Sileri:"Non concordo con questo DPCM"

Milanforever26

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ancora Sileri su Libero con un'intervista molto importante:

"Il 25 marzo 2023, quando sarà finito tutto questo, mi troverà al San Raffaele di Milano, dove ho vinto un concorso del 2016

Zangrillo ha ricevuto critiche da chi non ne capisce.
Io ho avuto il Covid e quando sono stato male io stesso dissi a molti che se qualcosa fosse andato storto il San Raffaele sarebbe stata la sede per il ricovero.
Zangrillo ha usato un'espressione infelice ma molti degli addetti ai lavori hanno capito benissimo che cosa intendesse: che il virus non arrivava più in terapia intensiva.
Ora sì, il virus circola, più persone rischiano di andare in terapia intensiva.
Ma ci sono differenze.
Durante la prima ondata si moriva in casa e il medico arrivava due giorni dopo il decesso.
Ora non è più così


Gli scienziati hanno punti di vista personali differenti ma anche rivalità accese.
Le parole di Zangrillo sono state strumentalizzate.
Mi sembra che a volte molti miei colleghi in camice utilizzino la tv per sfide e scopi personali.
Vado al San Raffaele di Milano perché è l'eccellenza in Italia


io sono per allargare il tavolo del Comitato Tecnico Scientifico e renderne più trasparenti le logiche e le modalità operative.
Mi pare doverosa la trasparenza di questi tempi: non si possono affidare a consulenti di nomina governativa decisioni fondamentali per tutto il Paese.
In terapia intensiva ci sono ancora molti posti e la crescita dei ricoverati non è esponenziale.
Il numero dei positivi è altissimo ma la maggior parte di loro non è malata: bisogna distinguere e non creare inutile terrorismo.
Stiamo paralizzando un Paese in attesa di omologare i test salivari.
Inconcepibile


La prima cosa da fare è aumentare la capacità diagnostica.
Dividiamo la popolazione in tre fasce: basso, medio e alto rischio.
Usiamo il test rapido antigenico per coloro che sono a basso e medio rischio e sottoponiamo solo la terza fascia al tampone; così si riescono a mappare 400mila persone al giorno e non sprechiamo tamponi per soggetti che non essendo contatti stretti non sono a rischio elevato.
È assurdo quello a cui stiamo assistendo, con migliaia di persone che prendono d'assalto i pronto soccorso per sintomi sovrapponibili a quello del Covid, oppure file interminabili per fare un tampone.

Avere più offerta diagnostica più semplice del tampone e fruibile dai medici di medicina generale, nelle farmacie o nel privato e, perché no, anche negli studi dentistici aiuterebbe il sistema in toto”.

Facciamo troppi tamponi alle persone sbagliate
Se io risulto positivo, si può fare il tampone ai miei assistenti, ma non a tutto il piano.
Per gli altri basta un test antigenico rapido o salivare che costa un quinto e hai il risultato in un'ora anziché in cinque giorni.
Con il Covid bisogna agire come con tutte le altre patologie.

Nello screening del cancro del colon si prevede l'esame occulto fecale e solo se questo dà un risultato positivo si procede alla colonscopia

Il vaccino non sarà una cosa rapida.
Servono mesi per produrlo, come avviene per quello influenzale.
E poi ancora non sappiamo quanto in realtà protegge e quali sono i suoi effetti collaterali.

Credo arriverà prima il farmaco rispetto alla profilassi.
Molte terapie le stiamo applicando già.
Confido più di tutte in quella degli anticorpi monoclonali oppure nell'utilizzo di preparati iperimmuni ricavati dal siero dei guariti
".

Pazzesco..leggo discorsi così e poi vedo il governo che come unico approccio ha "chiudiamo tutto"

E la gente dovrebbe stare zitta..
 

Toby rosso nero

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FORSE abbiamo trovato uno ragionevole in tutto il governo
me ne ero accorto già da Giletti che fosse una mela non marcia come gli altri

già che ha detto di non ricandidarsi e di tornare ad un lavoro,visto che lui è uno dei pochi ad averlo,fa capire che non sia uno che vuole campare di politica

E' uno dei pochi a ragionare con la testa e non con la colla al sedere (poi che si dimetta è ovviamente troppo anche per lui :asd:)
Lo dicevo tanti mesi fa in tempi non sospetti, nonostante il mo odio grillino, che Sileri mi sembrava l'unico ragionevole e con la testa libera dagli ottusismi cinquestelle.
Ci sono i post a dimostrarlo.
 

