La sanità al tempo veniva considerata "pubblica" quindi per la plebe, per i vecchi, i poveretti, i malati e sapevano che potevano tagliare tutto il possibile, ricordo ancora tanti episodi di malasanità soprattutto al sud, un settore tragicomico, quasi superfluo, poi con l'arrivo della pandemia hanno goduto da matti per quello che avevano combinato, avevano affossato un settore che non era preparato e poi lo hanno reso "privato", esclusivo, quale è ora, infatti la sanità è stata sostituita dalla scienzopolitica e tutte la malattie sono state sostituite dal covid che è finito al primo posto, facile così eh?
L'influenza faceva danni pure anni fa (tanto se ne sbattevano), tutti se ne sono fregati, poi hanno capito che il punto debole poteva essere il punto di forza e di lì non si sono più fermati, hanno anche elogiato gli infermieri, i medici, i soliti contentini all'italiana, ma il settore rimarrà sempre ad uso esclusivo delle istituzioni politiche, ormai è troppo grossa, fatico pure a credere che in ospedale si potrà tornare un giorno senza museruola in faccia perché rispetto ai tempi della spagnola non c'è voglia di uscirne e tutto il marcio che c'è ora un tempo non poteva essere capito, adesso ci sono interessi troppo grandi e non tengono conto della normalità o del rispetto della persona.
Vabbè a Palermo la mafia sceglieva i primari e i primi assistenti, Provenzano accumulava soldi vendendo attrezzature mediche e addirittura un dottore era a capo di una delle più grandi cosche mafiose. Non oso immaginare cosa succeda in mega ospedali del sud come il Cardarelli. Se ce penso me vengono li brividi (cit.).