Stylsvig:"Milan progetto a lungo termine, di anni".

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Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, intervistato da SportCal Insight


"Stadio? Per un club come il Milan è fondamentale avere un nuovo stadio che soddisfi i requisiti di un impianto moderno, sia dal punto di vista dell’esperienza con i tifosi sia ovviamente dal punto di vista della sicurezza, ma anche da un punto di vista economico, avere un nuovo stadio è assolutamente fondamentale. Creerà attrattiva. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa con il minor numero di nuovi stadi, quindi la costruzione di un nuovo stadio a Milano, soprattutto dopo questa epidemia, sarà una spinta finanziaria per l’economia locale e creerà anche posti di lavoro. Per un club come il nostro è essenziale. Stiamo continuando ad avere un ottimo dialogo con l’amministrazione locale e c’è ancora impegno da parte delle due proprietà, Milan e Inter. Siamo impegnati ad esplorare ulteriormente questa opportunità. Semmai è diventato ancora più importante ora per l’iniezione finanziaria all’economia locale. E’ essenziale, soprattutto alla luce del momento attuale, avviare un progetto che porti ad oltre 1 miliardo di euro di investimenti privati, che genererà migliaia di nuovi posti di lavoro e fungerà da pietra angolare per il futuro sviluppo del città di Milano e del calcio italiano”.

"Un nuovo stadio permetterà aree per i nostri partner, aree di ospitalità, che oggi probabilmente non sono all’altezza degli standard degli altri stadi. Quindi questa è una fonte di entrate dove possiamo sicuramente migliorare ulteriormente. Quando confrontiamo i numeri con gli altri club siamo molto indietro, questa è una grande area di crescita. Va implementata la tecnologia nel nuovo stadio, questo renderebbe l’intera esperienza dei tifosi molto più ampia e più interattiva”.

Il FPF? È cruciale far crescere le entrate commerciali. Il FFP ha un impatto su tutte le società calcistiche, noi dobbiamo far crescere le entrate commerciali, in particolare per quanto riguarda le partnership”.

"I risultati della squadra? Non possiamo controllare ciò che succede sul campo, ma possiamo controllare tutto quello che sta attorno. Anche la proprietà è consapevole che i ricavi commerciali debbano essere un’area di crescita per il club. Siamo molto lontani agli altri club da questo punto di vista, ma se si guarda all’importanza e alle dimensioni, c’è sicuramente spazio per crescere”.

"Le coppe? Siamo un club globale e abbiamo bisogno di marchi globali per seguire il nostro percorso. Penso che sette vittorie in Champions League parlino da sole e che guardando alla storia la Champions sia l’habitat naturale del Milan. Tornare a partecipare alle competizioni europee su base regolare è senza dubbio una priorità assoluta per il club e questo contribuirà ulteriormente a rafforzare i nostri obiettivi finanziari sia da una prospettiva finanziaria ma anche da una prospettiva commerciale”.

"Il digitale? I grandi marchi stanno spendendo sempre più denaro sulle risorse digitali, gran parte del marketing ora funziona così, se vogliamo attirare alcuni dei più grandi marchi del mondo dobbiamo seguire questa tendenza. Avere una strategia molto chiara è essenziale, è importante avere una nostra app all’altezza, ma non è solo quello, ci siamo legati ad un’azienda come WePlay e ad esempio stiamo iniziando a spingere molto per l’e-commerceo e il ticketing sulla piattaforma digitale. Lo scorso anno abbiamo avuto le presenze più alte allo stadio degli ultimi 10 anni, nonostante questa stagione non stia andando secondo i piani. Questo dimostra che quando inizieremo a promuovere le nostre risorse nell’ambito digitale i risultati arriveranno”.

"I social? Ci stiamo anche concentrando sulla nostra crescita sui social media e su questo stiamo continuando ad investire. Si tratta di mantenere i follower esistenti sui vari canali, aprire nuovi canali come TikTok, ma anche assicurarci di monitorare tutto in modo sistematico perché alla fine i nostri partner guarderanno a questi canali e vedranno quanti follower abbiamo, qual è l’impegno e così via. In sostanza siamo giudicati da questo”.

