- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 43,290
- Reaction score
- 15,934
Finalmente un lavoro di ricercato nato nel 2020 coordinato dalla Rockefeller University di New York, università privata a New York e fondata proprio dal magnate un secolo fa come si presume dal nome, a cui hanno collaborato anche centri di ricerca italiani (università di Brescia, Tor Vergata, San Raffaele, Ospedale Bambino Gesù) ha pubblicato il risultato della sua indagine genetica su Nature tre giorni fa
Il ricercatore Novelli di Tor Vergata:
"Stiamo studiando le caratteristiche di chi si ammala in modo grave e i dati indicano che la differenza, rispetto all'infezione, la fa l'ospite
Abbiamo dimostrato che buona parte dei malati gravi ha un difetto nella produzione dell'interferone, ossia non riesce a produrre o addirittura distrugge la molecola che gioca un ruolo chiave contro la tempesta di citochine tipica delle forme gravi di Covid-19.
Questo accade perché non vengono prodotte le molecole-sensore che attivano i recettori delle cellule immunitarie chiamati Tlr, che hanno il compito di avvertire del pericolo.
In sostanza, in chi contrae la forma grave di Covid-19, il sistema immunitario non si attiva e non lancia alcun allarme, lasciando al virus la strada completamente libera.
E' una scoperta apre le porte alla terapia personalizzata, un obiettivo realizzabile soltanto facendo lo screening genetico delle forme gravi.
Il prossimo passo sarà studiare gli individui super immuni, cioè coloro che non contraggono la malattia anche essendone esposti, e gli asintomatici
Studiare l'immunità naturale è importante anche per avere nuovi strumenti per contrastare il virus, accanto all'immunità acquisita data dai vaccini.
Non è chiaro se i vaccini rimarranno efficaci a lungo termine e se lo saranno anche contro eventuali nuove varianti del virus"
Ansa
Il ricercatore Novelli di Tor Vergata:
"Stiamo studiando le caratteristiche di chi si ammala in modo grave e i dati indicano che la differenza, rispetto all'infezione, la fa l'ospite
Abbiamo dimostrato che buona parte dei malati gravi ha un difetto nella produzione dell'interferone, ossia non riesce a produrre o addirittura distrugge la molecola che gioca un ruolo chiave contro la tempesta di citochine tipica delle forme gravi di Covid-19.
Questo accade perché non vengono prodotte le molecole-sensore che attivano i recettori delle cellule immunitarie chiamati Tlr, che hanno il compito di avvertire del pericolo.
In sostanza, in chi contrae la forma grave di Covid-19, il sistema immunitario non si attiva e non lancia alcun allarme, lasciando al virus la strada completamente libera.
E' una scoperta apre le porte alla terapia personalizzata, un obiettivo realizzabile soltanto facendo lo screening genetico delle forme gravi.
Il prossimo passo sarà studiare gli individui super immuni, cioè coloro che non contraggono la malattia anche essendone esposti, e gli asintomatici
Studiare l'immunità naturale è importante anche per avere nuovi strumenti per contrastare il virus, accanto all'immunità acquisita data dai vaccini.
Non è chiaro se i vaccini rimarranno efficaci a lungo termine e se lo saranno anche contro eventuali nuove varianti del virus"
Ansa
Ultima modifica: