Siamo stati arroganti nelle ambizioni?

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Forse è riduttivo e approssimativo fare di queste valutazioni ma è una domanda che mi pongo da giorni : non è che forse siamo stati troppo arroganti nelle ambizioni tecnico/tattiche?

Il milan di Pioli nasce col 4-2-3-1 con Calha centrocampista avanzato e in due anni centriamo prima una miracolosa qualificazione all'EL, l'anno della ripresa post-lockdown, giusto per capirci , e poi un secondo posto alle spalle dell'inter dopo esser stati in vetta per 22 giornate e addirittura campioni d'inverno.

L'anno dopo arriva lo scudetto e arriva nonostante la perdita a zero del nostro centrocampista equilibratore per eccellenza, appunto il turco.
Giochiamo molte partite con Diaz trequartista ma il mister non si fa scrupoli ad utilizzare nel ruolo nei momenti di difficoltà anche Kessie o addirittura Krunic.
Emblematica la cavalcata finale che ci porta a un clamoroso scudetto : il derby lo ribaltiamo col subentrante Diaz che spariglia le carte sulla trequarti ma la parte finale della stagione ce la giochiamo puntando sulla solidità centrale e quindi accantoniamo il troppo spesso evanescente e fumoso trequartista spagnolo per puntare sull'utile e difensivo Krunic.
Il bosniaco non fa certo brillare gli occhi ma è la chiave giusta per coprire le scorribande dei nostri uomini migliori : Theo,Leao,Tonali,Giroud.

Sostanzialmente vinciamo lo scudetto serrando le due linee di centrocampo e difesa, delle volte anche abbassandoci , e il tutto per ridurre al minimo ogni errore e poi andare in gol alla prima mezza occasione, grazie alla fantastica gamba e potenza dei nostri trascinatori.
La prima impostazione passa praticamente dai piedi di Maignan con Tomori e Kalulu larghi e i terzini più alti.
E' sostanzialmente Maignan che crea la prima superiorità numerica costringendo gli avversari a una scelta o una scalata e su questa strategia troviamo spesso l'uomo libero in mezzo il campo .

Arriva Giugno e viviamo il più demenziale mese che un tifoso possa mai vivere : freschi di scudetto, i due artefici della costruzione della rosa, Maldini e Massara (senza scordare mai Moncada) si vedono costretti a trattare fino all'ultimo giorno utile un rinnovo che nessuno avrebbe mai messo in discussione.
Di cosa si è parlato in quelle negoziazioni non lo abbiamo mai saputo ma forse da li la nostra stagione ha preso una brutta piega.


Dal mercato poi arriva quello che non ti aspetti perchè le scelte e le decisioni spiazzano non poco.

Il milan per tutto il campionato ha palesato grossi limiti di qualità negli ultimi 25 metri e infatti vinciamo grazie alla miglior difesa ma di certo non brilliamo nella fase realizzativa.

E qua arriviamo allo snodo cruciale : ci presentiamo ai nastri di partenza con un kessie in meno ma con l'ambizione di essere padroni del gioco e del campo, queste le testuali parole di mister Pioli.
Via quindi il centrocampista equilibratore dentro il 10.
Giochiamo praticamente sempre con Diaz o Cdk trequartista, tranne rarissime occasioni, Milan-Juve(3 cc con Diaz in fascia) e Verona-Milan(Diaz + Adli).

Il resto è storia : non troviamo mai la nostra identità ma siamo sempre ad inseguire risultato, avversari, rivali.
Un cammino terribile nel quale per ogni cosa buona ne facciamo 2 sbagliate.

