Stiamo vivendo la peggiore epoca della Storia?

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Non siamo sicuramente nell'epoca peggiore ma forse è la prima volta che le prospettive future sono peggiori dei tempi passati. Ma magari chi non vive in Occidente la vede in modo diverso.
 

ilPresidente

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Peggio vivere durante la peste descritta da Carlo Maria Cipolla, la peste manzoniana.

poi basta leggere Vico per capire che esistono da sempre corsi e ricorsi storici. Apici e declino, il fondo e la risalita. Noi siamo ora sulla china discendente.

certo é che l’uomo si comporta come il più terribile dei virus e la natura ci sta dimostrando che ci vuole debellare. A ragione. La terra sopravvivrà. É lo stupido radical chic che si estinguerà per primo.
 
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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
Io direi l'epoca con più controsensi e sperequazioni in assoluto. Con le conseguenze devastanti (in ambito sociale e da un punto di vista morale) a cui assistiamo e assisteremo sempre più.
 

Swaitak

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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
gli anni peggiori per noi nati nel dopoguerra sicuramente. La sensazione è che ci avviamo alla fine di un impero come è capitato tante volte nella storia, ancora il punto più basso della faccenda non l'abbiamo raggiunto.
Stavolta sia l'uomo che la natura remano contro
 
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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
Non sarei negativo al 100 % : per tantissimi aspetti oggi è un'epoca migliore ma per altrettanti è un'epoca peggiore.

Di certo stiamo vivendo una fase di grande cambiamento e ne siamo testimoni viventi.

Siamo dentro una grande americanata , un'epoca nella quale tutti hanno una possibilità, tutti hanno la parola e tutti hanno da dire qualcosa.
Questo però genera anche storture e mostri.

Abbiamo messo in discussione le nostre radici e i nostri capisaldi, ognuno va per la vita cercando le proprie certezze ma io credo il popolo vada sempre guidato, educato, controllato da qualcuno che ha qualcosa da dire e da insegnare.

Il palato si abitua al buono, come l'orecchio si abitua al bello.
 
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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
Bastava che parlavi con mia nonna o mio nonno, va tranquillo che questa non è affatto l' epoca peggiore della storia.

Oggi siamo nella bambagia.
La parte "spirituale" di cui parli, mi trova d' accordo, ma è figlia del troppo benessere.
 
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Non siamo sicuramente nell'epoca peggiore ma forse è la prima volta che le prospettive future sono peggiori dei tempi passati. Ma magari chi non vive in Occidente la vede in modo diverso.
Concordo.
Siamo in cima alla parabola, per cui ora c'è solo da scendere.

Ma credere alla "crescita infinita" era roba da scemi.
 

ARKANA

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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
Ne dubito fortemente, preferisco tutta la vita in questa epoca (che sicuramente non è perfetta) piuttosto che in altre del passato dove magari morivi a 25 anni per un raffreddore
 
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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
Capisco la sensazione che provi, io do una spiegazione a tutto ciò che stiamo vivendo ed è il fatto di esserci concentrati tutti sul presente perdendo di vista completamente il futuro.

Facciamo pochi figli, una società che non figlia non ha futuro e di costruire un futuro prospero a livello economico e gradevole dal punto di vista sociale e relazionale non si preoccupa più di tanto. Le comunità scompaiono, siamo in pochi e sempre più soli a causa del progresso tecnologico che è complice nel chiuderci in casa.

Direi che siamo nella migliore delle epoche per potenziale in qualità della vita ma stiamo perdendo la voglia di vigilare sul domani perchè fondamentalmente a tanti non interessa.
 

livestrong

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Il pirata probabilmente vince il duello e rimane in vita, ma non è degno di esserlo.

E questo per la semplice ragione che possiede un'arma che altri hanno costruito per lui. Il pirata la usa e basta, senza sapere quanto ingegno c'è voluto, magari non sa nemmeno quali fenomeni accadono per far sì che il proiettile parta. Il pirata difficilmente costruirà un'arma migliore e non ti insegnerà mai niente se è ubriaco.

Anche il samurai ha un'arma, ma è molto meno sofisticata, non ti permette di colpire a distanza, ed inoltre deve impegnarsi gestendo il suo corpo e la sua intelligenza per renderla efficace. Il samurai può insegnarti molte cose, per esempio ad allenarti e tenerti in forma.

Il pirata sopravvive ma questo non fa di lui una persona migliore.

Spero che il messaggio sia chiaro.
Rispondo in parte anche a @galianivatene ma ragazzi servirebbero delle birre e una serata libera per parlare di questi argomenti.

Ti ho fatto l'esempio del pirata per dire che pure l'ultimo degli stronxi oggi come oggi sta meglio e ha più possibilità del suo antenato di accedere al benessere. Nulla comunque esclude che la pistola la possa impugnare non un pirata ubriaco ma bensì un cecchino. Anche al giorno d'oggi ci sono individualità geniali, è semplicemente cambiata la richiesta: l'ingegneria se vogliamo è forse la suprema forma d'arte, dal punto di vista concettuale.

Personalmente amo la storia, la letteratura, l'arte e la filosofia e provo anche io sofferenza quando penso al punto in cui siamo nell'evoluzione culturale. Rispondere a una domanda come quella del post originale non è facile, a meno di usare dati oggettivi. C'è anche da dire che fino al 1850 in Italia c'era il 90% di analfabetismo, una condizione che per ovvi motivi incatena pesantemente. C'era sicuramente moltissima più intelligenza pratica e meno voglia (e possibilità) di pensare a questioni di lana caprina.

Il tema interessante secondo me è: come stiamo sfruttando il benessere economico che abbiamo raggiunto? Chiaramente l'interesse oggi, almeno in occidente, è rivolto prevalentemente alla soddisfazione di bisogni effimeri individuali. Siamo palesemente vittime del Consumismo di ogni tipo. La storia ci sta insegnando che quando l'essere umano sopravvive senza fatica, se ne sbatte degli altri. In questo senso non sono d'accordo con chi auspica la sparizione della religione, che nasce da atavici sentimenti apotropaici e che ha sempre portato l'uomo a riflettere e acquisire maggiore coscienza di sé e del mondo che lo circonda.
 
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