Ci sarà un enorme ridimensionamento di tutto ciò che gravita intorno allo sport, nella fattispecie al calcio, aver visto milan genoa già orrenda di suo per la prestazione dei nostri con uno stadio vuoto è stato desolante, non c'era niente di ciò che ho sempre amato del calcio professionistico, niente.
Sky verrà finalmente restituita e credo come me lo faranno in tanti, le squadre non prenderanno piu' i soldi dei diritti televisivi o cmq ne prenderanno una parte decisamente inferiore.
Ridimensionamento stipendi, ridimensionamento investimenti, è uno tsunami anzi è un meteorite che si è abbattuto e ha spiattellato tutto.
Ma meno male! Ma davvero volete continuare con un calcio nel quale qualunque diciassettenne con un minimo di talento vero costa 60 milioni (vedere qui
http://www.milanworld.net/milan-camavinga-costa-60-mln-real-pole-vt88715.html#post2047879 )?
Un calcio nel quale possiamo permetterci solo gli scarti degli scarti o superprodigi del campionato polacco presi spendendo una fortuna perché hanno fatto sette partite di fila azzeccate dopo essere arrivati da un campionato di serie Z nel quale segnavano meno di spagnoli mediocrissimi da sempre e a fine carriera andati lì a svernare? Un calcio nel quale forse potremo ambire a vincere uno scudetto tra chissà quanti anni e la Champions salutarla per sempre, visto che, ipotizzando che il Covid non fosse mai esistito, quando e se saremmo arrivati a fatturare 700 milioni, le big europee di oggi sarebbero arrivate a fatturarne 2 miliardi se non di più (con la conseguenza di vedere i segaioli diciottenni di turno, che a livelli alti davvero devono dimostrare ancora tutto, costare 180 milioni invece degli attuali 60)?
Forse questa è l’unica cosa positiva portata dal Covid, perché se dovesse esserci un ridimensionamento generale potremmo probabilmente permetterci giocatori ben più forti.
Noi dobbiamo sfruttare, come iene, questa opportunità, per prendere giocatori che in condizioni normali non avremmo potuto vedere manco nelle figurine Panini, e così quando le cose torneranno alla normalità noi saremo in rampa di lancio con una squadra molto più forte e pronta a rientrare nel giro che conta.
Chi auspica che il calcio non prenda una tranvata colossale nei prossimi due anni auspica la morte definitiva del Milan.
questa roba e' la fine del calcio, per forza di cose NON potranno girare piu gli stessi soldi. Paradossalmente, i piu' penalizzati saranno proprio i calciatori. Io personalmente mi diverto sempre a vedere 22 persone tirare calci a un pallone, sia una partita di eccellenza o di Serie A. Quindi bastera' trovare il modo di farli giocare a porte chiuse o a ingressi ridotti, e a mandare le partite in tv. Noi tifosi ci saremo. Ma gli sponsor? Le Pay TV? Non esiste che metteranno gli stessi soldi, e non esistera' piu' che un ignorantello viziato prenda 30 milioni all'anno per dare due calci a un pallone. Forse non tutto il male viene per nuocere. Egoisticamente, una squadra come il Milan, totalmente fallita dal punto di vista sportivo, di programmazione e finanziario, senza nessun futuro, ha solo da guardagnarci da questa situazione.
Ho scritto il mio commento prima di leggere il tuo, altrimenti mi sarei limitato a quotarti. Concordo al 10.000%. Ragazzi, Sheva, lo ricordo sempre, passò al Chelsea per 45 milioni nel 2006, ed era considerato il più forte attaccante del mondo perché Ronaldo portoghese era troppo giovane e quello brasiliano era calato enormemente, e nessuno immaginava il declino al quale Sheva sarebbe andato incontro da lì a poco. Oggi un Piatek, che non vale un’unghia incarnita di Hubner, costa 35 milioni. In pratica oggi uno scarpone qualsiasi che fa cinque partite buone costa non tanto meno di quello che 14 anni fa costava un supermegatoplayer che si confermava ai massimi livelli da sette anni.
Noi non abbiamo speranze di rinascita se il sistema non si “ferma” un attimo, lasciandoci recuperare. Siamo stati distrutti da Belluccone, e come risultato siamo forse l’unica squadra europea ad avere lo stesso fatturato del 2005, con la differenza che con gli stessi soldi coi quali nel 2005 compravi una superstar oggi compri un bidone o comunque una giovane promessa che non sai se, e quando, farà mai la differenza.
Con queste premesse, senza un qualcosa che sparigli le carte in tavola e abbassi drasticamente stipendi e valore dei cartellini, abbiamo zero speranze. Se Belluccone non ci avesse distrutto con la violenza di 10 Calciopoli rubentine (perché questo ha fatto) oggi saremmo in una situazione ben diversa, con un fatturato da 600/700 milioni (lo stesso vale per l’Inda, anche se Moratti a differenza di Belluccone ha limitato i danni) , ma non lo siamo, quindi o qualcosa spariglia le carte oppure prepariamoci a vedere per chissà quanti anni la maglia del Milan insozzata da gente che dovrebbe al massimo indossare quella del Sassuolo.