"Questa è di solito la prima scusa per chi si occupa di marketing, ma penso che la miglior presenza allo stadio degli ultimi 10 anni sia la testimonianza che ancora non tutto è stato completamente esplorato. Non ho voce in capitolo su ciò che sta accadendo in campo, possiamo controllare tutto al di fuori del campo e ci sono molte aree in cui non abbiamo ancora esplorato completamente, dove siamo indietro rispetto ad altri club ma anche rispetto alle nostre aspettative. Quindi questa è un’enorme opportunità. Una volta che tutti questi ricavi saranno esplorati dipenderà dalle prestazioni in campo, ma dove siamo in questo momento ci sono tante opportunità inesplorate e non possiamo incolpare i risultati. Parliamo del livello dei partner e non ci stiamo confrontando solo con il campionato italiano ma con i club più importanti. Osserviamo anche le vendite dell’e-commerce, in termini di vendita al dettaglio e dalla quantità di magliette vendute”.

"Il futuro del Milan? Per quanto riguarda i biglietti avere uno stadio con una capacità vicina ai 80.000 posti è un’enorme opportunità, non solo per i match più importanti ma anche per quelle meno importanti e per far sì che più persone possano visitare San Siro. Guardando agli altri club hanno più punti vendita al dettaglio, quindi ci sono molte opportunità su cui lavorare. Commercialmente saremo incredibilmente occupati nei prossimi 5-10 anni. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo su quali aree dobbiamo concentrarci e abbiamo in atto un progetto chiaro. Non stiamo provando a sistemare tutto in una volta, dovremo andare lentamente e assicurarci di avere solide fondamenta e poi passeremo alla prossimo step. Dovremo andare avanti ed avere un chiaro elenco di priorità è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. È un progetto a lungo termine, ci vorranno diversi anni per farlo bene, ma il vantaggio che abbiamo, oltre ad una forte proprietà, è che abbiamo una chiara filosofia. Abbiamo anche uno stadio in arrivo che lo renderà possibile. E’ un grande vantaggio che renderà il club più attraente per i grandi marchi e che contribuirà anche a trasformare il club, il che potrà portare a maggiori investimento sul lato squadra. Per come la vedo io, ed è uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare questo incarico, è che non credo attualmente ci sia un progetto più attraente ed interessante nel mondo del calcio. Questa club ha una storia enorme e avrà un futuro molto luminoso se riusciremo a lavorare nel modo giusto”.
 

Naruto98

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Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, intervistato da SportCal Insight


"Stadio? Per un club come il Milan è fondamentale avere un nuovo stadio che soddisfi i requisiti di un impianto moderno, sia dal punto di vista dell’esperienza con i tifosi sia ovviamente dal punto di vista della sicurezza, ma anche da un punto di vista economico, avere un nuovo stadio è assolutamente fondamentale. Creerà attrattiva. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa con il minor numero di nuovi stadi, quindi la costruzione di un nuovo stadio a Milano, soprattutto dopo questa epidemia, sarà una spinta finanziaria per l’economia locale e creerà anche posti di lavoro. Per un club come il nostro è essenziale. Stiamo continuando ad avere un ottimo dialogo con l’amministrazione locale e c’è ancora impegno da parte delle due proprietà, Milan e Inter. Siamo impegnati ad esplorare ulteriormente questa opportunità. Semmai è diventato ancora più importante ora per l’iniezione finanziaria all’economia locale. E’ essenziale, soprattutto alla luce del momento attuale, avviare un progetto che porti ad oltre 1 miliardo di euro di investimenti privati, che genererà migliaia di nuovi posti di lavoro e fungerà da pietra angolare per il futuro sviluppo del città di Milano e del calcio italiano”.

"Un nuovo stadio permetterà aree per i nostri partner, aree di ospitalità, che oggi probabilmente non sono all’altezza degli standard degli altri stadi. Quindi questa è una fonte di entrate dove possiamo sicuramente migliorare ulteriormente. Quando confrontiamo i numeri con gli altri club siamo molto indietro, questa è una grande area di crescita. Va implementata la tecnologia nel nuovo stadio, questo renderebbe l’intera esperienza dei tifosi molto più ampia e più interattiva”.

Il FPF? È cruciale far crescere le entrate commerciali. Il FFP ha un impatto su tutte le società calcistiche, noi dobbiamo far crescere le entrate commerciali, in particolare per quanto riguarda le partnership”.

