Mi spiegheresti le motivazioni per entrambi i punti, se ti va?
(Ps. Non è assolutamente polemica o ironia)
L’investimento di Milano prevede che il comune “regali” un pezzo di una delle piú “preziose” cittá europee agli investitori (in cambio solo di oneri di urbanizzazione minimi rispetto al valore di quanto ricevuto). Ergo c’é la fila (si parla di Generali e grosse banche) per entrare nell’operazione e finanziarla anche con costi finanziari bassissimi o nulli in caso di compartecipazione. In un periodo in cui i costi finanziari sono tornati alti, fa tutta la differenza del mondo. A Sesto il ritorno dell’investimento é marginale (altrimenti avrebbero giá lottizzato tutto). Quindi il rischio é che ci sia la necessitá di ricorrere a finanziamenti standard, che ora si pagano un botto, con i relativi oneri finanziari accollati alle societá (Zhang non puó certo coprirli). Quindi ogni euro speso in piú costerá carissimo, quindi si andrá al risparmio.
Relativamente ai minori guadagni le questioni sono molteplici e concatenate. Ne cito alcune:
1) Bisogna ripagare in piú gli oneri finanziari per la costruzione
2) il terreno non é pubblico, va acquistato
3) Se le aziende milanesi avrebbero fatto la fila per posti corporate allo stadio in Milano, ne faranno un pó meno a Sesto (meno appeal, prestigio, squadra meno forte…) Era il grosso dei ricavi, se ne perderá una buona fetta .
4) Dall’indotto dell’area extra stadio si aspettavano 40-50 milioni con un bel pó di utili. Chiunque che é stato venerdí in via Como, a porta Ticinese o a Sesto San Giovanni capisce che l’indotyo a Sesto fará fatica a coprire i costi, forse dati i costi finanziari meglio addirittura rinunciarci.
5) i maggiori costi finanziari porteranno a risparmiare sulla dimensione dello stadio, magari la capienza resterâ di 65k, ma con molti meno posti corporate quindi incassi molto piú bassi.
In sintesi, fare l’impianto Milano in un nuovo quartiere rinnovato (anche la zona del trotto sará rifunzionalizzata), in un terreno “regalato” dal comune era un boccone ambitissimo. Farlo in inciulandia Nowhereland a Sesto in un area che si sta facendo fatica a lottizzare interamente (é tanta in effetti) é un investimento che bisogna vedere se vale davvero la pena fare.
Come detto, forse piuttosto che Sesto conviene addirittura ristrutturare il Meazza con 45-50.000 posti, almeno si salva parte dell’indotto, si assorbe il terreno comunale, i posti corporate andranno a rubissima e non ci sarebbero problemi di finanziamento.
peccato che non si possa partire prima del 2026 e che per 2-3 anni le squadre dovranno giocare ospiti a Bergamo, Monza o Reggio Emilia.
Insomma, comunque la vedi é una soluzione perdente.