Ringhio8

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ancora Sileri su Libero con un'intervista molto importante:

"Il 25 marzo 2023, quando sarà finito tutto questo, mi troverà al San Raffaele di Milano, dove ho vinto un concorso del 2016

Zangrillo ha ricevuto critiche da chi non ne capisce.
Io ho avuto il Covid e quando sono stato male io stesso dissi a molti che se qualcosa fosse andato storto il San Raffaele sarebbe stata la sede per il ricovero.
Zangrillo ha usato un'espressione infelice ma molti degli addetti ai lavori hanno capito benissimo che cosa intendesse: che il virus non arrivava più in terapia intensiva.
Ora sì, il virus circola, più persone rischiano di andare in terapia intensiva.
Ma ci sono differenze.
Durante la prima ondata si moriva in casa e il medico arrivava due giorni dopo il decesso.
Ora non è più così


Gli scienziati hanno punti di vista personali differenti ma anche rivalità accese.
Le parole di Zangrillo sono state strumentalizzate.
Mi sembra che a volte molti miei colleghi in camice utilizzino la tv per sfide e scopi personali.
Vado al San Raffaele di Milano perché è l'eccellenza in Italia


io sono per allargare il tavolo del Comitato Tecnico Scientifico e renderne più trasparenti le logiche e le modalità operative.
Mi pare doverosa la trasparenza di questi tempi: non si possono affidare a consulenti di nomina governativa decisioni fondamentali per tutto il Paese.
In terapia intensiva ci sono ancora molti posti e la crescita dei ricoverati non è esponenziale.
Il numero dei positivi è altissimo ma la maggior parte di loro non è malata: bisogna distinguere e non creare inutile terrorismo.
Stiamo paralizzando un Paese in attesa di omologare i test salivari.
Inconcepibile


La prima cosa da fare è aumentare la capacità diagnostica.
Dividiamo la popolazione in tre fasce: basso, medio e alto rischio.
Usiamo il test rapido antigenico per coloro che sono a basso e medio rischio e sottoponiamo solo la terza fascia al tampone; così si riescono a mappare 400mila persone al giorno e non sprechiamo tamponi per soggetti che non essendo contatti stretti non sono a rischio elevato.
È assurdo quello a cui stiamo assistendo, con migliaia di persone che prendono d'assalto i pronto soccorso per sintomi sovrapponibili a quello del Covid, oppure file interminabili per fare un tampone.

Avere più offerta diagnostica più semplice del tampone e fruibile dai medici di medicina generale, nelle farmacie o nel privato e, perché no, anche negli studi dentistici aiuterebbe il sistema in toto”.

Facciamo troppi tamponi alle persone sbagliate
Se io risulto positivo, si può fare il tampone ai miei assistenti, ma non a tutto il piano.
Per gli altri basta un test antigenico rapido o salivare che costa un quinto e hai il risultato in un'ora anziché in cinque giorni.
Con il Covid bisogna agire come con tutte le altre patologie.

Nello screening del cancro del colon si prevede l'esame occulto fecale e solo se questo dà un risultato positivo si procede alla colonscopia

Il vaccino non sarà una cosa rapida.
Servono mesi per produrlo, come avviene per quello influenzale.
E poi ancora non sappiamo quanto in realtà protegge e quali sono i suoi effetti collaterali.

Credo arriverà prima il farmaco rispetto alla profilassi.
Molte terapie le stiamo applicando già.
Confido più di tutte in quella degli anticorpi monoclonali oppure nell'utilizzo di preparati iperimmuni ricavati dal siero dei guariti
".

Qualche settimana fa in molti parlavano bene di questo Sileri, immagino che dopo questa diventrà ciraltano, negazionista e fascista. L'ho sentito qualche volta parlare ed almeno è piacevole ascoltarlo, pacato e abbastanza chiaro anche per gli ignoranti come me. L'opposto di sburioni, Galli e altri attori.
 
