più grandi club al mondo una sola competizione “vincibile”.

Il Real Madrid rimase 32 anni senza vincere una Champions, dal 1966 al 1998, nonostante ben 16 partecipazioni, 8 semifinali e 1 finale durante quel trentennio abbondante (16 partecipazioni perché allora partecipavano solo i campioni nazionali). Cosa ne sarebbe stato del Real se durante quei 32 anni non avessero vinto nulla di nulla, e avessero partecipato solo alla Champions e non al campionato spagnolo e alla UEFA (vinta da loro due volte in quel lasso di tempo)?

Lo stesso può dirsi del Milan: cosa ne sarebbe stato di noi se nei 20 anni tra la seconda a Madrid e la terza a Barcellona fossimo rimasti a zeru tituli, invece che vincere 2 scudetti, lottare per svariati campionati rubatici (vedere mia firma), vincere una coppa delle coppe (all’epoca la seconda competizione europea per importanza, e rimarrà tale fino alla sua abolizione, con buona pace della Coppa UEFA e di sfinteristi e gobbi) e svariate coppe Italia? O cosa ne sarebbe stato del Bayern nei 26 anni di dry spell finita l’era Beckembauer fino al ritorno al trionfo a San Siro nel 2001, senza la Bundesliga?

La Champions è la più bella e grande competizione del mondo, ma è anche la più difficile (lo era già quando partecipavano solo i campioni, vedi esempio della dry spell madridista nonostante i mezzi economici sempre avuti dal Real, figuriamoci dal 1999 in poi quando sono state accolte anche le prime quattro dei principali campionati), e i club non possono permettersi di partecipare solo ad essa e a nessun altra competizione, anche perché se non la vincono per decenni (e può succedere, eccome, come dimostra la storia) poi cadono nell’oblio se non hanno altre “vittorie minori” ma sempre vittorie con cui alimentare la fiammella.

Quindi io direi di si ad una superlega europea, con le seguenti condizioni: aumento delle partite europee e diminuzione delle partite nazionali (4 gironi da 8 squadre in Champions poi eliminazione diretta e campionati a 16 squadre) ma i campionati DEVONO essere preservati. No categorico alla Superlega intesa come girone unico e all’uscita definitiva dei top club dai campionati nazionali, per i motivi succitati. Poi se per fare tutto ciò si deve arrivare ad una gestione sovranazionale ed europea della questione mi sta pure bene.

E poi aggiungo pure che non puoi togliere i derby: certo non è un problema che ci riguarderebbe, visto che ci sarebbe pure l’Inter in Superlega, ma riguarderebbe eccome altre squadre, il Liverpool per esempio, che non potrebbe più disputare i derby con l’Everton. E potrei fare molti altri esempi. Non puoi togliere queste cose al calcio europeo, lo uccidi se lo fai.
 
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