Adesso è arrivato il momento della verità, prima era tutto un "stanno facendo pure troppo, 0 pressioni, divertiamoci" ora si è tornati sulla terra, prima non c'erano grosse pressioni, si giocava per arrivare quinti-sesti partendo da dietro, nessuno era responsabilizzato a tal punto da sentirsi in dovere di dover dimostrare qualcosa oltre il semplice compitino, pressioni che sono addirittura diminuite da quando è ripartito il calcio pandemico con gli stadi ben chiusi (quindi 0 pressioni dai tifosi allo stadio).
Ecco qual è il problema, non c'è più la minima pressione su nessuno, è come se avessimo già concluso il campionato o volessimo trovare la scusa per ogni mezza partita sbagliata, infortuni, coviddi, titolari che non giocano mai assieme (e titolari che non dovrebbero esserlo), ma signori, come fai a stare al Milan e non sentire la pressione di non poterti rilassare mai e in nessuna partita soprattutto quando vai contro degli scalzacani slavi in 10 uomini?
Quante vite pensavano di avere? credito? per aver fatto cosa? a parte che io odio il fatto di dover giocare sempre con lo stesso modulo in cui dei giocatori non offensivi giocano in attacco e dei giocatori offensivi (i migliori che abbiamo) devono fare la staffetta, questo perché da mesi viviamo una favola dove i problemi vengono creati dall'esterno e non dall'interno, dove il perbenismo di dover far giocare per forza dei giocatori ci ha tolto di mezzo diversi titolari e quello più becero creato da una fascia non meritata nemmeno sul campo ci sta portando a dover scotennare uno come Kjaer per non dover andare a dire al fake capitano di farsi da parte perché non è più cosa, situazione che affonda lui (personalità non da leader, insofferente alle situazioni, divorato da tutto ciò che lo circonda e lo fa sembrare un novellino europeo quale è) e che affonda noi che a quanto pare non possiamo più cambiare nulla perché comandati da un capitano che non ha la personalità per cambiare nulla e che ora in questo mese si gioca la stagione e forse la carriera, perché se parti da una base quasi perfetta devi aspettarti prima o poi di dover cambiare qualcosa per non diventare obsoleto troppo presto, perché così è il calcio e così è lo sport, al Milan non puoi allenare con i bravo bravo o col pensiero di aver fatto tutto perfettamente, perché quando pensi di aver fatto tutto bene ti ritrovi secondo e con due scontri diretti in sequenza che potrebbero bruciarti un anno di progressi in poche settimane di cocciutismo e pressapochismo cosmico.
E io adesso lo voglio vedere Pioli, se ha abbastanza palle per uscirne e per cambiare qualcosa prima di prendere sberle che lo cambieranno in un modo o nell'altro, quella normalità che aveva trovato prima non la riavrà più, non ce l'hanno gli Aversa in provincia e nemmeno gli Italiano, le stagioni evolvono e i giocatori pure, in peggio e in meglio, al Milan non puoi sederti su quanto fatto in passato perché come dimostrano i Galliani e co puoi anche essere il club più forte del mondo ma se non rimani sul pezzo finisci nel baratro nel giro di pochissimo tempo, il Milan purtroppo non è per tutti e prima o poi non basterà nemmeno arrivare quarti ed essere contenti perché il Milan per allora sarà obbligato a trovare un allenatore che non si accontenterà di arrivare quarto pensando di aver fatto un miracolo.. e io Pioli oltre un certo fosso da saltare non ce lo vedo, perché lui ha bisogno di non avere pressioni e di vivere la favola, perché lì ci è arrivato così, in pandemia, con gli stadi vuoti e senza pressioni, il Milan purtroppo non è per tutti e servono profili tosti per gestire quello che è il cambio di marcia necessario per non cadere in stagione in maniera magari banale come contro lo Spezia, quando un Pioli va di overcoaching e pensa troppo qualcosa che va oltre il suo ingegno, quando lui in realtà può praticare turn over ma non può gestire il gruppo in altra maniera, facendo i giusti accorgimenti che non siano in realtà obbligati da infortuni o assenze.
Dico io, per Pioli i problemi ci saranno sempre finché il gruppo sarà al completo, è questa la sbobba da mandare giù, il gruppo al completo e gli accorgimenti necessari, il che fa abbastanza ridere se pensiamo che la pressione maggiore ci sarebbe dovuta essere quando eravamo in emergenza ma le formazioni si facevano da sole, ora che dovremmo sprintare ricadiamo a fondo, nel tentativo di giocare come un anno fa quando l'entusiasmo era diverso e la favola era molto più favola.
E adesso vediamo di che pasta è fatto Pioli, perché Allegri è un nome che potrebbe dare certezze totali senza aver bisogno di parlare di favole o di essere troppo testardo, sono allenatori che badano alla sostanza e non si fanno fare la formazione da Ibra o dal capitone insostituibile.