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Il viceministro Sileri ad Agorà su rai3:

"Ho sempre pensato che, laddove c'è un protocollo e laddove il protocollo viene rispettato con rigore e severità, il rischio di contagio è estremamente basso.
Non sono pienamente d'accordo anche se poi la decisione viene presa sui dati, guidata da un Comitato tecnico scientifico

Non ha senso chiudere a caso,le chiusure andrebbero definite in base ai dati relativi all'andamento dei contagi nei vari luoghi di aggregazione.

I dati dovrebbero essere in possesso chiaramente del Cts
Andrebbero analizzati per ogni tipo di categoria, dal trasporto alle palestre ai ristoranti, e in base ai dati, laddove vi è un rischio di contagio documentato, lì è chiaro che serve una chiusura

Sono molto più preoccupato dei contagi che avvengono in ambito familiare, è quello il vero problema"



ancora Sileri su Libero con un'intervista molto importante:

"Il 25 marzo 2023, quando sarà finito tutto questo, mi troverà al San Raffaele di Milano, dove ho vinto un concorso del 2016

Zangrillo ha ricevuto critiche da chi non ne capisce.
Io ho avuto il Covid e quando sono stato male io stesso dissi a molti che se qualcosa fosse andato storto il San Raffaele sarebbe stata la sede per il ricovero.
Zangrillo ha usato un'espressione infelice ma molti degli addetti ai lavori hanno capito benissimo che cosa intendesse: che il virus non arrivava più in terapia intensiva.
Ora sì, il virus circola, più persone rischiano di andare in terapia intensiva.
Ma ci sono differenze.
Durante la prima ondata si moriva in casa e il medico arrivava due giorni dopo il decesso.
Ora non è più così


Gli scienziati hanno punti di vista personali differenti ma anche rivalità accese.
Le parole di Zangrillo sono state strumentalizzate.
Mi sembra che a volte molti miei colleghi in camice utilizzino la tv per sfide e scopi personali.
Vado al San Raffaele di Milano perché è l'eccellenza in Italia


io sono per allargare il tavolo del Comitato Tecnico Scientifico e renderne più trasparenti le logiche e le modalità operative.
Mi pare doverosa la trasparenza di questi tempi: non si possono affidare a consulenti di nomina governativa decisioni fondamentali per tutto il Paese.
In terapia intensiva ci sono ancora molti posti e la crescita dei ricoverati non è esponenziale.
Il numero dei positivi è altissimo ma la maggior parte di loro non è malata: bisogna distinguere e non creare inutile terrorismo.
Stiamo paralizzando un Paese in attesa di omologare i test salivari.
Inconcepibile


La prima cosa da fare è aumentare la capacità diagnostica.
Dividiamo la popolazione in tre fasce: basso, medio e alto rischio.
Usiamo il test rapido antigenico per coloro che sono a basso e medio rischio e sottoponiamo solo la terza fascia al tampone; così si riescono a mappare 400mila persone al giorno e non sprechiamo tamponi per soggetti che non essendo contatti stretti non sono a rischio elevato.
È assurdo quello a cui stiamo assistendo, con migliaia di persone che prendono d'assalto i pronto soccorso per sintomi sovrapponibili a quello del Covid, oppure file interminabili per fare un tampone.

Avere più offerta diagnostica più semplice del tampone e fruibile dai medici di medicina generale, nelle farmacie o nel privato e, perché no, anche negli studi dentistici aiuterebbe il sistema in toto”.

Facciamo troppi tamponi alle persone sbagliate
Se io risulto positivo, si può fare il tampone ai miei assistenti, ma non a tutto il piano.
Per gli altri basta un test antigenico rapido o salivare che costa un quinto e hai il risultato in un'ora anziché in cinque giorni.
Con il Covid bisogna agire come con tutte le altre patologie.

Nello screening del cancro del colon si prevede l'esame occulto fecale e solo se questo dà un risultato positivo si procede alla colonscopia

Il vaccino non sarà una cosa rapida.
Servono mesi per produrlo, come avviene per quello influenzale.
E poi ancora non sappiamo quanto in realtà protegge e quali sono i suoi effetti collaterali.