"I risultati della squadra? Non possiamo controllare ciò che succede sul campo, ma possiamo controllare tutto quello che sta attorno. Anche la proprietà è consapevole che i ricavi commerciali debbano essere un’area di crescita per il club. Siamo molto lontani agli altri club da questo punto di vista, ma se si guarda all’importanza e alle dimensioni, c’è sicuramente spazio per crescere”.

"Le coppe? Siamo un club globale e abbiamo bisogno di marchi globali per seguire il nostro percorso. Penso che sette vittorie in Champions League parlino da sole e che guardando alla storia la Champions sia l’habitat naturale del Milan. Tornare a partecipare alle competizioni europee su base regolare è senza dubbio una priorità assoluta per il club e questo contribuirà ulteriormente a rafforzare i nostri obiettivi finanziari sia da una prospettiva finanziaria ma anche da una prospettiva commerciale”.

"Il digitale? I grandi marchi stanno spendendo sempre più denaro sulle risorse digitali, gran parte del marketing ora funziona così, se vogliamo attirare alcuni dei più grandi marchi del mondo dobbiamo seguire questa tendenza. Avere una strategia molto chiara è essenziale, è importante avere una nostra app all’altezza, ma non è solo quello, ci siamo legati ad un’azienda come WePlay e ad esempio stiamo iniziando a spingere molto per l’e-commerceo e il ticketing sulla piattaforma digitale. Lo scorso anno abbiamo avuto le presenze più alte allo stadio degli ultimi 10 anni, nonostante questa stagione non stia andando secondo i piani. Questo dimostra che quando inizieremo a promuovere le nostre risorse nell’ambito digitale i risultati arriveranno”.

"I social? Ci stiamo anche concentrando sulla nostra crescita sui social media e su questo stiamo continuando ad investire. Si tratta di mantenere i follower esistenti sui vari canali, aprire nuovi canali come TikTok, ma anche assicurarci di monitorare tutto in modo sistematico perché alla fine i nostri partner guarderanno a questi canali e vedranno quanti follower abbiamo, qual è l’impegno e così via. In sostanza siamo giudicati da questo”.

"Questa è di solito la prima scusa per chi si occupa di marketing, ma penso che la miglior presenza allo stadio degli ultimi 10 anni sia la testimonianza che ancora non tutto è stato completamente esplorato. Non ho voce in capitolo su ciò che sta accadendo in campo, possiamo controllare tutto al di fuori del campo e ci sono molte aree in cui non abbiamo ancora esplorato completamente, dove siamo indietro rispetto ad altri club ma anche rispetto alle nostre aspettative. Quindi questa è un’enorme opportunità. Una volta che tutti questi ricavi saranno esplorati dipenderà dalle prestazioni in campo, ma dove siamo in questo momento ci sono tante opportunità inesplorate e non possiamo incolpare i risultati. Parliamo del livello dei partner e non ci stiamo confrontando solo con il campionato italiano ma con i club più importanti. Osserviamo anche le vendite dell’e-commerce, in termini di vendita al dettaglio e dalla quantità di magliette vendute”.

"Il futuro del Milan? Per quanto riguarda i biglietti avere uno stadio con una capacità vicina ai 80.000 posti è un’enorme opportunità, non solo per i match più importanti ma anche per quelle meno importanti e per far sì che più persone possano visitare San Siro. Guardando agli altri club hanno più punti vendita al dettaglio, quindi ci sono molte opportunità su cui lavorare. Commercialmente saremo incredibilmente occupati nei prossimi 5-10 anni. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo su quali aree dobbiamo concentrarci e abbiamo in atto un progetto chiaro. Non stiamo provando a sistemare tutto in una volta, dovremo andare lentamente e assicurarci di avere solide fondamenta e poi passeremo alla prossimo step. Dovremo andare avanti ed avere un chiaro elenco di priorità è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. È un progetto a lungo termine, ci vorranno diversi anni per farlo bene, ma il vantaggio che abbiamo, oltre ad una forte proprietà, è che abbiamo una chiara filosofia. Abbiamo anche uno stadio in arrivo che lo renderà possibile. E’ un grande vantaggio che renderà il club più attraente per i grandi marchi e che contribuirà anche a trasformare il club, il che potrà portare a maggiori investimento sul lato squadra. Per come la vedo io, ed è uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare questo incarico, è che non credo attualmente ci sia un progetto più attraente ed interessante nel mondo del calcio. Questa club ha una storia enorme e avrà un futuro molto luminoso se riusciremo a lavorare nel modo giusto”.

