unbreakable;2338798 ha scritto:
pioli sin dal principio ha sottolineato come ci fossero sette squadre forti..e che la quinta sarebbe stata molto delusa..
questo argomento l'ha detto non so quante volte..
nelle altre squadre trovate dichiarazioni del genere? due si lamentano sempre (i filogobbi gasperini e pirla) e gli altri due stanno zitti per silenzio stampa , però le dichiarazioni sono sempre state andiamo a vincere o andiamo a prenderci il posto champion's..
ovviamente non è solo colpa sua..poi per carità avrà trentamila altri pregi..ma su quell'aspetto mi sono sempre cadute le braccia..un pò comea società che dice che non ha obiettivi..
ormai sono rassegnato ad una partecipazione anonima ad unca mpionato squallido..
Lasciate perdere, è un pretino che dall'anno scorso è entrato in un mood mentale in cui deve semplicemente stare tranquillo che verrà sempre riconfermato, al Milan non ti viene richiesto di andare in Champions ma ti viene chiesto di fare benino, che nessuno si aspetterà mai di entrare in Champions subito, quando le cose andranno male il Maldini di turno andrà a fare i colloqui con i giocatori per tenere tutti sul pezzo mentre il fattore Ibra cercherà di tenere compatto un ambiente molto provinciale in cui il pressapochismo perbenista metterà sempre nelle condizioni peggiori ogni singolo membro di questo gruppo/società.
E' normalissimo che un allenatorino senza personalità viva tranquillo questo periodo, perché sa che nonostante tutto potrà sempre sbagliare, questo finché il baraccone non verrà tirato giù e le "finali" da giocare finiranno.
E' un ambiente tossicissimo che col Milan ha poco a che fare, non si sente la necessità di fare grandi cose ma di fare piccole cose che ovviamente non ti porteranno mai a grandi risultati, figuriamoci ora che stiamo cercando di raggiungere un obbiettivo minimo spacciandolo per una missione eroica, ecco perché siamo finiti, perché si è perso il senso degli obbiettivi, di quello che c'è da fare.
La proprietà è assente, l'allenatore è scarso e il leader è sempre rotto, questi siamo noi oggi.