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Purtroppo Conte con la nostra dirigenza non reggerebbe nemmeno un minuto.Sempre la solita cantilena, ok, ma non ci sono alternative. E lo diciamo non da ieri, ma da anni. Dopo una stagione del Milan, e con la "fortuna" di non avere le coppe, qualsiasi proprietà e dirigenz che non remi contro, andrebbe da Conte e gli offrirebbe un contratto alle cifre che chiede. Antonio Conte sta (forse) vincendo lo scudetto con una delle squadre più scarse in vetta di tutta la storia della Serie A. E' l'unico allenatore che potrebbe, forse, riportare il Milan alla dimensione che gli spetta. In Italia. Probabilmente anche con questa rosa piena zeppa di cani e mezze calzette.
Invece si parla di quel bollito di Sarri (esonerato ovunque sia andato) e di Allegri che il meglio lo ha già ampiamente dato. Su De Zerbi, Iraniano e altri cessi simili, invece, meglio stendere un velo pietoso. Sarebbe il canto del cigno definitivo.
Alla prima riunione butta tutto in aria e si dimette.
Da noi arriverà un mezzo allenatore come furono Montella e la buonanima di Sinisa durante la banter era.
Solo che a questo giro devono prendere per forza uno straniero, uno che non sappia in che condizioni siamo e al quale possano ancora rifilare la sola del "siamo il Milan, siamo ambiziosi, vogliamo vincere".
Uno italiano, quotato, che conosce la nostra situazione non ci viene manco morto.
Questa è e sarà per molti anni la nostra realtà.