Credo arriverà prima il farmaco rispetto alla profilassi.
Molte terapie le stiamo applicando già.
Confido più di tutte in quella degli anticorpi monoclonali oppure nell'utilizzo di preparati iperimmuni ricavati dal siero dei guariti
".

in tutto sto papiro vedo una ricerca al consenso. adesso va così.
quelli che parlano dei posti in TI ne parlano come se finirci sia l'obiettivo e non il rimedio. facciamo 60M di terapie intensive così è risolto tutto.

è interessante la parte sui test rapidi e salivari. se ci sono sarebbe giusto fare così.
 
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Qualche settimana fa in molti parlavano bene di questo Sileri, immagino che dopo questa diventrà ciraltano, negazionista e fascista. L'ho sentito qualche volta parlare ed almeno è piacevole ascoltarlo, pacato e abbastanza chiaro anche per gli ignoranti come me. L'opposto di sburioni, Galli e altri attori.

Ovviamente
Ora vedrai il tenore di certi commenti...
Vuole consensi ed è già poco credibile...
Su certe cose non saremo mai tutti d’accordo
 

Milanforever26

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E pensa che c’è gente che va dietro al governo e urla chiudiamo tutto è troppo tardi...
Questo fa impazzire

Io in primavera ero concorde con le chiusure, ma lì si era stati presi in contropiede, non avevamo metodo, non avevamo mascherine!!

Mi viene il vomito pensare che 6 mesi dopo l'approccio sia il medesimo, ma che hanno fatto da Maggio a Ottobre?
Lo sapevamo della seconda ondata..eppure siamo ancora qui senza aver messo in campo misure adeguate e si scarica tutto sulle stesse categorie già martoriate dalla precedente ondata e che stavano per risollevarsi un po', dopo aver oltretutto affrontato spese per adeguarsi...mi scusino gli amici del turismo se dico che loro ahimé li do per persi, nel senso che lì davvero puoi farci poco, è chiaro che la gente voglia di viaggiare ne ha ZERO in questo momento, basta solo aver dovuto prendere un aereo per farsi passare la voglia..
Ma la ristorazione stava almeno provando a sopravvivere...adesso li seppelliamo..trovo indegno pensare poi che queste attività abbiano anche il divieto di licenziare, immagino il povero ristoratore che deve dare ai suoi 3 camerieri lo stipendio e lui aspetta invece la carità da parte del governo che forse gli "bonificherà" 600 euro...

Oltre che bastonati pure umiliati da questi meschini che non smettono di usare il termine "attività non essenziali" come se il reddito non fosse essenziale per queste persone..vivono di aria forse?..
 

Ringhio8

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Io in primavera ero concorde con le chiusure, ma lì si era stati presi in contropiede, non avevamo metodo, non avevamo mascherine!!

Mi viene il vomito pensare che 6 mesi dopo l'approccio sia il medesimo, ma che hanno fatto da Maggio a Ottobre?
Lo sapevamo della seconda ondata..eppure siamo ancora qui senza aver messo in campo misure adeguate e si scarica tutto sulle stesse categorie già martoriate dalla precedente ondata e che stavano per risollevarsi un po', dopo aver oltretutto affrontato spese per adeguarsi...mi scusino gli amici del turismo se dico che loro ahimé li do per persi, nel senso che lì davvero puoi farci poco, è chiaro che la gente voglia di viaggiare ne ha ZERO in questo momento, basta solo aver dovuto prendere un aereo per farsi passare la voglia..
Ma la ristorazione stava almeno provando a sopravvivere...adesso li seppelliamo..trovo indegno pensare poi che queste attività abbiano anche il divieto di licenziare, immagino il povero ristoratore che deve dare ai suoi 3 camerieri lo stipendio e lui aspetta invece la carità da parte del governo che forse gli "bonificherà" 600 euro...

Oltre che bastonati pure umiliati da questi meschini che non smettono di usare il termine "attività non essenziali" come se il reddito non fosse essenziale per queste persone..vivono di aria forse?..

Se ascolti speranza lui non duce "attività non essenziali" ma superflue. Poi la gente si incaxa ed é pure cattiva
 
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