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Scoppia il caso Pogba: non convocato per Pescara. Raiola contro Conte
Juve, bufera Pogba: Conte lo punisce. Raiola furioso: 'Confusi o incapaci'
Il francese, in ritardo a due allenamenti, non va a Pescara. E il suo agente s'infuria: "Aveva i suoi motivi. Spero che a voler rendere pubblica la cosa non sia stato Conte".
Paul Pogba non va a Pescara. Ed è bufera. A scatenarla è Mino Raiola, agente del centrocampista francese, non convocato da Conte per la gara di stasera della Juventus: due ritardi settimanali agli allenamenti, e l'ex United non c'è nella lista dei 22 convocati per la trasferta abruzzese. Ma è il modo in cui la situazione è stata resa nota dal club
Quelle poche parole apparse accanto al nome di Pogba sul sito ufficiale juventino, per spiegare i motivi dell'esclusione, non sono andate giù al procuratore: il centrocampista "non rientra nella lista dei convocati per essersi presentato in ritardo a due allenamenti". Inammissibile, per una società da sempre abituata a risolvere tra le mura dello spogliatoio le questioni interne.
"Chi ha scelto di rendere pubblica la notizia sul sito è andato in confusione - è esploso Raiola - Spero soltanto che non sia stata una decisione di Conte, altrimenti significa che non sa gestire casi del genere. Per quanto riguarda Paul, è molto dispiaciuto della situazione, sia per i ritardi che per il fatto di non poter far parte del gruppo di Pescara".
Per due volte Pogba si è presentato in ritardo di qualche minuto agli allenamenti della Juve. L'ultima, proprio ieri. I motivi sono presto spiegati da Raiola: "Nel primo caso la comunicazione dell'allenamento gli è giunta soltanto a notte inoltrata, nel secondo doveva conseguire dei documenti. Ed era stato proprio il club a prendergli quell'appuntamento".
Per Pogba è l'interruzione di un'ascesa prepotente. Dopo le reti messe a segno contro Napoli e Bologna si stava conquistando uno spazio notevole nelle gerarchie di Conte e nel cuore dei tifosi bianconeri, anche se a Pescara non sarebbe partito dall'inizio. Continuerà ad avere la fiducia del tecnico, ci mancherebbe. Ma una polemica così di certo non gli gioverà.
goal.com
Juve, bufera Pogba: Conte lo punisce. Raiola furioso: 'Confusi o incapaci'
Il francese, in ritardo a due allenamenti, non va a Pescara. E il suo agente s'infuria: "Aveva i suoi motivi. Spero che a voler rendere pubblica la cosa non sia stato Conte".
Paul Pogba non va a Pescara. Ed è bufera. A scatenarla è Mino Raiola, agente del centrocampista francese, non convocato da Conte per la gara di stasera della Juventus: due ritardi settimanali agli allenamenti, e l'ex United non c'è nella lista dei 22 convocati per la trasferta abruzzese. Ma è il modo in cui la situazione è stata resa nota dal club
Quelle poche parole apparse accanto al nome di Pogba sul sito ufficiale juventino, per spiegare i motivi dell'esclusione, non sono andate giù al procuratore: il centrocampista "non rientra nella lista dei convocati per essersi presentato in ritardo a due allenamenti". Inammissibile, per una società da sempre abituata a risolvere tra le mura dello spogliatoio le questioni interne.
"Chi ha scelto di rendere pubblica la notizia sul sito è andato in confusione - è esploso Raiola - Spero soltanto che non sia stata una decisione di Conte, altrimenti significa che non sa gestire casi del genere. Per quanto riguarda Paul, è molto dispiaciuto della situazione, sia per i ritardi che per il fatto di non poter far parte del gruppo di Pescara".
Per due volte Pogba si è presentato in ritardo di qualche minuto agli allenamenti della Juve. L'ultima, proprio ieri. I motivi sono presto spiegati da Raiola: "Nel primo caso la comunicazione dell'allenamento gli è giunta soltanto a notte inoltrata, nel secondo doveva conseguire dei documenti. Ed era stato proprio il club a prendergli quell'appuntamento".
Per Pogba è l'interruzione di un'ascesa prepotente. Dopo le reti messe a segno contro Napoli e Bologna si stava conquistando uno spazio notevole nelle gerarchie di Conte e nel cuore dei tifosi bianconeri, anche se a Pescara non sarebbe partito dall'inizio. Continuerà ad avere la fiducia del tecnico, ci mancherebbe. Ma una polemica così di certo non gli gioverà.
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