Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 11 aprile, la Serie ha un piano per la ripartenza del campionato: a fine aprile le visite mediche ai giocatori. Dall'inizio di maggio la ripresa degli allenamenti per poi ripartire il 30 maggio o il 2 giugno.
Il Governo ha fatto capire se l'indice dei contagi si abbasserà quasi a zero, maggio potrebbe diventare il mese della ripartenza della Serie A.
Io credo che il calcio rischi di morire proprio per tutte le forme di pagamento col 'pagherò', tipo i prestiti con obblighi che servono solo a nascondere la polvere sotto al tappeto dei bilanci.
Le società oggi sono sull'orlo del baratro proprio perchè la crisi ha tolto loro le entrate e non sanno come affrontare il prossimo presente e il futuro.
Le società calcistiche non dovrebbero mai fare piani su soldi che arriveranno o su competizioni che giocheranno, si parla tanto di fpf quando invece questo sistema è fallimentare e anti-democratico.
Vogliono davvero trasformare il mondo del calcio in iper-professionistico??
Bene, la lancio io una provocazione : consideriamo i calciatori dei professionisti ed eliminiamo totalmente il vincolo che esiste tra tesserato e club.
Un giocatore firma per un club per un anno , due o tre ma alla scadenza è libero di andare dove meglio crede e il club incassa zero da una sua eventuale cessione.
Basta questa sola mossa per far sparire dal calcio tutti i parassiti dei procuratori che questo mondo lo stanno distruggendo, come finirebbe la farsa delle plus valenze.
Se poi si vuole rendere il giochino equilibrato si può mettere un tetto salariale affinchè i big non vadano a finire tutti da una parte ma tutte le realtà possano sognare il campione che trascina la piazza.
Lascerei solo il premio di formazione per chi i ragazzi li forma e li porta su e li mette in condizione di giocare nei professionisti.
Quando vedrò regole del genere allora crederò che si sta lavorando a uno sport inteso come spettacolo, per ora quello che vedo è solo mafia e business.