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Sconcerti:"Milan, crollo a centrocampo. Tutto aperto per il titolo".
Sconcerti dal CorSera in edicola sulla sconfitta del Milan contro lo Spezia:"Il crollo del Milan è arrivato sulla
linea mediana del campo, come una ferita all’addome. Il vuoto di mezzo ha costruito la confusione difensiva e la sensazione di impotenza che è andata rapidamente diventando realtà. Lo Spezia è come avesse giocato a flipper, dove la pallina era il Milan. Un gioco a grande velocità, con spazi coperti a memoria, da squadra vera. Una specie di terra di Zeman con meno qualità e identica attenzione. Ci sono stati momenti in cui il Milan è stato messo sotto in modo martellante. Non c’era la distrazione dei primi in classifica, c’era una pura inferiorità tattica. Fuori gara Bennacer, mai sentito davvero sul campo Kessie, mai toccato Calhanoglu, sbagliato anche Saelemaekers, impossibilitato a pensare dal ritmo di Bastoni e Saponara nel suo tunnel. Questo crollo ha fatto volare via tutta la difesa, nemmeno Donnarumma è stato il solito leader. Questo non butta via il campionato del Milan, ma lo riapre a tutti. Cancella dopo un anno la crescita indefinita della squadra e la sensazione che fosse diventata il nuovo riferimento. La lentezza di tutti libera il campionato dagli obblighi, non c’è più un pensiero dominante. La sconfitta della Juve lo conferma, i dati lo
sottolineano. Per trovare una squadra in testa con meno punti del Milan di adesso bisogna tornare al 2012, un anno fa, per dire, la Juve aveva 54 punti, due anni fa addirittura 60. È la terza sconfitta del Milan in sette partite, ma anche la terza della Juve in nove. Nessuno può avere più l’ambizione di rappresentare una scuola, tutto è labile, bisogna vivere alla giornata e accontentarsi di sperare di vincere".
Sconcerti dal CorSera in edicola sulla sconfitta del Milan contro lo Spezia:"Il crollo del Milan è arrivato sulla
linea mediana del campo, come una ferita all’addome. Il vuoto di mezzo ha costruito la confusione difensiva e la sensazione di impotenza che è andata rapidamente diventando realtà. Lo Spezia è come avesse giocato a flipper, dove la pallina era il Milan. Un gioco a grande velocità, con spazi coperti a memoria, da squadra vera. Una specie di terra di Zeman con meno qualità e identica attenzione. Ci sono stati momenti in cui il Milan è stato messo sotto in modo martellante. Non c’era la distrazione dei primi in classifica, c’era una pura inferiorità tattica. Fuori gara Bennacer, mai sentito davvero sul campo Kessie, mai toccato Calhanoglu, sbagliato anche Saelemaekers, impossibilitato a pensare dal ritmo di Bastoni e Saponara nel suo tunnel. Questo crollo ha fatto volare via tutta la difesa, nemmeno Donnarumma è stato il solito leader. Questo non butta via il campionato del Milan, ma lo riapre a tutti. Cancella dopo un anno la crescita indefinita della squadra e la sensazione che fosse diventata il nuovo riferimento. La lentezza di tutti libera il campionato dagli obblighi, non c’è più un pensiero dominante. La sconfitta della Juve lo conferma, i dati lo
sottolineano. Per trovare una squadra in testa con meno punti del Milan di adesso bisogna tornare al 2012, un anno fa, per dire, la Juve aveva 54 punti, due anni fa addirittura 60. È la terza sconfitta del Milan in sette partite, ma anche la terza della Juve in nove. Nessuno può avere più l’ambizione di rappresentare una scuola, tutto è labile, bisogna vivere alla giornata e accontentarsi di sperare di vincere".