Questi manager stranieri a chiacchierare sono dei campioni, poi la realtà è penosa.
 
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Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, intervistato da SportCal Insight


"Stadio? Per un club come il Milan è fondamentale avere un nuovo stadio che soddisfi i requisiti di un impianto moderno, sia dal punto di vista dell’esperienza con i tifosi sia ovviamente dal punto di vista della sicurezza, ma anche da un punto di vista economico, avere un nuovo stadio è assolutamente fondamentale. Creerà attrattiva. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa con il minor numero di nuovi stadi, quindi la costruzione di un nuovo stadio a Milano, soprattutto dopo questa epidemia, sarà una spinta finanziaria per l’economia locale e creerà anche posti di lavoro. Per un club come il nostro è essenziale. Stiamo continuando ad avere un ottimo dialogo con l’amministrazione locale e c’è ancora impegno da parte delle due proprietà, Milan e Inter. Siamo impegnati ad esplorare ulteriormente questa opportunità. Semmai è diventato ancora più importante ora per l’iniezione finanziaria all’economia locale. E’ essenziale, soprattutto alla luce del momento attuale, avviare un progetto che porti ad oltre 1 miliardo di euro di investimenti privati, che genererà migliaia di nuovi posti di lavoro e fungerà da pietra angolare per il futuro sviluppo del città di Milano e del calcio italiano”.

"Un nuovo stadio permetterà aree per i nostri partner, aree di ospitalità, che oggi probabilmente non sono all’altezza degli standard degli altri stadi. Quindi questa è una fonte di entrate dove possiamo sicuramente migliorare ulteriormente. Quando confrontiamo i numeri con gli altri club siamo molto indietro, questa è una grande area di crescita. Va implementata la tecnologia nel nuovo stadio, questo renderebbe l’intera esperienza dei tifosi molto più ampia e più interattiva”.

Il FPF? È cruciale far crescere le entrate commerciali. Il FFP ha un impatto su tutte le società calcistiche, noi dobbiamo far crescere le entrate commerciali, in particolare per quanto riguarda le partnership”.

"I risultati della squadra? Non possiamo controllare ciò che succede sul campo, ma possiamo controllare tutto quello che sta attorno. Anche la proprietà è consapevole che i ricavi commerciali debbano essere un’area di crescita per il club. Siamo molto lontani agli altri club da questo punto di vista, ma se si guarda all’importanza e alle dimensioni, c’è sicuramente spazio per crescere”.

"Le coppe? Siamo un club globale e abbiamo bisogno di marchi globali per seguire il nostro percorso. Penso che sette vittorie in Champions League parlino da sole e che guardando alla storia la Champions sia l’habitat naturale del Milan. Tornare a partecipare alle competizioni europee su base regolare è senza dubbio una priorità assoluta per il club e questo contribuirà ulteriormente a rafforzare i nostri obiettivi finanziari sia da una prospettiva finanziaria ma anche da una prospettiva commerciale”.

"Il digitale? I grandi marchi stanno spendendo sempre più denaro sulle risorse digitali, gran parte del marketing ora funziona così, se vogliamo attirare alcuni dei più grandi marchi del mondo dobbiamo seguire questa tendenza. Avere una strategia molto chiara è essenziale, è importante avere una nostra app all’altezza, ma non è solo quello, ci siamo legati ad un’azienda come WePlay e ad esempio stiamo iniziando a spingere molto per l’e-commerceo e il ticketing sulla piattaforma digitale. Lo scorso anno abbiamo avuto le presenze più alte allo stadio degli ultimi 10 anni, nonostante questa stagione non stia andando secondo i piani. Questo dimostra che quando inizieremo a promuovere le nostre risorse nell’ambito digitale i risultati arriveranno”.