Mi rendo conto il calcio è un gioco di squadra e forse è pure riduttivo trovare la causa di tutti i mali ma io credo questo sia stato uno snodo fondamentale delle nostre sventure.
Lo scorso anno è vero che dopo ogni difficoltà il milan reagiva , come è vero che chi subentrava faceva incredibilmente il suo ma tutto ci riusciva perchè eravamo squadra nell'accezione del termine.
Eravamo vicini, stretti, compatti, coesi e ogni giocatore era pronto ad aiutare il compagno e cosi anche Gabbia anzichè Krunic riuscivano a tirare fuori la prestazione.
Ma quello era innanzitutto un Milan umile che se c'era da abbassarsi, sudare e giocare di ripartenza non si faceva scrupoli.
Ricordo ad esempio la vittoria di Verona(2 anni fa),quella in casa contro la Roma, di Empoli e di Sassuolo l'anno prima(gol lampo di Leao) , tutte partite nelle quali ci si dava per morti dopo la scoppola delle giornata precedente e tutte partite nelle quali il gruppo tirava fuori orgoglio, impeto, senso di appartenenza, voglia.


Quest'anno Pioli si è inventato di tutto per raddrizzare la barca ma mai ha rispolverato il modulo dello scudetto negli uomini, ancor prima che nei numeri. Perchè il modulo lo fanno gli uomini, mai il contrario.
Perchè?
Cosa ne pensate?
Io credo nella vita servano idee e coraggio ma delle volte anche cambiare idea è segno di intelligenza.
Questo milan non può dominare campo e gioco con questi interpreti ma potrebbe comunque fare molto molto meglio.
Il nostro gioco oggi è irriconoscibile e perfino le nostre peculiarità sono ormai sparite.
Eravamo la squadra con più gamba e intensità, la perdita delle certezze ha svuotato la nostra testa e di conseguenza le gambe.
La sconfitta è come un tarlo e oggi dobbiamo combattere questo tarlo.
 
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Abbiamo giocato 2 partite degne del Milan dello scorso anno (contro napoli e inter), quindi giochiamo di melma oltre 6 mesi, escluso forse il 2-0 alla Juve. La squadra ripeto, nonostante abbia limiti, non può giocare così. E' ridicolo. Il mercato è stato pessimo ma non può giustificare un rendimento simile in campionato e il tutto va al di là dell'aspetto puramento tattico. Ora il mese di Aprile ci metterà di fronte più di una volta alla squadra padrona della serie A. Lì si deciderà gran parte della stagione ahinoi...
 

gabri65

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Forse è riduttivo e approssimativo fare di queste valutazioni ma è una domanda che mi pongo da giorni : non è che forse siamo stati troppo arroganti nelle ambizioni tecnico/tattiche?

Il milan di Pioli nasce col 4-2-3-1 con Calha centrocampista avanzato e in due anni centriamo prima una miracolosa qualificazione all'EL, l'anno della ripresa post-lockdown, giusto per capirci , e poi un secondo posto alle spalle dell'inter dopo esser stati in vetta per 22 giornate e addirittura campioni d'inverno.

L'anno dopo arriva lo scudetto e arriva nonostante la perdita a zero del nostro centrocampista equilibratore per eccellenza, appunto il turco.
Giochiamo molte partite con Diaz trequartista ma il mister non si fa scrupoli ad utilizzare nel ruolo nei momenti di difficoltà anche Kessie o addirittura Krunic.
Emblematica la cavalcata finale che ci porta a un clamoroso scudetto : il derby lo ribaltiamo col subentrante Diaz che spariglia le carte sulla trequarti ma la parte finale della stagione ce la giochiamo puntando sulla solidità centrale e quindi accantoniamo il troppo spesso evanescente e fumoso trequartista spagnolo per puntare sull'utile e difensivo Krunic.
Il bosniaco non fa certo brillare gli occhi ma è la chiave giusta per coprire le scorribande dei nostri uomini migliori : Theo,Leao,Tonali,Giroud.

Sostanzialmente vinciamo lo scudetto serrando le due linee di centrocampo e difesa, delle volte anche abbassandoci , e il tutto per ridurre al minimo ogni errore e poi andare in gol alla prima mezza occasione, grazie alla fantastica gamba e potenza dei nostri trascinatori.
La prima impostazione passa praticamente dai piedi di Maignan con Tomori e Kalulu larghi e i terzini più alti.
E' sostanzialmente Maignan che crea la prima superiorità numerica costringendo gli avversari a una scelta o una scalata e su questa strategia troviamo spesso l'uomo libero in mezzo il campo .

Arriva Giugno e viviamo il più demenziale mese che un tifoso possa mai vivere : freschi di scudetto, i due artefici della costruzione della rosa, Maldini e Massara (senza scordare mai Moncada) si vedono costretti a trattare fino all'ultimo giorno utile un rinnovo che nessuno avrebbe mai messo in discussione.
Di cosa si è parlato in quelle negoziazioni non lo abbiamo mai saputo ma forse da li la nostra stagione ha preso una brutta piega.


Dal mercato poi arriva quello che non ti aspetti perchè le scelte e le decisioni spiazzano non poco.

Il milan per tutto il campionato ha palesato grossi limiti di qualità negli ultimi 25 metri e infatti vinciamo grazie alla miglior difesa ma di certo non brilliamo nella fase realizzativa.

E qua arriviamo allo snodo cruciale : ci presentiamo ai nastri di partenza con un kessie in meno ma con l'ambizione di essere padroni del gioco e del campo, queste le testuali parole di mister Pioli.
Via quindi il centrocampista equilibratore dentro il 10.
Giochiamo praticamente sempre con Diaz o Cdk trequartista, tranne rarissime occasioni, Milan-Juve(3 cc con Diaz in fascia) e Verona-Milan(Diaz + Adli).

Il resto è storia : non troviamo mai la nostra identità ma siamo sempre ad inseguire risultato, avversari, rivali.
Un cammino terribile nel quale per ogni cosa buona ne facciamo 2 sbagliate.

Mi rendo conto il calcio è un gioco di squadra e forse è pure riduttivo trovare la causa di tutti i mali ma io credo questo sia stato uno snodo fondamentale delle nostre sventure.
Lo scorso anno è vero che dopo ogni difficoltà il milan reagiva , come è vero che chi subentrava faceva incredibilmente il suo ma tutto ci riusciva perchè eravamo squadra nell'accezione del termine.
Eravamo vicini, stretti, compatti, coesi e ogni giocatore era pronto ad aiutare il compagno e cosi anche Gabbia anzichè Krunic riuscivano a tirare fuori la prestazione.
Ma quello era innanzitutto un Milan umile che se c'era da abbassarsi, sudare e giocare di ripartenza non si faceva scrupoli.
Ricordo ad esempio la vittoria di Verona(2 anni fa),quella in casa contro la Roma, di Empoli e di Sassuolo l'anno prima(gol lampo di Leao) , tutte partite nelle quali ci si dava per morti dopo la scoppola delle giornata precedente e tutte partite nelle quali il gruppo tirava fuori orgoglio, impeto, senso di appartenenza, voglia.


Quest'anno Pioli si è inventato di tutto per raddrizzare la barca ma mai ha rispolverato il modulo dello scudetto negli uomini, ancor prima che nei numeri. Perchè il modulo lo fanno gli uomini, mai il contrario.
Perchè?
Cosa ne pensate?
Io credo nella vita servano idee e coraggio ma delle volte anche cambiare idea è segno di intelligenza.
Questo milan non può dominare campo e gioco con questi interpreti ma potrebbe comunque fare molto molto meglio.
Il nostro gioco oggi è irriconoscibile e perfino le nostre peculiarità sono ormai sparite.
Eravamo la squadra con più gamba e intensità, la perdita delle certezze ha svuotato la nostra testa e di conseguenza le gambe.
La sconfitta è come un tarlo e oggi dobbiamo combattere questo tarlo.

Di Kessie non ne voglio più parlare, perché l'ho appena fatto. Del turco mi viene il vomito solo a nominarlo, tre partite in croce giocate decentemente, abbiamo vinto lo scudetto proprio perché se ne è andato.

Mi secca dirlo, ma Paolo ha sbagliato il mercato clamorosamente.

Premesso che io le colpe le addosso comunque tutte alla non-proprietà, Paolo ha sbagliato ad insistere su CDK. Era una ghiotta occasione, lo riconosco, un ragazzo in rampa di lancio che desiderava venire al Milan.

Ma prima doveva essere sistemato il discorso a centrocampo. Non so se Vranckx è stato preso in quell'ottica, ma allora c'è qualcosa che non quadra perché sia lui che Adli fanno da soprammobili.

Poi prendere Origi. Ma dai, ma che si va veramente a prendere un panchinaro che non segna, pure mezzo rotto, avendo già due pensionati in squadra ? E dire che amo Giroud, eh, ma prendere un attaccante solo perché a parametro zero, e poi dargli milioni di stipendio, mi sembra veramente da fessi non del mestiere.

Mah, io sono un Maldiniano, ma onestamente certe scelte le boccio su tutta la linea.

Poi basta con questa batteria di trequartisti, abbiamo già visto (anche ai tempi dello scudetto) che non gira se non sono tutti e tre perfettamente overperformanti. E' da secoli che dico che dobbiamo giocare con il 442, ma niente, nemmeno a parlarne.
 
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Ho fatto la stessa identica considerazione con un amico l'altra sera. Io in Pioli vedo la paura di deludere Maldini che ha dato il chiaro input la scorsa estate di aumentare qualità e padronanza del gioco anche a costo di subire qualcosina in più per costruire un identità europea... preferisce naufragare cercando alternative piuttosto che dover ammettere che ha fallito e la fiducia della dirigenza è stata malriposta e il rinnovo un errore tragico.

Alla fine a ben vedere tolto il "palla a Leao che qualcosa inventa" dobbiamo ammettere che da quando è partito il kebabbaro in poi abbiam giocato più a football americano che a calcio.
 
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Forse è riduttivo e approssimativo fare di queste valutazioni ma è una domanda che mi pongo da giorni : non è che forse siamo stati troppo arroganti nelle ambizioni tecnico/tattiche?

Il milan di Pioli nasce col 4-2-3-1 con Calha centrocampista avanzato e in due anni centriamo prima una miracolosa qualificazione all'EL, l'anno della ripresa post-lockdown, giusto per capirci , e poi un secondo posto alle spalle dell'inter dopo esser stati in vetta per 22 giornate e addirittura campioni d'inverno.

L'anno dopo arriva lo scudetto e arriva nonostante la perdita a zero del nostro centrocampista equilibratore per eccellenza, appunto il turco.
Giochiamo molte partite con Diaz trequartista ma il mister non si fa scrupoli ad utilizzare nel ruolo nei momenti di difficoltà anche Kessie o addirittura Krunic.
Emblematica la cavalcata finale che ci porta a un clamoroso scudetto : il derby lo ribaltiamo col subentrante Diaz che spariglia le carte sulla trequarti ma la parte finale della stagione ce la giochiamo puntando sulla solidità centrale e quindi accantoniamo il troppo spesso evanescente e fumoso trequartista spagnolo per puntare sull'utile e difensivo Krunic.
Il bosniaco non fa certo brillare gli occhi ma è la chiave giusta per coprire le scorribande dei nostri uomini migliori : Theo,Leao,Tonali,Giroud.

Sostanzialmente vinciamo lo scudetto serrando le due linee di centrocampo e difesa, delle volte anche abbassandoci , e il tutto per ridurre al minimo ogni errore e poi andare in gol alla prima mezza occasione, grazie alla fantastica gamba e potenza dei nostri trascinatori.
La prima impostazione passa praticamente dai piedi di Maignan con Tomori e Kalulu larghi e i terzini più alti.
E' sostanzialmente Maignan che crea la prima superiorità numerica costringendo gli avversari a una scelta o una scalata e su questa strategia troviamo spesso l'uomo libero in mezzo il campo .

Arriva Giugno e viviamo il più demenziale mese che un tifoso possa mai vivere : freschi di scudetto, i due artefici della costruzione della rosa, Maldini e Massara (senza scordare mai Moncada) si vedono costretti a trattare fino all'ultimo giorno utile un rinnovo che nessuno avrebbe mai messo in discussione.
Di cosa si è parlato in quelle negoziazioni non lo abbiamo mai saputo ma forse da li la nostra stagione ha preso una brutta piega.


Dal mercato poi arriva quello che non ti aspetti perchè le scelte e le decisioni spiazzano non poco.

Il milan per tutto il campionato ha palesato grossi limiti di qualità negli ultimi 25 metri e infatti vinciamo grazie alla miglior difesa ma di certo non brilliamo nella fase realizzativa.

E qua arriviamo allo snodo cruciale : ci presentiamo ai nastri di partenza con un kessie in meno ma con l'ambizione di essere padroni del gioco e del campo, queste le testuali parole di mister Pioli.
Via quindi il centrocampista equilibratore dentro il 10.
Giochiamo praticamente sempre con Diaz o Cdk trequartista, tranne rarissime occasioni, Milan-Juve(3 cc con Diaz in fascia) e Verona-Milan(Diaz + Adli).

Il resto è storia : non troviamo mai la nostra identità ma siamo sempre ad inseguire risultato, avversari, rivali.
Un cammino terribile nel quale per ogni cosa buona ne facciamo 2 sbagliate.

Mi rendo conto il calcio è un gioco di squadra e forse è pure riduttivo trovare la causa di tutti i mali ma io credo questo sia stato uno snodo fondamentale delle nostre sventure.
Lo scorso anno è vero che dopo ogni difficoltà il milan reagiva , come è vero che chi subentrava faceva incredibilmente il suo ma tutto ci riusciva perchè eravamo squadra nell'accezione del termine.
Eravamo vicini, stretti, compatti, coesi e ogni giocatore era pronto ad aiutare il compagno e cosi anche Gabbia anzichè Krunic riuscivano a tirare fuori la prestazione.
Ma quello era innanzitutto un Milan umile che se c'era da abbassarsi, sudare e giocare di ripartenza non si faceva scrupoli.
Ricordo ad esempio la vittoria di Verona(2 anni fa),quella in casa contro la Roma, di Empoli e di Sassuolo l'anno prima(gol lampo di Leao) , tutte partite nelle quali ci si dava per morti dopo la scoppola delle giornata precedente e tutte partite nelle quali il gruppo tirava fuori orgoglio, impeto, senso di appartenenza, voglia.


Quest'anno Pioli si è inventato di tutto per raddrizzare la barca ma mai ha rispolverato il modulo dello scudetto negli uomini, ancor prima che nei numeri. Perchè il modulo lo fanno gli uomini, mai il contrario.
Perchè?
Cosa ne pensate?
Io credo nella vita servano idee e coraggio ma delle volte anche cambiare idea è segno di intelligenza.
Questo milan non può dominare campo e gioco con questi interpreti ma potrebbe comunque fare molto molto meglio.
Il nostro gioco oggi è irriconoscibile e perfino le nostre peculiarità sono ormai sparite.
Eravamo la squadra con più gamba e intensità, la perdita delle certezze ha svuotato la nostra testa e di conseguenza le gambe.
La sconfitta è come un tarlo e oggi dobbiamo combattere questo tarlo.
Non penso siamo stati arroganti.
Budget medio/basso e spesi malissimo.

Non credo per arroganza, è andata cosi.

Come sempre detto, dopo uno scudetto sto zitto.
Siamo ai quarti di CL, quindi sto zitto.

Se non arriviamo nei primi quattro ovviamente c'è da bestemmiare come non ci fosse un domani.
Ma aspetto.
 

Lineker10

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Forse è riduttivo e approssimativo fare di queste valutazioni ma è una domanda che mi pongo da giorni : non è che forse siamo stati troppo arroganti nelle ambizioni tecnico/tattiche?

Il milan di Pioli nasce col 4-2-3-1 con Calha centrocampista avanzato e in due anni centriamo prima una miracolosa qualificazione all'EL, l'anno della ripresa post-lockdown, giusto per capirci , e poi un secondo posto alle spalle dell'inter dopo esser stati in vetta per 22 giornate e addirittura campioni d'inverno.

