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Serafini:"Gattuso deve lavorare su mentalità e personalità".
Serafini a Milan Tv sul Milan, oggi 22 settembre 2018.
"La partita contro il Dudelange è parsa, me compreso, più brutta di quella che è stata in realtà perchè avevamo negli occhi ancora la partita di Cagliari. Due partite profondamente diverse. A Cagliari ci si aspettavamo delle conferme dopo la Roma ma dopo la sosta il Milan soffre sempre. In Lussemburgo hanno giocato le riserve. Sul discorso del turnover non entro mai. Gattuso ha detto una bella frase: mi fido di loro. Contavano i tre punto. Non male il pareggio tra Betis e Olympiacos, che sono avversari scorbutici. Il Milan avrà i suoi problemi in trasferta contro queste squadre. Gattuso deve lavorare su mentalità e personalità. Bertolacci? Mi aspetto di più da lui, dopo la parentesi al Genoa. In Lussemburgo non ha fatto malissimo ma ci si aspetta della qualità in più. Mauri? Non ci si può aspettare molto di più. E' rimasto perchè Locatelli è stato ceduto e Montolivo è ai margini. Le prestazioni individuali sono il termometro di questo momento ondivago del Milan. Bakayoko mi è piaciuto nel primo tempo, è calato nel secondo. Castillejo il contrario, meglio nel secondo tempo. E' una risorsa, lo spagnolo diventerà importante. Può essere un titolare. Ha caratteristiche diverse da Suso e Calhanoglu. L'altro è Bakayoko. Cosa ha meno Caldara rispetto a Musacchio? L'esperienza e l'abitudine a giocare in questo modo. Ma il futuro è di Caldara e credo sia arrivato il suo momento. Il Milan può vincere l'Europa League? Il Chelsea c'è, questo è il problema. E' una manifestazione destinata a vincere da un club che scende dalla Champions e trova le avversarie sfinite. Poi ci sono squadre più brave a sfruttare i momenti e il calendario, come il Salisburgo l'anno scorso. Nove punti con Atalanta, Empoli e Sassuolo? Empoli e Sassuolo sono squadra in palla che non vanno sottovalutate. La poca brillantezza dovuta ai carichi della preparazione. Sì. C'è stato chi ha fatto i mondiali, chi è stato infortunato. E non giocare la prima di campionato e tornare in campo ai primi di settembre, ha il suo peso. Questa è una motivazione della discontinuità. Un attaccante a gennaio? Penso proprio di sì, credo sia una necessità per Gattuso. Se si fa male uno tra Cutrone e Higuain ne resta uno solo. Servono anche delle alternative tattiche, ad esempio un modulo a due punte. Oggi il calcio si gioca in quattordici".
Serafini a Milan Tv sul Milan, oggi 22 settembre 2018.
"La partita contro il Dudelange è parsa, me compreso, più brutta di quella che è stata in realtà perchè avevamo negli occhi ancora la partita di Cagliari. Due partite profondamente diverse. A Cagliari ci si aspettavamo delle conferme dopo la Roma ma dopo la sosta il Milan soffre sempre. In Lussemburgo hanno giocato le riserve. Sul discorso del turnover non entro mai. Gattuso ha detto una bella frase: mi fido di loro. Contavano i tre punto. Non male il pareggio tra Betis e Olympiacos, che sono avversari scorbutici. Il Milan avrà i suoi problemi in trasferta contro queste squadre. Gattuso deve lavorare su mentalità e personalità. Bertolacci? Mi aspetto di più da lui, dopo la parentesi al Genoa. In Lussemburgo non ha fatto malissimo ma ci si aspetta della qualità in più. Mauri? Non ci si può aspettare molto di più. E' rimasto perchè Locatelli è stato ceduto e Montolivo è ai margini. Le prestazioni individuali sono il termometro di questo momento ondivago del Milan. Bakayoko mi è piaciuto nel primo tempo, è calato nel secondo. Castillejo il contrario, meglio nel secondo tempo. E' una risorsa, lo spagnolo diventerà importante. Può essere un titolare. Ha caratteristiche diverse da Suso e Calhanoglu. L'altro è Bakayoko. Cosa ha meno Caldara rispetto a Musacchio? L'esperienza e l'abitudine a giocare in questo modo. Ma il futuro è di Caldara e credo sia arrivato il suo momento. Il Milan può vincere l'Europa League? Il Chelsea c'è, questo è il problema. E' una manifestazione destinata a vincere da un club che scende dalla Champions e trova le avversarie sfinite. Poi ci sono squadre più brave a sfruttare i momenti e il calendario, come il Salisburgo l'anno scorso. Nove punti con Atalanta, Empoli e Sassuolo? Empoli e Sassuolo sono squadra in palla che non vanno sottovalutate. La poca brillantezza dovuta ai carichi della preparazione. Sì. C'è stato chi ha fatto i mondiali, chi è stato infortunato. E non giocare la prima di campionato e tornare in campo ai primi di settembre, ha il suo peso. Questa è una motivazione della discontinuità. Un attaccante a gennaio? Penso proprio di sì, credo sia una necessità per Gattuso. Se si fa male uno tra Cutrone e Higuain ne resta uno solo. Servono anche delle alternative tattiche, ad esempio un modulo a due punte. Oggi il calcio si gioca in quattordici".