"I social? Ci stiamo anche concentrando sulla nostra crescita sui social media e su questo stiamo continuando ad investire. Si tratta di mantenere i follower esistenti sui vari canali, aprire nuovi canali come TikTok, ma anche assicurarci di monitorare tutto in modo sistematico perché alla fine i nostri partner guarderanno a questi canali e vedranno quanti follower abbiamo, qual è l’impegno e così via. In sostanza siamo giudicati da questo”.

"Questa è di solito la prima scusa per chi si occupa di marketing, ma penso che la miglior presenza allo stadio degli ultimi 10 anni sia la testimonianza che ancora non tutto è stato completamente esplorato. Non ho voce in capitolo su ciò che sta accadendo in campo, possiamo controllare tutto al di fuori del campo e ci sono molte aree in cui non abbiamo ancora esplorato completamente, dove siamo indietro rispetto ad altri club ma anche rispetto alle nostre aspettative. Quindi questa è un’enorme opportunità. Una volta che tutti questi ricavi saranno esplorati dipenderà dalle prestazioni in campo, ma dove siamo in questo momento ci sono tante opportunità inesplorate e non possiamo incolpare i risultati. Parliamo del livello dei partner e non ci stiamo confrontando solo con il campionato italiano ma con i club più importanti. Osserviamo anche le vendite dell’e-commerce, in termini di vendita al dettaglio e dalla quantità di magliette vendute”.

"Il futuro del Milan? Per quanto riguarda i biglietti avere uno stadio con una capacità vicina ai 80.000 posti è un’enorme opportunità, non solo per i match più importanti ma anche per quelle meno importanti e per far sì che più persone possano visitare San Siro. Guardando agli altri club hanno più punti vendita al dettaglio, quindi ci sono molte opportunità su cui lavorare. Commercialmente saremo incredibilmente occupati nei prossimi 5-10 anni. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo su quali aree dobbiamo concentrarci e abbiamo in atto un progetto chiaro. Non stiamo provando a sistemare tutto in una volta, dovremo andare lentamente e assicurarci di avere solide fondamenta e poi passeremo alla prossimo step. Dovremo andare avanti ed avere un chiaro elenco di priorità è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. È un progetto a lungo termine, ci vorranno diversi anni per farlo bene, ma il vantaggio che abbiamo, oltre ad una forte proprietà, è che abbiamo una chiara filosofia. Abbiamo anche uno stadio in arrivo che lo renderà possibile. E’ un grande vantaggio che renderà il club più attraente per i grandi marchi e che contribuirà anche a trasformare il club, il che potrà portare a maggiori investimento sul lato squadra. Per come la vedo io, ed è uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare questo incarico, è che non credo attualmente ci sia un progetto più attraente ed interessante nel mondo del calcio. Questa club ha una storia enorme e avrà un futuro molto luminoso se riusciremo a lavorare nel modo giusto”.

Lo si era capito.
 

Giangy

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Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, intervistato da SportCal Insight


"Stadio? Per un club come il Milan è fondamentale avere un nuovo stadio che soddisfi i requisiti di un impianto moderno, sia dal punto di vista dell’esperienza con i tifosi sia ovviamente dal punto di vista della sicurezza, ma anche da un punto di vista economico, avere un nuovo stadio è assolutamente fondamentale. Creerà attrattiva. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa con il minor numero di nuovi stadi, quindi la costruzione di un nuovo stadio a Milano, soprattutto dopo questa epidemia, sarà una spinta finanziaria per l’economia locale e creerà anche posti di lavoro. Per un club come il nostro è essenziale. Stiamo continuando ad avere un ottimo dialogo con l’amministrazione locale e c’è ancora impegno da parte delle due proprietà, Milan e Inter. Siamo impegnati ad esplorare ulteriormente questa opportunità. Semmai è diventato ancora più importante ora per l’iniezione finanziaria all’economia locale. E’ essenziale, soprattutto alla luce del momento attuale, avviare un progetto che porti ad oltre 1 miliardo di euro di investimenti privati, che genererà migliaia di nuovi posti di lavoro e fungerà da pietra angolare per il futuro sviluppo del città di Milano e del calcio italiano”.