L'anno dopo arriva lo scudetto e arriva nonostante la perdita a zero del nostro centrocampista equilibratore per eccellenza, appunto il turco.
Giochiamo molte partite con Diaz trequartista ma il mister non si fa scrupoli ad utilizzare nel ruolo nei momenti di difficoltà anche Kessie o addirittura Krunic.
Emblematica la cavalcata finale che ci porta a un clamoroso scudetto : il derby lo ribaltiamo col subentrante Diaz che spariglia le carte sulla trequarti ma la parte finale della stagione ce la giochiamo puntando sulla solidità centrale e quindi accantoniamo il troppo spesso evanescente e fumoso trequartista spagnolo per puntare sull'utile e difensivo Krunic.
Il bosniaco non fa certo brillare gli occhi ma è la chiave giusta per coprire le scorribande dei nostri uomini migliori : Theo,Leao,Tonali,Giroud.

Sostanzialmente vinciamo lo scudetto serrando le due linee di centrocampo e difesa, delle volte anche abbassandoci , e il tutto per ridurre al minimo ogni errore e poi andare in gol alla prima mezza occasione, grazie alla fantastica gamba e potenza dei nostri trascinatori.
La prima impostazione passa praticamente dai piedi di Maignan con Tomori e Kalulu larghi e i terzini più alti.
E' sostanzialmente Maignan che crea la prima superiorità numerica costringendo gli avversari a una scelta o una scalata e su questa strategia troviamo spesso l'uomo libero in mezzo il campo .

Arriva Giugno e viviamo il più demenziale mese che un tifoso possa mai vivere : freschi di scudetto, i due artefici della costruzione della rosa, Maldini e Massara (senza scordare mai Moncada) si vedono costretti a trattare fino all'ultimo giorno utile un rinnovo che nessuno avrebbe mai messo in discussione.
Di cosa si è parlato in quelle negoziazioni non lo abbiamo mai saputo ma forse da li la nostra stagione ha preso una brutta piega.


Dal mercato poi arriva quello che non ti aspetti perchè le scelte e le decisioni spiazzano non poco.

Il milan per tutto il campionato ha palesato grossi limiti di qualità negli ultimi 25 metri e infatti vinciamo grazie alla miglior difesa ma di certo non brilliamo nella fase realizzativa.

E qua arriviamo allo snodo cruciale : ci presentiamo ai nastri di partenza con un kessie in meno ma con l'ambizione di essere padroni del gioco e del campo, queste le testuali parole di mister Pioli.
Via quindi il centrocampista equilibratore dentro il 10.
Giochiamo praticamente sempre con Diaz o Cdk trequartista, tranne rarissime occasioni, Milan-Juve(3 cc con Diaz in fascia) e Verona-Milan(Diaz + Adli).

Il resto è storia : non troviamo mai la nostra identità ma siamo sempre ad inseguire risultato, avversari, rivali.
Un cammino terribile nel quale per ogni cosa buona ne facciamo 2 sbagliate.

Mi rendo conto il calcio è un gioco di squadra e forse è pure riduttivo trovare la causa di tutti i mali ma io credo questo sia stato uno snodo fondamentale delle nostre sventure.
Lo scorso anno è vero che dopo ogni difficoltà il milan reagiva , come è vero che chi subentrava faceva incredibilmente il suo ma tutto ci riusciva perchè eravamo squadra nell'accezione del termine.
Eravamo vicini, stretti, compatti, coesi e ogni giocatore era pronto ad aiutare il compagno e cosi anche Gabbia anzichè Krunic riuscivano a tirare fuori la prestazione.
Ma quello era innanzitutto un Milan umile che se c'era da abbassarsi, sudare e giocare di ripartenza non si faceva scrupoli.
Ricordo ad esempio la vittoria di Verona(2 anni fa),quella in casa contro la Roma, di Empoli e di Sassuolo l'anno prima(gol lampo di Leao) , tutte partite nelle quali ci si dava per morti dopo la scoppola delle giornata precedente e tutte partite nelle quali il gruppo tirava fuori orgoglio, impeto, senso di appartenenza, voglia.


Quest'anno Pioli si è inventato di tutto per raddrizzare la barca ma mai ha rispolverato il modulo dello scudetto negli uomini, ancor prima che nei numeri. Perchè il modulo lo fanno gli uomini, mai il contrario.
Perchè?
Cosa ne pensate?
Io credo nella vita servano idee e coraggio ma delle volte anche cambiare idea è segno di intelligenza.
Questo milan non può dominare campo e gioco con questi interpreti ma potrebbe comunque fare molto molto meglio.
Il nostro gioco oggi è irriconoscibile e perfino le nostre peculiarità sono ormai sparite.
Eravamo la squadra con più gamba e intensità, la perdita delle certezze ha svuotato la nostra testa e di conseguenza le gambe.
La sconfitta è come un tarlo e oggi dobbiamo combattere questo tarlo.
Senza parlare sempre del passato e delle stesse cose, direi che il gruppo, per ragioni di esperienza, non ha retto alle pressioni di una stagione da giocare da campioni e anziche fare il salto di qualità come mi aspettavo è invece imploso, sotto un peso che ancora non è in grado di sostenere.

Le ragioni possono essere la pancia piena, i tanti complimenti, le aspettative, le pressioni, la perdita di alcuni leader dello spogliatoio. Anche la perdita di concorrenza interna, sia per acquisti sbagliati che per il calo di tanti giocatori come Rebic e altri. E' un insieme di cose secondo me.

Comunque al momento siamo una squadra vuota e morta, per come conosco il calcio sarà una via crucis fino a fine stagione e finiremo abbondantemente fuori dalla corsa champions, a meno che non veniamo subito eliminati dalla Champions e ci concentriamo solo sul campionato per le ultime giornate. A quel punto forse, messi nell'angolo, potremmo trovare le energie per mettere insieme un po' di vittorie di fila, come abbiamo saputo fare in passato.

Sono tanti i sintomi. Tanti goal subiti in modo elementare e imbarazzante, poca pochissima fantasia nel creare il gioco, ancora meno disposizione a prendersi le responsabilità in campo. Un indicatore su tutti: ogni volta che andiamo in svantaggio perdiamo sempre, non siamo piu in grado di recuperare una partita, quando invece in passato era una delle nostre qualità essenziali (anche nel girone di andata abbiamo vinto almeno 6 partite in questo modo, le ultime tre prima della sosta tutte vinte nei minuti di recupero). Questo per me è il segno peggiore. Non c'è anima, siamo una squadra vuota e deconcentrata.

A fine anno in ogni caso serve una profonda rivoluzione della rosa.
 
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Il nodo di tutto è un mercato che ha stupito tutti. Non voglio nemmeno parlare dei nomi ma da come è stato impostato. Nella stagione dello scudetto giochiamo la maggior parte delle partite senza un trequartista. Diaz, soprattutto nel girone di ritorno e nella cavalcata scudetto, diventa un panchinaro per Pioli che predilige un centrocampo più muscolare con Kessiè a rinfoltire il centrocampo. Nel frattempo si perde il titolarissimo Kessiè e arrivano tre giocatori con caratteristiche diverse. CDK, dove si investe gran parte del budget, Adlì e se vogliamo anche Pobega, oltre al desaparecidos Vrankx.

Insomma, nel Piolismo, era fondamentale un esterno destro tutta fascia di miglior qualità, oltre a un simil-Kessiè a centrocampo e invece arrivano trequartisti.

Da qui nasce l'idea (opinione maggioritaria qui sul forum) che si va verso un 4-3-2-1/4-3-3 con maggiore fantasia. Magari con un Adlì/Diaz a centrocampo e CDK dietro le punte.

L'idea di Pioli invece non cambia, si rimane fermi sullo stesso modulo ma soprattutto, si estremizza ulteriormente il concetto di gioco verticale/in fascia, rispetto a un gioco di maggiore controllo e orizzontale atteso.

