I giornalisti che difendono il Milan sono visti come dei "servi, lecchini, uomini senza dignità che cercano un padrone, prezzolati, un male da estirpare".
Chi parla male del Milan 24h/24 è considerato come un giornalista serio ed imparziale che "dice le cose come stanno" e "critica per il bene del Milan".
La cosa bella è che quelli che fanno questi ragionamenti sono gli stessi che si lamentano quando Sky e Repubblica ridono e scherzano sul closing del Milan.
Si tenessero Ambrosini e Massimo Mauro, allora.
Mi spiace, considerazione molto superficiale, la cosa è più sottile...
Ci sono stati i venduti, Suma, Ruiu e Pellegatti, che hanno difeso la società a spada tratta senza nemmeno un minimo senso critico,
addirittura attaccando i tifosi, che tra l'altro sono stati incredibilmente pazienti, pensiamo queste cose nella piazza di Roma...
Poi ci sono stati i Serafini e i Bianchi, che dopo essere stato sbattuti fuori da un certo giro, hanno iniziato ad attaccare coraggiosamente la società, ma alla lunga si è compreso che anche loro erano un disco rotto, non si sono mai presi la briga di fare una vera critica giornalistica...
Poi ci sono i prezzolati di Sky, il cui scopo evidente è deridere la società sempre e comunque, ma anche loro non hanno mai dato manifestazione di una vera empatia verso i tifosi milanisti.
Insomma il giornalismo italiano è una melma,
lo vediamo anche in questi giorni speriamo finalmente promettenti, le testate e i vari giornalisti si rimbalzano le notizie un con l'altro,
ognuno cercando di condirle con qualche sua invenzione, lo vediamo ad esempio sui budget e nomi di mercato.