"Un nuovo stadio permetterà aree per i nostri partner, aree di ospitalità, che oggi probabilmente non sono all’altezza degli standard degli altri stadi. Quindi questa è una fonte di entrate dove possiamo sicuramente migliorare ulteriormente. Quando confrontiamo i numeri con gli altri club siamo molto indietro, questa è una grande area di crescita. Va implementata la tecnologia nel nuovo stadio, questo renderebbe l’intera esperienza dei tifosi molto più ampia e più interattiva”.

Il FPF? È cruciale far crescere le entrate commerciali. Il FFP ha un impatto su tutte le società calcistiche, noi dobbiamo far crescere le entrate commerciali, in particolare per quanto riguarda le partnership”.

"I risultati della squadra? Non possiamo controllare ciò che succede sul campo, ma possiamo controllare tutto quello che sta attorno. Anche la proprietà è consapevole che i ricavi commerciali debbano essere un’area di crescita per il club. Siamo molto lontani agli altri club da questo punto di vista, ma se si guarda all’importanza e alle dimensioni, c’è sicuramente spazio per crescere”.

"Le coppe? Siamo un club globale e abbiamo bisogno di marchi globali per seguire il nostro percorso. Penso che sette vittorie in Champions League parlino da sole e che guardando alla storia la Champions sia l’habitat naturale del Milan. Tornare a partecipare alle competizioni europee su base regolare è senza dubbio una priorità assoluta per il club e questo contribuirà ulteriormente a rafforzare i nostri obiettivi finanziari sia da una prospettiva finanziaria ma anche da una prospettiva commerciale”.

"Il digitale? I grandi marchi stanno spendendo sempre più denaro sulle risorse digitali, gran parte del marketing ora funziona così, se vogliamo attirare alcuni dei più grandi marchi del mondo dobbiamo seguire questa tendenza. Avere una strategia molto chiara è essenziale, è importante avere una nostra app all’altezza, ma non è solo quello, ci siamo legati ad un’azienda come WePlay e ad esempio stiamo iniziando a spingere molto per l’e-commerceo e il ticketing sulla piattaforma digitale. Lo scorso anno abbiamo avuto le presenze più alte allo stadio degli ultimi 10 anni, nonostante questa stagione non stia andando secondo i piani. Questo dimostra che quando inizieremo a promuovere le nostre risorse nell’ambito digitale i risultati arriveranno”.

"I social? Ci stiamo anche concentrando sulla nostra crescita sui social media e su questo stiamo continuando ad investire. Si tratta di mantenere i follower esistenti sui vari canali, aprire nuovi canali come TikTok, ma anche assicurarci di monitorare tutto in modo sistematico perché alla fine i nostri partner guarderanno a questi canali e vedranno quanti follower abbiamo, qual è l’impegno e così via. In sostanza siamo giudicati da questo”.

"Questa è di solito la prima scusa per chi si occupa di marketing, ma penso che la miglior presenza allo stadio degli ultimi 10 anni sia la testimonianza che ancora non tutto è stato completamente esplorato. Non ho voce in capitolo su ciò che sta accadendo in campo, possiamo controllare tutto al di fuori del campo e ci sono molte aree in cui non abbiamo ancora esplorato completamente, dove siamo indietro rispetto ad altri club ma anche rispetto alle nostre aspettative. Quindi questa è un’enorme opportunità. Una volta che tutti questi ricavi saranno esplorati dipenderà dalle prestazioni in campo, ma dove siamo in questo momento ci sono tante opportunità inesplorate e non possiamo incolpare i risultati. Parliamo del livello dei partner e non ci stiamo confrontando solo con il campionato italiano ma con i club più importanti. Osserviamo anche le vendite dell’e-commerce, in termini di vendita al dettaglio e dalla quantità di magliette vendute”.

