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Ancora Serginho, all'ennesima intervista. Questa volta ai microfoni di Tuttosport in edicola:"Il BVB? La tifoseria è molto calda. E chiaramente si fa sentire. Ma per il livello odierno dei giocatori rossoneri, credo siano preparati anche per affrontare il muro giallo. Pensi che quando toccò a noi, c’erano tanti calciatori a cui piaceva vivere questi momenti. Per affrontare così non solo i propri avversari sul campo, ma anche per battere il tifo contro. Se poi vinci, fa ancora più piacere».
Che differenza c’è tra giocare a San Siro e contro il muro giallo?
«Pure al Meazza è difficilissimo: i tifosi del Milan si fanno sentire sia nel momento positivo, che in quello negativo. A Dortmund invece fanno più festa, più casino con fumogeni e bandiere gigantesche. Però la passione di entrambe le tifoserie resta enorme, tanto che come non è semplice giocare in casa del Borussia, lo stesso discorso vale per San Siro».
Pioli ieri a Milanello ha fatto allenare i giocatori mentre degli autoparlanti diffondevano i cori del Borussia per preparare i suoi ragazzi alla bolgia che troveranno in Germania.
«Il mister avrà voluto motivare di più la sua squadra, perché tanti ragazzi sono giovani e magari non avranno mai affrontato una tifoseria così calda lontani da San Siro. È una sorta di allerta, ma la motivazione deve esister già nei calciatori. Mi spiego: Se io non sono preparato per giocare una partita così importante, significa che non sono da Milan. Ora è il loro momento, quello ideale per dimostrare le qualità e il loro talento».
Che sensazioni le dà il Milan di quest’anno?
«Tutti parlano dell’1-5 del derby perché si conosce l’importanza di quel match, per la tradizione di Milano, una gara dove ci si aspetta qualcosa di più. Per come è stata persa, vengono dei dubbi. Ma se poi analizziamo l’inizio stagionale dei rossoneri è positivo. Avessero perso contro Bologna o Torino non sarebbe venuto fuori tutto questo casino. Il Milan è un gruppo giovane, il tempo dirà dove i rossoneri potranno arrivare».
La rosa è più europea rispetto allo scorso anno?
«Quella di stasera è già una partita importante: si potrà vedere la qualità rossonera. Nel primo match di Champions la palla non è voluta entrare, ma i rossoneri hanno giocato bene. Speriamo di vincere».
Cosa pensa dei nuovi acquisti?
«A me piace molto Okafor, ha tanti margini di crescita, ma è forte. Reijnders aveva fatto molto bene all’AZ. Pulisic già col Chelsea aveva mostrato doti importanti».
Il Milan può vincere campionato e Champions? O una delle due competizioni?
«In Serie A i rossoneri se la giocano contro Inter e Napoli, mentre in Europa vedo il Milan dietro rispetto a squadre come Real e City. Di certo qui non è il favorito per la vittoria finale».
Che differenza c’è tra giocare a San Siro e contro il muro giallo?
«Pure al Meazza è difficilissimo: i tifosi del Milan si fanno sentire sia nel momento positivo, che in quello negativo. A Dortmund invece fanno più festa, più casino con fumogeni e bandiere gigantesche. Però la passione di entrambe le tifoserie resta enorme, tanto che come non è semplice giocare in casa del Borussia, lo stesso discorso vale per San Siro».
Pioli ieri a Milanello ha fatto allenare i giocatori mentre degli autoparlanti diffondevano i cori del Borussia per preparare i suoi ragazzi alla bolgia che troveranno in Germania.
«Il mister avrà voluto motivare di più la sua squadra, perché tanti ragazzi sono giovani e magari non avranno mai affrontato una tifoseria così calda lontani da San Siro. È una sorta di allerta, ma la motivazione deve esister già nei calciatori. Mi spiego: Se io non sono preparato per giocare una partita così importante, significa che non sono da Milan. Ora è il loro momento, quello ideale per dimostrare le qualità e il loro talento».
Che sensazioni le dà il Milan di quest’anno?
«Tutti parlano dell’1-5 del derby perché si conosce l’importanza di quel match, per la tradizione di Milano, una gara dove ci si aspetta qualcosa di più. Per come è stata persa, vengono dei dubbi. Ma se poi analizziamo l’inizio stagionale dei rossoneri è positivo. Avessero perso contro Bologna o Torino non sarebbe venuto fuori tutto questo casino. Il Milan è un gruppo giovane, il tempo dirà dove i rossoneri potranno arrivare».
La rosa è più europea rispetto allo scorso anno?
«Quella di stasera è già una partita importante: si potrà vedere la qualità rossonera. Nel primo match di Champions la palla non è voluta entrare, ma i rossoneri hanno giocato bene. Speriamo di vincere».
Cosa pensa dei nuovi acquisti?
«A me piace molto Okafor, ha tanti margini di crescita, ma è forte. Reijnders aveva fatto molto bene all’AZ. Pulisic già col Chelsea aveva mostrato doti importanti».
Il Milan può vincere campionato e Champions? O una delle due competizioni?
«In Serie A i rossoneri se la giocano contro Inter e Napoli, mentre in Europa vedo il Milan dietro rispetto a squadre come Real e City. Di certo qui non è il favorito per la vittoria finale».