Il resto è storia, dopo un buon inizio la squadra inizia a incepparsi. Dove stanno le colpe non saprei. Il mercato è assolutamente deficitario e Pioli non ha saputo re-inventarsi con i nuovi attori. Dove stanno le maggiori colpe non saprei e ognuno è libero di avere la proprio opinione.
 
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Senza parlare sempre del passato e delle stesse cose, direi che il gruppo, per ragioni di esperienza, non ha retto alle pressioni di una stagione da giocare da campioni e anziche fare il salto di qualità come mi aspettavo è invece imploso, sotto un peso che ancora non è in grado di sostenere.

Le ragioni possono essere la pancia piena, i tanti complimenti, le aspettative, le pressioni, la perdita di alcuni leader dello spogliatoio. Anche la perdita di concorrenza interna, sia per acquisti sbagliati che per il calo di tanti giocatori come Rebic e altri. E' un insieme di cose secondo me.

Comunque al momento siamo una squadra vuota e morta, per come conosco il calcio sarà una via crucis fino a fine stagione e finiremo abbondantemente fuori dalla corsa champions, a meno che non veniamo subito eliminati dalla Champions e ci concentriamo solo sul campionato per le ultime giornate. A quel punto forse, messi nell'angolo, potremmo trovare le energie per mettere insieme un po' di vittorie di fila, come abbiamo saputo fare in passato.

Sono tanti i sintomi. Tanti goal subiti in modo elementare e imbarazzante, poca pochissima fantasia nel creare il gioco, ancora meno disposizione a prendersi le responsabilità in campo. Un indicatore su tutti: ogni volta che andiamo in svantaggio perdiamo sempre, non siamo piu in grado di recuperare una partita, quando invece in passato era una delle nostre qualità essenziali (anche nel girone di andata abbiamo vinto almeno 6 partite in questo modo, le ultime tre prima della sosta tutte vinte nei minuti di recupero). Questo per me è il segno peggiore. Non c'è anima, siamo una squadra vuota e deconcentrata.

A fine anno in ogni caso serve una profonda rivoluzione della rosa.

queste considerazioni sono importanti, e penso che un fattore da non sottovalutare in tal senso sia anche una rosa di oltre 30 giocatori, con esclusioni anche dalla lista Champions. Non ho mai capito il senso dell'avere rose così lunghe, e infatti abbiamo 6-7 giocatori che non vedono praticamente mai il campo. Non aiuta di certo, è ovvio che ci siano malumori e un ambiente dove non si rema tutti dalla stessa parte. Poi possiamo metterci anche le pressioni, mancanza di concentrazione o quello che vogliamo.
 

Lineker10

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queste considerazioni sono importanti, e penso che un fattore da non sottovalutare in tal senso sia anche una rosa di oltre 30 giocatori, con esclusioni anche dalla lista Champions. Non ho mai capito il senso dell'avere rose così lunghe, e infatti abbiamo 6-7 giocatori che non vedono praticamente mai il campo. Non aiuta di certo, è ovvio che ci siano malumori e un ambiente dove non si rema tutti dalla stessa parte. Poi possiamo metterci anche le pressioni, mancanza di concentrazione o quello che vogliamo.
Concordo. Penso che nell'anno del Mondiale si sia pensato a costruire una rosa lunga prevedendo tanti infortuni (che in effetti ci sono stati). Pero alla luce dei fatti mi sa che l'errore sia stato di farlo con tanti troppi giovani, giocatori che giocando poco si sono prima depressi poi eclissati.
Penso che sarebbe stato meglio col senno di poi prendere qualche cesso esperto tipo Acerbi, profili comunque da poco (visto il budget) ma pronti per stare in un gruppo a lottarsi il posto e giocare partite di livello con tante pressioni.
Ma è vero che l'avessero fatto in estate sarebbe venuto giu il mondo...

Comunque direi di si, adesso avere una rosa cosi lunga è un problema per assurdo, perchè abbiamo una marea di scontenti che possiamo immaginare quanto entusiasmo mettano negli allenamenti, anche in base alle prestazioni che poi vediamo in campo.
 
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