"Il futuro del Milan? Per quanto riguarda i biglietti avere uno stadio con una capacità vicina ai 80.000 posti è un’enorme opportunità, non solo per i match più importanti ma anche per quelle meno importanti e per far sì che più persone possano visitare San Siro. Guardando agli altri club hanno più punti vendita al dettaglio, quindi ci sono molte opportunità su cui lavorare. Commercialmente saremo incredibilmente occupati nei prossimi 5-10 anni. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo su quali aree dobbiamo concentrarci e abbiamo in atto un progetto chiaro. Non stiamo provando a sistemare tutto in una volta, dovremo andare lentamente e assicurarci di avere solide fondamenta e poi passeremo alla prossimo step. Dovremo andare avanti ed avere un chiaro elenco di priorità è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. È un progetto a lungo termine, ci vorranno diversi anni per farlo bene, ma il vantaggio che abbiamo, oltre ad una forte proprietà, è che abbiamo una chiara filosofia. Abbiamo anche uno stadio in arrivo che lo renderà possibile. E’ un grande vantaggio che renderà il club più attraente per i grandi marchi e che contribuirà anche a trasformare il club, il che potrà portare a maggiori investimento sul lato squadra. Per come la vedo io, ed è uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare questo incarico, è che non credo attualmente ci sia un progetto più attraente ed interessante nel mondo del calcio. Questa club ha una storia enorme e avrà un futuro molto luminoso se riusciremo a lavorare nel modo giusto”.

Con calma, tanto c’è tempo... bah... spero non sia un progetto decennale.
 

7AlePato7

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Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, intervistato da SportCal Insight


"Stadio? Per un club come il Milan è fondamentale avere un nuovo stadio che soddisfi i requisiti di un impianto moderno, sia dal punto di vista dell’esperienza con i tifosi sia ovviamente dal punto di vista della sicurezza, ma anche da un punto di vista economico, avere un nuovo stadio è assolutamente fondamentale. Creerà attrattiva. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa con il minor numero di nuovi stadi, quindi la costruzione di un nuovo stadio a Milano, soprattutto dopo questa epidemia, sarà una spinta finanziaria per l’economia locale e creerà anche posti di lavoro. Per un club come il nostro è essenziale. Stiamo continuando ad avere un ottimo dialogo con l’amministrazione locale e c’è ancora impegno da parte delle due proprietà, Milan e Inter. Siamo impegnati ad esplorare ulteriormente questa opportunità. Semmai è diventato ancora più importante ora per l’iniezione finanziaria all’economia locale. E’ essenziale, soprattutto alla luce del momento attuale, avviare un progetto che porti ad oltre 1 miliardo di euro di investimenti privati, che genererà migliaia di nuovi posti di lavoro e fungerà da pietra angolare per il futuro sviluppo del città di Milano e del calcio italiano”.

"Un nuovo stadio permetterà aree per i nostri partner, aree di ospitalità, che oggi probabilmente non sono all’altezza degli standard degli altri stadi. Quindi questa è una fonte di entrate dove possiamo sicuramente migliorare ulteriormente. Quando confrontiamo i numeri con gli altri club siamo molto indietro, questa è una grande area di crescita. Va implementata la tecnologia nel nuovo stadio, questo renderebbe l’intera esperienza dei tifosi molto più ampia e più interattiva”.

Il FPF? È cruciale far crescere le entrate commerciali. Il FFP ha un impatto su tutte le società calcistiche, noi dobbiamo far crescere le entrate commerciali, in particolare per quanto riguarda le partnership”.

"I risultati della squadra? Non possiamo controllare ciò che succede sul campo, ma possiamo controllare tutto quello che sta attorno. Anche la proprietà è consapevole che i ricavi commerciali debbano essere un’area di crescita per il club. Siamo molto lontani agli altri club da questo punto di vista, ma se si guarda all’importanza e alle dimensioni, c’è sicuramente spazio per crescere”.

"Le coppe? Siamo un club globale e abbiamo bisogno di marchi globali per seguire il nostro percorso. Penso che sette vittorie in Champions League parlino da sole e che guardando alla storia la Champions sia l’habitat naturale del Milan. Tornare a partecipare alle competizioni europee su base regolare è senza dubbio una priorità assoluta per il club e questo contribuirà ulteriormente a rafforzare i nostri obiettivi finanziari sia da una prospettiva finanziaria ma anche da una prospettiva commerciale”.

"Il digitale? I grandi marchi stanno spendendo sempre più denaro sulle risorse digitali, gran parte del marketing ora funziona così, se vogliamo attirare alcuni dei più grandi marchi del mondo dobbiamo seguire questa tendenza. Avere una strategia molto chiara è essenziale, è importante avere una nostra app all’altezza, ma non è solo quello, ci siamo legati ad un’azienda come WePlay e ad esempio stiamo iniziando a spingere molto per l’e-commerceo e il ticketing sulla piattaforma digitale. Lo scorso anno abbiamo avuto le presenze più alte allo stadio degli ultimi 10 anni, nonostante questa stagione non stia andando secondo i piani. Questo dimostra che quando inizieremo a promuovere le nostre risorse nell’ambito digitale i risultati arriveranno”.

"I social? Ci stiamo anche concentrando sulla nostra crescita sui social media e su questo stiamo continuando ad investire. Si tratta di mantenere i follower esistenti sui vari canali, aprire nuovi canali come TikTok, ma anche assicurarci di monitorare tutto in modo sistematico perché alla fine i nostri partner guarderanno a questi canali e vedranno quanti follower abbiamo, qual è l’impegno e così via. In sostanza siamo giudicati da questo”.

"Questa è di solito la prima scusa per chi si occupa di marketing, ma penso che la miglior presenza allo stadio degli ultimi 10 anni sia la testimonianza che ancora non tutto è stato completamente esplorato. Non ho voce in capitolo su ciò che sta accadendo in campo, possiamo controllare tutto al di fuori del campo e ci sono molte aree in cui non abbiamo ancora esplorato completamente, dove siamo indietro rispetto ad altri club ma anche rispetto alle nostre aspettative. Quindi questa è un’enorme opportunità. Una volta che tutti questi ricavi saranno esplorati dipenderà dalle prestazioni in campo, ma dove siamo in questo momento ci sono tante opportunità inesplorate e non possiamo incolpare i risultati. Parliamo del livello dei partner e non ci stiamo confrontando solo con il campionato italiano ma con i club più importanti. Osserviamo anche le vendite dell’e-commerce, in termini di vendita al dettaglio e dalla quantità di magliette vendute”.

"Il futuro del Milan? Per quanto riguarda i biglietti avere uno stadio con una capacità vicina ai 80.000 posti è un’enorme opportunità, non solo per i match più importanti ma anche per quelle meno importanti e per far sì che più persone possano visitare San Siro. Guardando agli altri club hanno più punti vendita al dettaglio, quindi ci sono molte opportunità su cui lavorare. Commercialmente saremo incredibilmente occupati nei prossimi 5-10 anni. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo su quali aree dobbiamo concentrarci e abbiamo in atto un progetto chiaro. Non stiamo provando a sistemare tutto in una volta, dovremo andare lentamente e assicurarci di avere solide fondamenta e poi passeremo alla prossimo step. Dovremo andare avanti ed avere un chiaro elenco di priorità è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. È un progetto a lungo termine, ci vorranno diversi anni per farlo bene, ma il vantaggio che abbiamo, oltre ad una forte proprietà, è che abbiamo una chiara filosofia. Abbiamo anche uno stadio in arrivo che lo renderà possibile. E’ un grande vantaggio che renderà il club più attraente per i grandi marchi e che contribuirà anche a trasformare il club, il che potrà portare a maggiori investimento sul lato squadra. Per come la vedo io, ed è uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare questo incarico, è che non credo attualmente ci sia un progetto più attraente ed interessante nel mondo del calcio. Questa club ha una storia enorme e avrà un futuro molto luminoso se riusciremo a lavorare nel modo giusto”.
Lo chiamerò Casper. Ora dopo la mummia Tutanskaron, c'abbiamo pure il fantasma.
 

kipstar

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sarò banale e semplicistico...ma credo che quasi tutto passi dai risultati sportivi e dai giocatori impiegati per raggiungerli. il resto per me viene trainato.....sbaglierò sicuramente ma al momento sono convinto così....
 

Rivera10

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sarò banale e semplicistico...ma credo che quasi tutto passi dai risultati sportivi e dai giocatori impiegati per raggiungerli. il resto per me viene trainato.....sbaglierò sicuramente ma al momento sono convinto così....

A Gazidis non piace questo elemento.
 

Julian4674

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se il proggeto è decennale, i primi 3 se li sono fumati e pure il quarto è ben avviato verso il fallimento, intanto di sponsor nemmeno l'ombra e dalla prossima stagione non avremo neanche top player in squadra, perchè all'unico che c'è non vogliono rinnovare il contratto
e questo parla di tik tok.....vabbeh lasciamo perdere
 

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